Time to Leave (Vargit Zamani) di Orhan Tekeoglu commuove il 38° Istanbul Film Festival
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- Categoria: International Istanbul Film Festival 2019
- Pubblicato Domenica, 07 Aprile 2019 19:20
- Scritto da Mariangiola Castrovilli
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(Mariangiola Castrovilli) - Time to Leave che abbiamo visto in competizione ufficiale firmato da Orhan Tekeoğlu, un giornalista economico diventato regista e sceneggiatore per passione, è una storia di rimpianti, quelli che sopraggiungono quando ormai è troppo tardi per ripensare la vita in maniera diversa.
Alla base di questo toccante film c'è l'acuto dolore di Hasan, un padre, ormai ottantenne, nei riguardi del figlio. Hasan infatti scopre, che suo figlio, che ha abbandonato quando è stato messo in prigione per droga, soffre di una malattia incurabile. Adesso però il suo unico pensiero è combattere perché l'ultimo desiderio di suo figlio si avveri.
Il regista, che abbiamo incontrato insieme a sua moglie, la produttrice del film Nurdan Tekeoğlu, dice che Time to Leave (Vargit Zamani), «è incentrato sul rimorso, il dolore che ognuno di noi prova nel più profondo recesso della sua anima. Time to Leave è la storia della trasformazione di un errore commesso in Germania da Hasan Atalay, un uomo religioso e conservatore amico di mio padre».
Insomma è un viaggio all'interno della nostra psiche in momenti dolorosi... «ognuno di noi possiede un lato presuntuoso ed uno compassionevole, che è poi la nostra coscienza. Quando ascoltiamo la coscienza di Hasan Atalay, che è stato vittima del suo lato presuntuoso in passato, sentiamo che il suo rimorso si sta trasformando in dolore e sofferenza».
Splendidamente girato e con panorami mozzafiato su impervie montagne, Time to Leave è il quarto documentario di questa ben assortita coppia regista/produttore che lavora in perfetta simbiosi pur venendo da mondi diversi, lui giornalista economico, come dicevamo e lei insegnante universitaria, dopo Ifakat del 2010, una storia di donne che, in un ambiente paradisiaco, vivono una vita infernale sulle montagne del Mar Nero orientale, poi, nel 2013 il docu-drama Öyle Sevdim ki Seni, la tragedia delle donne russe che, dall'Unione Sovietica arrivarono sul Mar Nero per far soldi, e, nel 2015, un documentario intitolato Sıra Dışı İnsanlar, storia di vite straordinarie e di inventori che vivono nella regione del Mar Nero.