New Exhibition: "CLOSE UP" di Michael Haggiag - Il Frantoio-Capalbio (GR)
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- Pubblicato Mercoledì, 02 Settembre 2015 08:33
- Scritto da Redazione
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(M.C.Monaci) - Sabato 29 agosto, a Magliano in Toscana, in Provincia di Grosseto, presso lo spazio Il Frantoio-Capalbio in Piazza della Provvidenza è stata inaugurata la mostra "CLOSE UP - Una raccolta di immagini astratte" di Michael Haggiag che perdurerà sino al18 Settembre.
Il romanziere Bergotte, protagonista de "Alla ricerca del tempo perduto di Proust", scruta un minuscolo fazzoletto di muro giallo nella "Vista" di Delft di Vermeer. Il suo desiderio più grande è che la sua scrittura sia viva tanto quanto quell'elusivo lembo di muro. Lo sguardo schietto di Michael Haggiag su superfici diverse coglie il senso di vitalità di cui Bergotte è alla ricerca. Ci sono interminabili momenti di rapsodia nei suoi scatti, che rivelano una bellezza quotidiana che altrimenti non potremmo notare o sulla quale non ci concentreremmo. La superficie come incantesimo.
L'attenzione all'esperienza sensoriale piuttosto che l'espressione pittorica della forma rappresenta il regno dell'arte moderna. È stata espressa inizialmente nei dipinti di Wassily Kandinskij e, in seguito, sviluppata dall'Espressionismo Astratto americano. Le foto di Michael Haggiag giocano in modo simile con la posizione nello spazio. C'è una sorta di intimità con tutto ciò che è nelle vicinanze, una risposta profonda agli stimoli sensoriali. Il suo occhio è accordato al senso estetico. Forse, questo è dovuto anche ai lunghi anni passati a praticare il Buddismo Zen.
Le superfici di Michael Haggiag sono momenti di concentrazione incorniciati, che lasciano che i nostri sensi danzino interiormente secondo i loro ritmi naturali. Impartiscono un senso di meraviglia. Percepiamo che è un'esperienza simile a ciò che lo ha condotto la sua stessa meditazione nell'incontrare la superficie davanti a lui. La sua mente vi si è aperto completamente. Queste immagini – create in maniera spontanea, sul momento – sono esperienza pura. Ci aprono alla potenzialità e all'energia che è in noi, all'elusiva "farfalla gialla" di Proust o al cuore vivace di un bambino.