"Premio donne, pace e ambiente Wangari Maathai"
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- Pubblicato Martedì, 08 Marzo 2016 14:44
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L'Associazione A Sud in collaborazione con la Casa Internazionale delle Donne presenta la Quinta edizione 2016 del "Premio donne, pace e ambiente Wangari Maathai" - "La pace nel mondo dipende dalla difesa dell'ambiente" W. Maathai. L' 8 marzo 2016 alle ore 17.30 a Roma presso Casa Internazionale delle Donne (Via della Lungara n°19)
L'Associazione A Sud, in collaborazione con la Casa Internazionale delle Donne e con il patrocinio della Camera dei Deputati, della Regione Lazio, della Rete ENTITLE e del CES - Centro di Studi Sociali dell'Università di Coimbra, promuove quest'anno la V° edizione del Premio Donne Pace e Ambiente Wangari Maathai.
A ridosso della celebrazione dell'8 marzo, il premio ha l'obiettivo di testimoniare e dare un riconoscimento istituzionale alle donne impegnate in Italia nelle battaglie in difesa della pace, dei diritti di genere e dell'ambiente.
Il Premio Donne, Pace e Ambiente Wangari Maathai nasce su iniziativa di A Sud nel 2012 e giunge quest'anno alla sua quinta edizione. Dalla seconda edizione, ad assegnare il premio e una commissione allargata formata da rappresentanti di organizzazioni, associazioni, comitati e centri anti violenza che lavorano sulle questioni di genere. Già a partire dalla sua prima edizione, il premio ha costituito occasione per conferire un riconoscimento simbolico utile a dare visibilita a situazioni spesso conosciute nelle quali molte donne sono coinvolte, spesso per organizzare progetti e mobilitazioni sociali in difesa del territorio. Molte di queste donne sono in pericolo proprio a causa del loro impegno civico e dell'invisibilita in cui sono relegate. Istituire un Premio e costruire un'iniziativa pubblica promossa da importanti istituzioni come la Regione Lazio e la Camera dei Deputati costituisce inoltre opportunita di diffusione di temi e di sensibilizzazione della cittadinanza oltre che fungere da sistema di protezione di situazioni critiche che attraverso il riconoscimento istituzionale e la visibilita internazionale possono prevenire eventuali ritorsioni. Nel contesto attuale risulta sempre piu con quelli dei diritti di genere e ambientali. Parlare di ambiente e d'impatti di disastri ambientali oggi vuol dire parlare di donne, le prime vittime dei conflitti ambientali ma anche sempre piu spesso le prime leader di proteste in difesa della terra.
La quinta edizione del Premio DONNE, PACE E AMBIENTE WANGARI MAATHAI premierà quest'anno cinque attiviste in rappresentanza di diverse realtà impegnate sul territorio nazionale in difesa dell'ambiente, della salute e dei diritti. I casi scelti per questa 5^ edizione sono legate alla battaglia in difesa della salute dalla contaminazione ambientale, con particolare riferimento alla salute riproduttiva, materna e infantile.
Ci sono donne che possono essere considerate eroine al pari dei grandi eroi del passato. Una di esse, a cui è dedicato il premio, e senz'altro Wangari Muta Maathai, prima donna africana a ricevere il Nobel per la Pace nel 2004, che dichiaro al momento della premiazione: «Non ci può essere pace senza sviluppo sostenibile e non ci può essere sviluppo senza uno sfruttamento sostenibile dell'ambiente. La protezione dell'ecosistema deve essere considerata un mezzo per garantire la pace, in Paesi dove la scarsita delle risorse genera inevitabilmente instabilita politiche e sociali». Wangari Maathai, deceduta il 25 settembre 2011 a Nairobi, Kenya, ha lottato per piu contribuito in maniera significativa alla democratizzazione della sua nazione.
Di etnia kikuyu, Wangari Maathai e stata anche la prima donna centrafricana a laurearsi, nel 1966 in biologia, presso l'Universita di Pittsburgh. Attivista e fondatrice del Green Belt Movement, intraprese negli anni novanta una forte campagna di sensibilizzazione sul disboscamento in particolare, attraverso il movimento, fondato nel 1977 sono stati piantati oltre 51 milioni di alberi in Kenya per combattere l'erosione. E scomparsa nel settembre 2011 all'eta di 71 anni dopo una lunga malattia.
PREMIAZIONI:
PREMIO FUOCO-EX EQUO
Patrizia Gentilini (Emilia Romagna)
membro ISDE e Medicina Democratica
Medico oncologo ed ematologo, ha lavorato per oltre 30 anni nel reparto di Oncologia di Forlì. Da molti anni si occupa di problematiche sanitarie legate a cause ambientali in particolare delle conseguenze sulla salute dell'inquinamento atmosferico. Promotrice della "Campagna per la difesa del latte materno dai contaminanti ambientali" si batte quotidianamente per la prevenzione e della salute delle attuali e future generazioni.
Elisabetta Guarini (Molise)
per Associazione Mamme per la Salute e l'Ambiente Venafro
L'Associazione Mamme per la Salute e l'Ambiente di Venafro, che riunisce cittadine preoccupate dall'aumento di patologie legate ad agenti inquinanti nel territorio molisano ed impegnate nella difesa dell'ambiente e del diritto alla salute. L'Associazione oltre a varie battaglie sul territorio regionale è tra gli aderenti alla campagna nazionale in difesa del latte materno. Elisabetta Guarini ne è presidente.
