L’ EP musicale Epìtome di Maria Roveran e composto da Joe Schievano su tutte le piattaforme digitali
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- Pubblicato Mercoledì, 07 Aprile 2021 17:18
- Scritto da Redazione
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L’EP musicale Epìtome, in uscita l’8 aprile su tutte le piattaforme digitali, scritto e interpretato da Maria Roveran (Ròveran) e composto da Joe Schievano, è un vero e proprio “sunto” musicale multi-linguistico, che esplora diverse suggestioni sonore che vanno dall’Elettronica Sperimentale all’Ambient, e in cui si colgono le più svariate influenze musicali – da Brian Eno ad Apparat, da Alva Noto a Battiato, passando per Ryuichi Sakamoto.
L’EP è composto da tre brani musicali (Non Importa; Xì; Chest Mar), scritti in tre lingue differenti e accumunati da un nuovo senso di “tribalità” intesa come rivelazione di appartenenza alla comunità contemporanea e come espressione di tre linguaggi (voce, musica e video).
♦ Il primo brano è Non Importa dalla struttura più definita e “riconoscibile” dal punto di vista cantautorale. È un brano tanto sperimentale quanto classico, in cui il beat sorregge il movimento e la narrazione, lasciando spazi di vocalità “rituali”. La tematica centrale è l’accettazione, la capacità di accogliersi e ricongiungersi l’uno con l’altro, liberandosi di ogni forma di pregiudizio.
♦ La seconda traccia, Xì, è in lingua cinese ed è caratterizzato da sonorità elettroniche destrutturate. Qua Ròveran sfrutta le peculiarità fonetiche della lingua per creare delle vere e proprie distorsioni sonore. Il brano parla di come la vita sia un imperituro alternarsi tra morte e rinascita e il testo è stato tradotto dall’attore e autore italo-cinese Yang Shi Yang.
♦ Il terzo ed ultimo brano, Chest Mar, è quello più poetico e solenne, assimilabile ad una “colonna sonora immersiva”. Echi di voci antiche chiamano dal mare, “voci di sirene” che riportano alla potenza seduttiva e misteriosa delle acque, mentre una voce calda narra l’amore e il senso di appartenenza.
L’EP nel suo insieme sintetizza tre diverse esperienze artistiche: quella dell’attrice e cantautrice per il cinema e il teatro Maria Roveran, quella del compositore e Sound Designer Joe Schievano e quella del Visual Artist Furio Ganz. La composizione e produzione musicale, realizzata da Schievano con la collaborazione di Matthew S., fonde il sound elettrico con contributi organici, creando brani immersivi ed evocativi anche con un approccio di tipo “cinematic”.
Dopo anni di esperienze cinematografiche e teatrali (sia come attrice che come autrice ed interprete), Maria Roveran sperimenta così l’interdipendenza performativa di voce, musica e immagine. L’artista, infatti, riesce a performare non solo attraverso la musica ma anche con i Visual realizzati da Furio Ganz, che con la sua camera si muove in sinergia, quasi fosse un tutt’uno, con il corpo della Roveran, ne segue il suo atto performativo senza mai invaderlo e cogliendone l’essenza.
Uno stilema artistico, questo, che si concilia perfettamente anche con la sensibilità e la cifra stilistica di Schievano, che da sempre compone musica per immagini in movimento – «le immagini sono perfetti contenitori di soundtrack» - (J. Schievano).
NOTE DELL’INTERPRETE MARIA ROVERAN
«Epìtome, proprio come dice la parola stessa, rappresenta il ‘sunto’ del mio percorso artistico di questi anni, sempre fra cinema, teatro e musica. Ed è ciò che meglio esprime la mia natura ‘duale’. Nel mio percorso di attrice, infatti, ho spesso scritto e interpretato dei brani musicali, prima con una struttura più classica per poi abbracciare una forma espressiva più sperimentale. Ed Epìtome è proprio questo, una fase di cesura nella mia carriera artistica, in cui passo da una modalità cantautorale classica ad una sperimentazione più ampia, arrivando anche a performare, e ciascuna di queste tracce rappresenta momenti creativi e tematiche a me particolarmente care. Un lavoro che, però, non sarebbe stato possibile senza il sodalizio artistico con il sound designer Joe Schievano, con cui negli anni è nata una straordinaria intesa artistica ed umana. Insieme abbiamo intrapreso un percorso che ha visto l’esplorazione degli stilemi più svariati, per passare poi da una cifra stilistica più classica ad una produzione più fluida, immersiva, ispirata anche al mondo delle soundtrack cinematografiche». - (Maria Roveran)
NOTE DEL COMPOSITORE JOE SCHIEVANO
«Come Sound Designer ho sempre concepito la musica e il suono nella loro interezza. Per questo, durante il mio percorso ho sentito il bisogno di studiare il suono, le sue caratteristiche e il modo per registrarlo, per unire competenze prettamente tecniche alla ricerca artistica, creando così una nuova visione del mondo sonoro e un nuovo modo di approcciarmi anche alla stessa produzione. Per me è fondamentale che in ogni composizione ci sia tanto l’elemento creativo e suggestivo, quanto la consapevolezza sonora. È incredibile come, ad esempio, il posizionamento del microfono in un certo modo possa concedere una determinata impressione evocativa, definendo un perimetro stilistico ed emozionale assolutamente unico. La specializzazione del lavoro è molto importante per me, ma credo fortemente anche nell’importanza di una conoscenza più vasta e profonda dell’intero processo. È un aspetto fondamentale per la piena riuscita di un progetto, agevola anche l’aspetto creativo, specie nella ricerca iniziale e nella produzione, dove è possibile acquisire un modo diverso di rapportarsi con altri professionisti, come i Master Engineers o i fonici. Oltre ad essere più costruttivo, è anche molto più stimolante». - (Joe Schievano)
NON IMPORTA
di Maria Roveran
musica di Joe Schievano
Non importa se non riuscirai a sentire,
il calore sulla pelle esposta al sole,
non importa se non mi potrai vedere,
ti descriverò il colore del mio crine.
