Boom di vendite per “Vita senz’anima” di Giuseppe Bomboi e successo degli appuntamenti letterari di Tarquinia e Roma. Prossimo incontro a Castel San Pietro Romano

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Giuseppe Bomboi Vita senzanima
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Sono oltre vent’anni che cerco di curare persone con disturbi cognitivi. Persone senza memoria, persone con gravi disturbi del linguaggio, persone che non sanno più contare, persone che ho visto molte volte, ma che non si ricorderanno mai di me. Molti di loro sono senza presente, molti di loro non hanno più parole, molti di loro gridano e basta. Come se un’affettatrice avesse tolto loro una fettina di cervello ogni giorno, come se una gomma gli avesse cancellato lentamente l’anima. Mese dopo mese, anno dopo anno».

A parlare è Giuseppe Bomboi, il medico-scrittore, neurologo della ASL di Viterbo e responsabile del Centro per i Disturbi Cognitivi e le Demenze presso l’Ospedale di Tarquinia, autore del libro “Vita senz’anima”, che a neanche un mese dalla sua uscita, ha costretto la casa editrice a raddoppiare il numero delle copie in stampa perché già esaurite quelle in distribuzione.

cartolina bertoni editoreUn primo successo in parte previsto da Bertoni Editore che però sta andando oltre ogni plausibile aspettativa per un romanzo che affronta un argomento non facile ma di grande attualità come la Malattia di Alzheimer nell’invitante forma di un racconto a più voci (il paziente, il medico, l’infermiere, i familiari, gli assistenti) che, seppur dietro la struttura di una storia di fantasia, è drammaticamente vero perché espressione della quotidiana esperienza diretta di un sanitario-specialista negli ambulatori e nei reparti ospedalieri.

Giuseppe Bomboi Sala Marmi dellHotel des Epoques di RomaMa l’operazione di Bomboi in questo libro va ben oltre la cruda testimonianza, che attraversa tutta la narrazione, delle migliaia di casi di demenza cui è stato testimone come operatore sanitario. Ci restituisce attraverso una valenza squisitamente letteraria il dolore e allo stesso tempo la speranza che accompagnano passo passo la malattia nel suo evolversi dietro l’excruciorinteriore del medico-uomo talvolta travolto dall’impossibilità di porre argine all’ineluttabile epilogo di infauste patologie.
  
«Vent’anni a emettere diagnosi come sentenze tentando contestualmente di confortare i figli dei pazienti, i coniugi, i nipoti, gli assistenti. Spero - sottolinea il Dr Bomboi - che questo mio romanzo possa essere di aiuto a comprendere meglio il mondo delle demenze. Per questo voglio ringraziare i pazienti. La loro sofferenza è stata la mia sofferenza. I loro insegnamenti sono serviti ad altri pazienti. Ritengo sia fondamentale sorridere e dare conforto nel dolore, aiutare chi soffre maggiormente».

Sala Marmi dellHotel des Epoques di Roma 001La sua notevole competenza professionale e la profonda umanità hanno certamente contribuito al successo ed al tutto esaurito, in termini di posti a sedere ed in piedi (oltre 150 persone tra le quali moltissimi colleghi di lavoro), nella presentazione in anteprima nazionale all’Auditorium di S. Pancrazio a Tarquinia e nella Sala Marmi dell’Hotel des Epoques di Roma nel quadro di una serie di appuntamenti letterari. Complice anche la formula organizzativa degli incontri che brillantemente oscillano tra la tavola rotonda e la rappresentazione teatrale con coinvolgenti sottolineature musicali al pianoforte, alla chitarra classica e al flicorno (Massimo Gangarossa, infermiere e pianista, Anthony Caruana, scrittore e musicista e Gino Fedeli, musicista e familiare di persona con demenza).

Presentazione TarquiniaNelle letture di brani tratti dal libro hanno fornito uno straordinario contributo l’attore Nino Scardina con i suoi allievi insieme a Claudia Viola Cristofari, lettrice e familiare di persona con demenza e Massimo Di Anne, infermiere e doppiatore. Particolarmente apprezzata anche la presenza della poetessa Tarquinia AuditoriumFrancesca Napoli che ha commosso il pubblico con la sua lirica “L’altalena di Alzheimer” e la sua testimonianza di vita nell’essere stata vicina in molte situazioni angoscianti alla madre colpita dalla malattia.
All’incontro di Tarquinia, che si è svolto sotto il Patrocinio del Comune di Tarquinia, oltre all’editore Jean Luc Bertoni, hanno partecipato lo scrittore Anthony Caruana, direttore della Collana Schegge, Amalia Papasidero (editor del romanzo) e il Dott. Brunetto De Sanctis (psicologo clinico della Rete Demenze della ASL Viterbo).

Al seguente link (www.youtube.com/watch?v=WzL6340ZlNk) il video della registrazione della diretta streaming realizzata da Ermes WiFi Soluzioni Internet con la collaborazione dell’Associazione Oltrepensiero.

Prossimo appuntamento presso il Comune di Castel San Pietro Romano (uno tra i più belli borghi d’Italia) l’8 dicembre prossimo, dove l’autore è stato invitato dal Sindaco, Gianpaolo Nardi che, per l’occasione, inviterà Rodolfo Lena, Presidente della Commissione Sanità della Regione Lazio.

Auditorium S Pancrazio Tarquinia
Tarquinia
S Pancrazio Tarquinia