PREMIO TERRA
Roberta Villa (Puglia)
per il Comitato Taranto Lider
(Libere Iniziative per la Diversificazione Economica e la Riconversione)
Il Comitato Taranto Lider porta avanti numerose battaglie per la tutela della salute con particolare attenzione alle problematiche di genere. Il Comitato Taranto Lider è stato infatti promotore della legge regionale n.40 "Disposizioni per la tutela delle donne affette dall'endometriosi", legge approvata nel 2014 e ancora non applicata in una regione come la Puglia e in una città come Taranto in cui i rischi per la salute da contaminazione ambientale sono particolarmente elevati. Su questo e su altri fronti vertenziali (tutela ambientale, promozione di iniziative di conversione ecologica etc.) l'associazione è da anni punto di riferimento per la cittadinanza di Taranto.
PREMIO ARIA
Silvia Ferrante (Abruzzo)
Attivista Comitato No Elettrodotto Villanova Gissi
Silvia Ferrante è una mamma precaria oltre che un'attivista da sempre in prima linea per la tutela della salute e dell'ambiente del suo territorio e non solo. Con il Comitato No Elettrodotto Villanova Gissi porta avanti una battaglia contro il colosso Terna e il progetto di costruzione di un'infrastruttura energetica impattante per la salute. A causa del suo impegno, Silvia è stata citata in giudizio dalla Terna 24 volte e sta affrontando attualmente un processo con una richiesta di risarcimento avanzata dall'azienda a suo carico di 16 milioni di euro.
PREMIO ACQUA
Alba Brighella (Abruzzo)
per il Coordinamento No Ombrina
Attivista e pasionaria del Coordinamento No Ombrina, che ha recentemente vinto la battaglia contro la costruzione della piattaforma petrolifera Off Shore Ombrina mare, Alba Brighella è stata coautrice e promotrice della legge che ha istituito il parco marino regionale "Trabocchi del chietino e costa frentana", primo parco marino regionale abruzzese. Il Coordinamento continua a battersi contro la petrolizzazione del mare abruzzese promuovendo il mantenimento e la valorizzazione del mare e della costa e delle economie locali fondate su pesca e turismo naturalistico.
PREMIO SPECIALE GIORNALISMO AMBIENTALE
"Carla Ravaioli"
Amalia De Simone (Napoli)
Giornalista
Watch dog napoletana. Giornalista professionista, laureata in giurisprudenza. Videoreporter d'inchiesta del Corriere.it, collabora con Rai e Reuters. Ha lavorato a numerose inchieste sulla criminalità organizzata, le infiltrazioni negli appalti e il riciclaggio. Si è dedicata molto alle questioni ambientali indagando prima sul traffico di rifiuti in Campania svelando gli intrecci tra clan, politica e mondo economico e successivamente portando alla luce attraverso numerose videoinchieste per il corriere.it le nuove terre dei fuochi in Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Umbria. Indaga procurandosi e consultando atti e documenti ma soprattutto andando sui posti e partecipando ai fatti. Per questo motivo si è calata in un centrale antiatomica dismessa, in discariche di mezza Italia, sversatoi, è andata a verificare i veleni in corsi d'acqua e terreni su e giù per la penisola. Tutte storie che poi ha riportato nelle videoinchieste del corriere.it. Nel 2015 le è stato assegnato il premio Cutuli per la sezione stampa nazionale. Tre volte vincitrice di riconoscimenti nell'ambito del premio "Cronista dell'anno" e di altri premi giornalistici tra cui il"Rampino", il"Paone", e quello per il giornalismo d'inchiesta di Ravenna con il Corriere.it e il "Giuntella per la libertà di stampa" con Radio Siani che dirige. Nel 2013 le è stata assegnata una medaglia d'argento al valore civile dall'associazione Carlo La Catena, vigile del fuoco morto nella strage di via Palestro a Milano. E' tra gli autori dei volumi "Dem - Dizionario enciclopedico sulle mafie", "Novantadue, l'anno che cambiò l'italia" e "L'Italia dei veleni" e della serie di inchieste sulla crisi dei rifiuti "Nella terra di Gomorra", realizzata per Current. Ha realizzato reportage per i programmi "Crash" e "La storia siamo noi".
I premi sono assegnati alla singole attiviste in rappresentanza simbolica dell'impegno collettivo delle donne che nei singoli territori e all'interno delle singole realtà di riferimento, sono ogni giorno in prima linea per la difesa dell'ambiente, del diritto alla salute e dei diritti di genere.
Oltre alla consegna della pergamena, alle premiate sarà consegnata un'opera d'arte, un pezzo unico realizzato appositamente per il premio, opera dell'ingegno della ceramista e scultrice Lavinia Palma, che ha offerto al premio le sue creazioni.
Le sue opere prendono spunto da diverse ispirazioni. Una di esse è la Grande Madre, Dea generatrice di vita, dove nel femmineo si riflette e si riconosce la natura. Nascono così volti di donna, rivisitati in chiave del tutto personale unendo origine scultorea e oggetti d'uso, per coniugare il simbolo alla forza dell'azione. La lavorazione è interamente a mano o al tornio elettrico.
Fonte - Ufficio Stampa Associazione a Sud