SalinaDocFest 2016: Ma(d)re Mediterraneo - L'Altro Mediterraneo
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- Pubblicato Giovedì, 02 Giugno 2016 16:10
- Scritto da Redazione
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Da martedì 7 a domenica 12 giugno il SalinaDocFest celebra i suoi primi dieci anni e diventa una festa di prima estate. In occasione del decennale, la direttrice Giovanna Taviani, che quest'anno si avvale anche della consulenza di Emiliano Morreale e Agostino Ferrente, ha deciso di offrire al pubblico un'intera settimana dedicata al documentario narrativo.
MA(D)RE MEDITERRANEO è il titolo scelto per il Concorso Internazionale SalinaDocFest 2016. Ed ecco i sei film selezionati dalla direzione con la consulenza di Federico Rossin (Cinéma du Réel) e Ludovica Fales (rappresentante italiana di EWA-European Women's Audiovisual Network), e con la collaborazione di Sandro Nardi: in anteprima assoluta, Due Sicilie (Italia, 2016, 62') di Alessandro Piva, un vero e proprio film d'amore dedicato all'isola di oggi e di ieri; in anteprima nazionale, They Will Have To Kill Us First (Gran Bretagna, 2015, 105') di Johanna Schwartz, che ci porta fra I musicisti del Mali, in lotta contro estremismo islamico e repressione; Dans ma Tête un Rond-Point (Francia, Algeria, Qatar, Libano, Olanda, 2015, 100'), di Hassen Ferhani (anteprima regionale), che dà voce al canto di rabbia e di speranza dei lavoratori del macello di Algeri. Venerdì 10 giugno sarà la volta di Sponde. Nel sicuro sole del Nord (Italia, 2015, 60′) di Irene Dionisio, storia di un'insolita amicizia epistolare tra due uomini alle due sponde opposte del mar Mediterraneo, Zarzis (Tunisia) e Lampedusa (Italia). Nella giornata di domenica, invece, in collaborazione con il Biografilm Festival, saranno proiettati Les Sauteurs (Danimarca, 2016, 80') di Estephan lgeriWagner, Moritz Siebert, Abou Bakar Sidibè, il racconto in prima persona di Abou, migrante bloccato di fronte al muro di Melilla, enclave spagnola nel territorio africano, e Shashamane (Italia, 2016, 80') di Giulia Amati, il viaggio di ritorno di uomini e donne verso la città di Shashamane, in Etiopia, 400 anni dopo l'inizio dell schiavitù e della diaspora africana. Il concorso si chiuderà con l'assegnazione finale del Premio Tasca d'Almerita, scelto dalla giuria composta dal regista Leonardo Di Costanzo, dal critico cinematografico britannico Lee Marshall e da Andrea Purgatori, sceneggiatore e giornalista. Al film più votato dal pubblico andrà il Premio Signum. Il Premio AMC al miglior montaggio, sarà assegnato dall'Associazione Montaggio Cinematografico e televisivo, in giuria Ilaria Fraioli, Luca Carrera, Luca Gasparini, Annalisa Forgione e Paolo Petrucci.
Una grande novità è il nuovo Concorso Nazionale, Sicilia.Doc, attraverso cui SalinaDocFest rende omaggio alla terra che lo ospita, alla sua cultura, alla sua tradizione e alla sua gente. In giuria Maria Cuffaro (Rai TG3 Rai), Salvatore Cusimano (Rai Sicilia) e Mario Di Caro (Repubblica Palermo): Magic Island (Italia, 2016, 111') di Marco Amenta; Sicily Jass (Italia, 2015, 73') di Michele Cinque; Triokala (Italia, 2015, 75') di Leandro Picarella, 'U Ferru (Italia, 2015, 70') di Marco Leopardi. Al vincitore, sarà consegnato il Premio Irritec.
Una sezione del festival sarà dedicata anche ai docu-corti, con la terza edizione del Video Contest SDF - Isole di Utopia. In giuria Luca Rosini (regista), Ivo Basile (Tasca d'Almerita), Linda Sidoti (Assessore alla cultura del comune di Santa Marina Salina).
