Commemorato a Viterbo Denis Diderot
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- Pubblicato Sabato, 10 Ottobre 2015 17:15
- Scritto da Redazione
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Ricorrendo l'anniversario della nascita, si è svolto a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro commemorativo dell'illustre filosofo (Langres, 5 ottobre 1713 - Parigi, 31 luglio 1784).
Nel corso dell'incontro sono stati letti e commentati alcuni testi del grande intellettuale e militante per la liberazione, la dignità e i diritti di tutti gli esseri umani.
Conclusivamente è stato riaffermato quanto già detto due anni fa nella celebrazione viterbese del terzo centenario della nascita di
Diderot: "Il grande illuminista, l'uomo dell'eroica impresa dell'Enciclopedia, il sostenitore dei diritti umani e della pace, è una delle figure più luminose della civiltà umana, campione della nonviolenza in cammino. Si possa noi essere degni della sua eredità, possa l'umanità adempiere la sua speranza, la sua lotta, la speranza inestinguibile e incessante la lotta per un mondo in cui ogni essere umano sia di aiuto agli altri esseri umani ed all'intero mondo vivente, in cui l'eguaglianza di diritti sia il fondamento dell'universale solidarietà, in cui il bene comune sia il compito da tutti condiviso. La testimonianza e il messaggio di Denis Diderot convocano ogni persona di volontà buona a perseverare nel vero, nel giusto, nel bene: vi è una sola umanità e tutti gli esseri umani ne sono parte; vi è un solo mondo vivente bene comune di cui tutti gli esseri umani sono insieme parte e custodi; la nonviolenza è il cammino dell'umanità verso l'adempimento del proprio dovere di solidarietà che degnifica e salva".
Le persone partecipanti all'incontro hanno riaffermato l'impegno contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni; per la difesa della vita, della dignità e dei diritti di tutti gli esseri umani e della biosfera. Hanno quindi rinnovato la richiesta che lo stato italiano cessi di partecipare alle guerre ed attui finalmente una necessaria e urgente politica di disarmo e smilitarizzazione; che l'Italia soccorra, accolga, assista tutte le persone in fuga dalla fame e dalle guerre; che il Parlamento italiano abolisca immediatamente tutte le scellerate misure razziste scandalosamente imposte nel nostro paese da governi violatori della Costituzione e dei diritti umani.
Con un minuto di silenzio sono state ricordate le vittime del bombardamento dell'ospedale di Kunduz e con loro le vittime di tutte le guerre, le uccisioni, le omissioni di soccorso. Vi è una sola umanità. Ogni vittima ha il volto di Abele.
Fonte - Ufficio Stampa Centro di ricerca per la pace e i diritti umani