La Valle del Mignone prima di Homo Sapiens
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- Pubblicato Mercoledì, 29 Ottobre 2014 18:12
- Scritto da Redazione
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Venerdì 31 ottobre alle ore 17.00, presso la Sala delle Arti della Biblioteca Comunale di Tarquinia "Vincenzo Cardarelli", interessante appuntamento con la Preistoria... e "La Valle del Mignone prima di Homo Sapiens" proposto nell'ambito di "A porte aperte - Un Museo nella Città". L'area situata a nord-ovest della dorsale che dai Monti della Tolfa scende fino al Mar Tirreno, tra Tarquinia e Civitavecchia, è senz'altro una tra le più suggestive del Lazio sia sotto l'aspetto naturalistico che archeologico. Non tutti sanno, però, che per anni questa zona è stata oggetto di scavi nel corso dei quali sono stati rinvenuti resti archeologici di oltre cinquecentomila anni fa. Gli studi entrati recentemente nel dibattito scientifico internazionale, saranno illustrati, nel corso della conferenza, dall'archeologo Daniele Aureli dell'Università di Siena. Saranno svelati i dettagli di come questo territorio sia stato abitato già prima dell'avvento dell'Homo Sapiens. E' stato possibile arrivare a queste conclusioni attraverso il ritrovamento di strumenti in pietra utilizzati per tagliare la carne degli animali.
In particolare il Dott. Aureli si soffermerà sul sito di "Ficoncella" localizzato nel territorio di Tarquinia lungo la valle del fiume Mignone, a nord di Poggio Nebbia e a pochi chilometri in linea d'aria dall'attuale linea di costa tirrenica.
Dal 2009 l'area è oggetto di indagini stratigrafiche guidate dal Museo Civico "A. Klitsche De La Grange" di Allumiere (RM), sotto la direzione del Dott. Antonio Contardi, grazie al beneplacito della Soprintendenza ai Beni Archeologici dell'Etruria Meridionale, sotto la responsabilità della Dott.ssa Flavia Trucco e con la responsabilità scientifica dell'Università di Siena (Dott. Daniele Aureli) in collaborazione con l'Università di Parigi X (Dott.ssa Roxane Rocca), l'Università di Roma "Tor Vergata" (Dott. Valerio Modesti), l'Università di Roma "La Sapienza" (Prof. Salvatore Milli, Prof.ssa Maria Rita Palombo, Prof.ssa Cristina Lemorini, Prof.ssa Donatella Magri, Dott.ssa Federica Marano) e il CNR (Dott. Biagio Giaccio).
Il sito di Ficoncella è noto a partire dagli anni 90 del secolo scorso grazie ad una serie di rinvenimenti e di recuperi di emergenza effettuati dai gruppi di ricerca facenti capo ai Musei civici ed alle associazioni locali. La presenza di materiali paleontologici e archeologici rinvenuti in superficie permise infatti di individuare un deposito fossilifero che oggi sappiamo, grazie alla presenza di livelli ignimbritici databili posti al tetto del deposito stesso, risalire al Pleistocene Medio (780‐180mila).
Una serie di recenti campagne di indagine ha confermato la grande importanza del sito nell'ambito del panorama dei siti preistorici italiani ed europei. I risultati di questi ultimi anni di ricerca sono già stati pubblicati su riviste scientifiche nazionali ed internazionali. Inoltre è stato inviato alla rivista scientifica PLOS ONE un ultimo lavoro di sintesi sul sito che dovrebbe essere pubblicato durante i prossimi mesi.
Infine, il sito di Ficoncella è stato presentato all'ultimo congresso internazionale organizzato dal UISPP (Unione internazionale di Scienze Preistoriche e Protoistoriche), tenutosi a Burgos (Spagna) durante la prima settimana di Settembre, dove si è consacrata l'importanza scientifica della ricerca che si sta portando avanti in questo sito all'interno del dibattito scientifico internazionale.
Daniele Aureli, collaboratore dell'Unità di Ricerca in Preistoria e Antropologia dell'Università di Siena si occupa della ricostruzione dei comportamenti tecnici e dei modi di vita delle umanità fossili vissute durante il Paleolitico attraverso lo studio delle industrie litiche. Attualmente è direttore scientifico di diversi progetti di ricerca in centro-sud d'Italia che hanno come obiettivo di approfondire le conoscenze sul popolamento umano della penisola italiana durante il Paleolitico inferiore e medio. Collaboratore del Museo Civico di Allumiere, Presidente di una associazione culturale che ha per obiettivo la valorizzazione della Preistoria in Italia (Crivap) con sede in Allumiere.