Si apre martedì 7 giugno con il Premio Mediterraneo offerto da Lady Wilmar a Gianfranco Rosi, per il film Fuocoammare, Orso d'Oro 2016, evento speciale d'apertura del SalinaDocFest. Corrado Formigli intervisterà il regista in collegamento da Londra sul tema: "Lampedusa tra réportage e cinema del reale", e il montatore Jacopo Quadri presenterà in esclusiva una selezione di materiali inediti del film.
Nel programma un momento particolare sarà riservato al rapporto tra cinema, teatro e letteratura, con l'assegnazione del Premio Ravesi Dal Testo allo Schermo a Mimmo Cuticchio (mercoledì 8 giugno), scelto dalla Direzione e dal Comitato d'Onore del Festival, composto da Romano Luperini, Giorgio e Mario Palumbo, Paolo e Vittorio Taviani, Bruno Torri. Altri appuntamenti importanti saranno il Focus Algeria: L'Altro Mediterraneo (8/10 giugno) con i registi Malek Bensmail (Contre-Pouvoirs, 2015) Tarek Sami (Chantier A, 2013) e Lamine Ammar Khodja (Bla Cinima, 2014). Una generazione di giovani artisti che destreggiandosi fra le maglie della censura di stato, ha fatto della libertà mediterranea la propria bandiera.
Previsti anche una finestra sul film di finzione, Sguardi di Cinema, con Perfetti sconosciuti di Paolo Genovese (11 giugno), che interverrà alla proiezione, insieme alla protagonista Kasia Smutniak e al produttore Domenico Procacci, e un omaggio a Ettore Scola, con la proiezione di Ridendo e scherzando di Paola e Silvia Scola (12 giugno), alla presenza delle registe.
Musica.Doc (8/10 giugno) è lo spazio dedicato al documentario musicale. In programma la proiezione di Numero Zero. Alle origini del rap italiano (Italia 2015) di Enrico Bisi, ospite, insieme al regista e alla distributrice indipendente per Wanted Anastasia Plazzotta, Dj Double S, uno dei protagonisti; il film di J. Demme Enzo Avitabile Music Life (Italia, 2012), seguito dal concerto live del sassofonista napoletano, Passione (Italia, 2010) di John Turturro, con la presentazione dello sceneggiatore e musicologo Federico Vacalebre. Fra gli eventi di Live Music, i DJ set di DJ Delta (8 e 10 giugno), Marco Selvaggio e il suo incredibile 'hung drum', Enzo Avitabile in concerto (9 giugno), La Piccola Orchestra delle Cose Belle creata da Agostino Ferrente e diretta da Valerio Vigliar (11 giugno), che presenta in anteprima assoluta il nuovo cd Guaglione, interpretato da Enzo Della Volpe. Per la serata finale del 12 giugno, i Tamuna, con il loro sound folk rock e l'anteprima di alcuni brani dal nuovo disco. Ospite d'onore, Diego Bianchi in arte Zoro, con Gazebo a Salina.
"La Mer (mare) e La Mère (madre) si fondono in un gioco di assonanze che rimanda al Mediterraneo come culla di civiltà - ricorda Giovanna Taviani - Dal tempo dei popoli del mare il Mediterraneo è una Culla comune che, al di là delle frontiere e delle differenti religioni, unisce le riviere di Africa, Asia e Europa, Oriente e Occidente, con immagini, sapori, culture e tradizioni comuni. Ricominciare dal Sud per anteporre al fallimento dell'Europa unita la civiltà unita del Mediterraneo, come spazio dinamico e aperto, che va al di là dei propri confini geografici. Questo il nostro slogan, per un Sud del mondo troppo a lungo martoriato dai conflitti e dalle guerre e al tempo stesso depositario di antiche tradizioni e valori insopprimibili. Isole d'Utopia e Comunità di resistenza, per tornare a sognare un altro Mediterraneo e immaginare un nuovo umanesimo, fatto di solidarietà, integrazione e rispetto per l'altro, dove l'erranza ceda finalmente il passo all'appartenenza. 'Dalla migrazione come sofferenza alla mobilità come diritto umano inalienabile', è il sottotitolo di quel documento essenziale per la Mobilità Umana Internazionale che è la Carta di Palermo del Sindaco Leoluca Orlando. E' questa la nostra sfida e la nostra u-topia, a SalinaDocFest, l'isola che (ancora) non c'è, ma che deve essere presupposta con la forza della memoria, dell'arte e della cultura".
Fonte - Ufficio Stampa Marzia Spanu