Ciao Bernardo e grazie per tutti i sogni che ci hai regalato

Bernardo Bertolucci
Ricordo il tuo dolore, il giorno che bruciarono il tuo splendido, incomparabile, avveniristico 'Ultimo Tango a Parigi'. Eravamo tutti e due in una sala di montaggio, e tu, eri inconsolabile. E a nulla valeva farti pensare che 'Ultimo Tango a Parigi' era un film non solo molto amato che aveva già fatto il giro del mondo, il dolore era cocente e non c'era nulla che lo potesse attenuare.

E quell'altra volta, in cui ero io ad essere a terra, e, parlando dei tuoi film, ti avevo detto di vedere continuamente, 'Il té nel deserto', che avevi adattato dal romanzo di Paul Bowles. Ti raccontavo come, senza più un senso della realtà, continuassi ad inserire, con un gesto ripetitivo senza fine, dagli Oscar di Los Angeles del '90 in poi, il dvd de 'Il tè nel deserto', nel riproduttore, ... mi chiedesti perché fossi stregata da quel film, che, pur essendo tuo, definivi «... così triste...».

Due momenti di dolore nella nostra vita. Attimi piuttosto lunghi in cui tutto sembrava irrecuperabile... Tutti e due, però, abbiamo poi ricominciato a vivere, con il ricordo di quel momento in cui sembrava che tutto si fosse fermato per sempre...

Ti abbraccio Bernardo con tutto l'affetto per averci sempre regalato tanti sogni bellissimi, anche se a volte, tristi... ed anche, a volte, a costo di infrangere i tuoi...

mariangiola