Le mostre della tredicesima edizione della Festa del Cinema di Roma
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- Categoria: Tredicesima edizione Festa del Cinema di Roma 18/28 ottobre 2018
- Pubblicato Lunedì, 15 Ottobre 2018 18:43
- Scritto da Mariangiola Castrovilli
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(Mariangiola Castrovilli) - È cominciato il conto alla rovescia per l'inizio della Festa del Cinema di Roma, mentre le Mostre, tutte estremamente interessanti, aprono le porta agli amanti del cinema. Finora ne abbiamo contate cinque, iniziando da quella bellissima vista in anteprima al Palazzo delle Esposizioni di Roma, Piero Tosi Esercizi sulla Bellezza. Gli anni del CSC 1988-2016.
Questa mostra documenta capillarmente l'attività di docente che Piero Tosi - Oscar alla carriera nel 2013 e, sicuramente uno dei più geniali creatori di costumi per il cinema, il teatro, l'opera lirica e la televisione - svolse dal 1988 al 2016. In questi ventotto anni, Tosi formò molti dei nostri talenti, da Massimo Cantini Parrini a Daniela Ciancio, Andrea Cavalletto, Andrea Sorrentino, lavorando con tutti i giovani attori e registi che si sono formati al CSC (Centro Sperimentale di Cinematografia) in quei decenni. Questa mostra incantevole ed incantante vi sbalordirà con il racconto del lavoro che Tosi ha svolto parallelamente sui set e sui palcoscenici di tutto il mondo. Il cinema visto da vicino, attraverso le immagini a volte spettacolari, a volte intimiste dei suoi film, in trecento ottantasei mesi della sua vita. Il pubblico potrà vedere questa mostra dal 16 ottobre 2018, fino al 20 gennaio 2019 al Palazzo delle Esposizioni di Roma in Via Nazionale, 194.
Dal 17 ottobre invece al 17 novembre alla Fondaco Gallery, Via della Frezza 49-51, sempre a Roma, ecco La prigioniera, dove Marina Sagona racconta i tormenti e la claustrofobia dei rapporti sbagliati in un'altra interessante mostra - in collaborazione con Hdrà e Municipio Roma Primo Centro - che si snoda in tutta una serie di disegni, sculture ed anche, un'opera sonora. La scrittrice Claire Messud, nel suo saggio introduttivo dedicato a questo lavoro, scrive «La codipendenza affettiva comporta un'appassionata devozione per l'amore non corrisposto, un desiderio di auto-abnegazione. Questa condizione non è priva di ironia, siamo sempre pronte a dare, convinte che alla fine i nostri sacrifici verranno riconosciuti. Attendiamo ai bisogni e ai desideri dell'altro prima dei nostri, andiamo fiere della nostra capacità di resistere in mezzo alle fiamme, e bruciare. Le nuove opere di Marina Sagona, intrise di sottile ironia, mettono in luce sia il pericolo che il fascino, la bellezza persino, di questo stato... e , allo stesso tempo, mettono in discussione la pornografia dei nostri tempi, che tendono a disumanizzare non solo il sesso, ma anche i rapporti umani in generale».
Una mostra che non vi lascerete sfuggire, ne siamo convinti, è quella che potrete ammirare, in concomitanza con la Festa del Cinema, dal 26 ottobre 2018 protraendosi fino al 6 gennaio 2019, al Museo dell'Ara Pacis, Lungotevere in Augusta, dal titolo "Una vita tra parentesi". La vita tra parentesi è quella di Marcello Mastroianni. Ed era proprio lui, il Marcello nazionale, a definirla così. Ecco così, le numerose parentesi tra un set e l'altro, tra un palcoscenico e l'altro lungo una carriera fatta di un'infinità di film, di spettacoli, di personaggi. Una mostra che ripercorrerà i fili intrecciati di quella vita e di quel cammino artistico di Marcello Mastroianni, che si aprirà il 26 ottobre, in occasione della Festa del Cinema, al Museo dell'Ara Pacis a Roma, dove rimarrà fino al 6 gennaio. «C'è ancora molto da scoprire di Marcello – dice il curatore Gian Luca Farinelli – e, per andare a fondo nella scoperta, dobbiamo tallonare la sua filmografia, perché rappresenta lo specchio della sua stessa vita». Ecco allora che tutta la carriera e la vita di Marcello Mastroianni saranno raccontate attraverso i suoi ritratti più belli. La mostra snodandosi tra immagini e racconti coinvolgerà lo spettatore nella vita artistica di quello che è stato ed è ancora, il volto più conosciuto ed amato del cinema italiano. La mostra, promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita Culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, è coprodotta e curata dalla Cineteca di Bologna, con il sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e dell'Istituto Luce Cinecittà, i servizi museali sono di Zètema Progetto Cultura e il coordinamento organizzativo è a cura di Equa di Camilla Morabito.
Al Villaggio del Cinema, Auditorium Parco della Musica, ecco poi Riso Amaro, ancora una mostra dal 18 al 28 ottobre che ospita una selezione di opere di illustratori, grafici, disegnatori, umoristi di tutto il mondo. Il titolo dell'esposizione parafrasa quello del film del 1949 di Giuseppe De Santis, dedicato alle durissime condizioni di vita delle mondine, in cui si consuma uno stupro di cui è vittima la protagonista. La mostra, affronta un argomento serio ed attuale, nella convinzione che la satira, declinata in forma grafica, possa svolgere un'importante funzione di riflessione e di denuncia, un vero e proprio manifesto per dire Mai più violenza contro le donne. La mostra, a cura della Associazione Culturale Festival Grafico, con l'ideazione e la direzione artistica di Julio Lubetkin e la consulenza di Marilena Nardi.
Infine, la mostra fotografica di Riccardo Ghilardi, Three Minutes, realizzata in collaborazione con Rai Cinema e con il sostegno di Istituto Luce Cinecittà, vi accoglierà poi nel Foyer della Sala Sinopoli dell'Auditorium Parco della Musica dal 18 al 28 ottobre. Ghilardi qui ci accompagna in un viaggio attraverso i volti del cinema, sorpresi in luoghi che, anno dopo anno, diventano una vetrina della fabbrica dei sogni, da Berlino a Cannes a Los Angeles con gli Oscar ed i Golden Globe, e poi ancora Toronto, Roma, New York, Tokio e tanti altri. La mostra presenta una cinquantina di ritratti realizzati da Ghilardi, fotografo ritrattista dell'agenzia internazionale Contour by Getty Images, nel corso della sua vita artistica e professionale, durante i suoi anni di slalom tra i festival internazionali di cinema. Il suo obiettivo ha colto le star in quegli attimi - prima e dopo i red carpet - in cui, spentesi le luci, si riappropriano della loro vita privata. «Quelli sono stati i miei momenti – ha commentato Ghilardi - dove ho cercato di cogliere la loro essenza. Riuscendo a scattare questi ritratti di 'persone' prima che celebrities».