I Mamutzones de Samugheo invadono Tarquinia
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- Pubblicato Lunedì, 13 Novembre 2017 00:25
- Scritto da Redazione
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Sarda Domus, l'Associazione dei Sardi residenti nell'Alto Lazio e nella Bassa Toscana con il Patrocinio del Comune di Tarquinia ha presentato nella città tirrenica 'Sa die de sa Sardigna e Tessingiu in mostra...'. Nelle due giornate (Sabato 11 e Domenica 12 Novembre) dedicate alla manifestazione ricca di momenti coinvolgenti ed eventi a carattere culturale ha siglato, presso la Cantina Sociale di Cerveteri-Tarquinia, anche una sorta di gemellaggio ideale tra gli amanti del buon vino che hanno potuto degustare un novello 2017 delle Terre Sarde 'Santa Caterina' prodotto dalla Cantina Sociale di Dorgali (NU) ed il vino novello delle Terre Etrusche 'Cinque Rubbi 2017' prodotto dalla Cantina Sociale Cerveteri-Tarquinia.
Celebrata, per la circostanza, anche una particolare Santa Messa nel Duomo-Cattedrale della città tirrenica officiata da Mons. Giovanni Angelo Becciu, sostituto della Segreteria di Stato della Città del Vaticano, in onore dei Fedeli della città e della Comunità Sarda Emigrata. La solenne cerimonia religiosa ha registrato anche la partecipazione del locale Coro Polifonico di Santa Lucia Filippini.
Il gruppo etnico culturale 'I Mamutzones de Samugheo (Oristano)' composto da venti persone, all'interno del Centro Storico di Tarquinia è partito dal Quartiere del Duomo e attraversando via Mazzini, dal Museo Archeologico Nazionale percorrendo Corso Vittorio Emanuele, l'arco del Palazzo Comunale e via Antica è giunto a piazza San Martino esibendosi in diverse performance, che hanno affascinato, come testimoniato dai servizi video realizzati da Oltrepensiero Redazione e trasmessi in diretta su Facebook, un pubblico numeroso estremamente incuriosito e interessato nonostante condizioni atmosferiche sicuramente non eccellenti.
Una cena sarda ad inviti in onore della città di Samugheo offerta dai sardi samughesi residenti a Tarquinia, Salvatore Demelas, Gianpaolo Garau e Giovanni Sarai è stato un altro dei momenti più commemorativi della manifestazione alla quale sono intervenute le numerose Comunità Sarde presenti in tutto il comprensorio del Centro Italia.
Presso il Museo Archeologico Nazionale è stato proiettato 'Il video d'Autore' girato da Andrea Pecora, un docu-film che può essere considerato la memoria storica delle tradizioni di Samugheo quale centro tessile sardo. E' stata inoltre disponibile la proiezione, per mezzo di un sensore multimediale touch, il video 'Il tappeto e?'.
Il Sindaco Pietro Mencarini e l'Amministrazione Comunale di Tarquinia sono rimaste soddisfatte per un incontro culturale, promosso dalla Sarda Domus presieduta da Ettore Serra, dai connotati peculiari ed estremamente popolari che ha portato, per l'occasione, anche un'originale novità all'interno della Festa Patronale in onore di San Martino Vescovo particolarmente apprezzata da cittadini.
Chi sono i Mamutzones di Samugheo
Le maschere tipiche di Samugheo (Oristano) sono i Mamutzones (da non confondere con i Mamuthones). Il personaggio dominante del carnevale di Samugheo infatti è senza dubbio su Mamutzone, che annuncia il suo arrivo a tarda sera, col rumore inquietante dei campanacci che suonano al ritmo della sua danza. Con il volto nascosto dal sughero annerito e grossa corna caprine sul capo, su mamutzone danza minaccioso intorno alla maschera zoomorfa de "s'Urzu", la sua vittima. S' Urzu indossa un completo di pelle di caprone nero con un campanaccio appeso al collo, ed è tenuto per la corda da s'omadore, il pastore, vestito con un manto nero e il volto annerito di fumo, che lo pungola e tormenta di continuo. Le maschere di Samugheo mettono in scena rituali il cui significato più arcaico si è ormai perduto ma che rimandano quasi certamente agli antichi culti del dio Dioniso. (Fonte mascheresarde.com)