Una stanza per Caterina: angolo inconvenzionale di grande musica al ParmaJazz Frontiere

inizialeDomenica 8 novembre torna a Palazzo Sanvitale presso la Sala delle Feste (ore 20.30) l'immancabile "Una stanza per Caterina", l'appuntamento dedicato da ParmaJazz Frontiere a ricordare Caterina Dallara, sostenitrice del Festival della prima ora, donna raffinata e di cultura prematuramente scomparsa dieci anni fa.

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unnamed 1BProtagonista, come al solito, un progetto scelto per particolarità, raffinatezza, originalità. Ad esibirsi il Susanne Abbuehl e Matthieu Michel Duo: Susanne Abbuehl: voce, sansula, armonium indiano; Matthieu Michel: tromba, flicorno.
Vi sono artisti che riescono a sviluppare la loro attività creativa attraverso un respiro largo, dilatato e intenso, sparigliando i più assodati e convenzionali tempi produttivi e discografici. Susanne Abbuehl appartiene a questa specie e la sua voce ci racconta tutto il tempo impiegato a coltivare la sua creatività, a dare forma a quelle gemme espressive che sono i brani da lei interpretati. Un esempio del suo immaginario lo possiamo scoprire in The Gif, un disco di due anni fa – e uscito otto anni dopo il precedente Compass – dove la ritroviamo intenta a coniugare la sua musica con liriche di scrittori scelti per un viaggio tra XIX e XX secolo, come Emily Dickinson ed Emily Brontë da un lato, Sara Teasdale e Wallace Stevens dall'altro. Un viaggio disteso e abbuehl michel duoBrilassante, nel quale la cantante e compositrice svizzera è accompagnata – oltre che da Wolfert Brederode al piano e da Olavi Louhivuori alla batteria – da Matthieu Michel al flicorno, al suo fianco anche in questa serata. L'atmosfera che avvolge la musica di Susanne Abbuehl è intima, densa di respiri espressivi dilatati e di colori timbrici appena screziati, caldi come le prime faville nel camino appena acceso per l'autunno in arrivo. Anche attraverso The Gif possiamo immaginare il lavoro di sedimentazione che la Abbuehl ha intessuto per dare forma a brani che si rivelano una raccolta di suggestive riflessioni poetiche, in cui la musica impasta in maniera omogenea gli immaginari scaturiti dai testi selezionati dall'artista. Un mondo espressivo, quello di questa cantante, che viene dipinto dalla sua voce dolce, chiara ma densa, dotata di una naturale e cullante espressività, da ascoltare avvolti in un caldo, rilassato, silenzioso abbandono.

Manifesto ParmaJazz Frontiere Festival 2015 Fonte - Ufficio Stampa Studio Alfa