Non importa se non udirai il silenzio,
quando è buio e gli affanni si riposan,
non importa poi se non potrai odorare,
ti descriverò il profumo di ogni cosa.
Ed insieme noi potremmo immaginare
di riprenderci per mano un po’ più in là,
quando gli anni scricchiolanti inizieranno a far rumore
una nuova sinfonia risuonerà.
C’è chi dice con lo zoppo poi si impara a zoppicare,
dimmi tu cosa col dritto noi potremmo raddrizzare,
non importa tanto come riuscirò mai a camminare,
i miei passi, quelli veri andranno bene,
(sì i tuoi passi quelli veri andranno bene)
non importa da che sogno tu decida di partire
se hai paura di tentare tanto quanto di fallire
i miei sogni te li dono perché’ sai qualcuno dice
che la vita è fatta proprio per sognare.
Ed insieme noi potremmo immaginare
di riprenderci per mano un po’ più avanti un po’ più in là
quando il mio crine sarà un po’ più sbiadito
ti dirò che è come neve.
- Non importa è il brano più vicino agli stilemi classici della canzone propriamente detta, dalla struttura più definita e più riconoscibile dal punto di vista cantautorale. L’intero meccanismo è sorretto da una chitarra acustica che accompagna dei versi che rimandano agli antichi canti celtici. Si tratta di un brano che conserva al suo interno una struttura fortemente classica, mescolandola a degli elementi e a dei dettagli più sperimentali – esplicitati dagli inserti elettronici e dalle sperimentazioni applicate a parti del testo. È il beat a dettare sia il movimento che la narrazione, concedendo spazi di vocalità dal sapore quasi “rituale”. Il decorso ritmico rimanda a delle atmosfere contemporanee, che suggeriscono degli echi lontani, quasi come se si trattasse di una lingua sconosciuta. La ricerca e il lavoro linguistico, infatti, sono degli aspetti fondanti non solo in questo brano ma in tutto l’EP. Un espediente artistico che serve a dare una valenza universale al messaggio che si vuole trasmettere attraverso la musica. Non a caso, la traccia parla proprio dell’importanza di guardare oltre le apparenze, oltre le “abilità” delle persone, tematiche universali e sempre necessarie in qualsiasi contesto socio-culturale. Anche da un punto di vista melodico, il lavoro realizzato da Schievano si è basato su una rottura di schemi e “pregiudizi sonori”, alla costante ricerca di nuove tonalità e armonie. L’obiettivo era quello di dimostrare che il linguaggio è sempre suono, anche quando può sembrare più duro e ostico, soprattutto nelle lingue che non si conoscono.
XÌ
di Maria Roveran
musica di Joe Schievano
Siamo immortali
al confine del giorno
Siamo letali
l’eterno ritorno
No, nulla muore
comincia a danzare
rinasci più forte tra le onde del mare
Vesti di nero
non aver paura
qualcosa si spegne e si accenderà ancora
La pietra grigia diventa medusa
e la medusa la gemma ritrova!
Anime liquide anime liquide su questa terra
anime liquide anime liquide questo tentacolo afferra te
Anime liquide anime liquide fine alla guerra
anime liquide anime liquide questo tentacolo mi
afferra e afferra te
- Questo brano, Xì, nasce da un input cinematografico. La prima versione di questa traccia, infatti, è stata realizzata per la colonna sonora del film Effetto Domino di Alessandro Rossetto (2019) – a cui hanno lavorato sia Maria Roveran che l’attore e autore italo-cinese Yang Shi Yang che ha poi tradotto il brano in lingua cinese. La versione di Xì per Epìtome, però, è stata realizzata ex novo, con l’obiettivo di lavorare sul suono delle parole in lingua cinese e sulla natura più straordinariamente “esotica” di questo idioma tanto peculiare quanto affascinante. Protagonista del testo sono le “anime liquide”, intese non in termini “baumaniani” ma più spirituali, riferendosi così a quel processo ciclico in cui si rincorrono e susseguono “Vita” e “Non Vita”, in cui l’una si tramuta nell’altra all’infinito. Da un punto di vista sonoro e scenico, il brano si struttura in un processo di decostruzione, facendo propria anche l’eredità di Carmelo Bene e del suo “teatro dello slabbramento”. Un’evoluzione resa possibile anche dalla peculiarità dell’idioma che, come lingua tonale, ha una potenza evocativa ed espressiva senza pari. Ròveran ha studiato con un traduttore e tutor madrelingua la dizione corretta di ogni singola parola, ben consapevole del fatto che la più piccola ed impercettibile intonazione poteva cambiare radicalmente il significato di quelle parole. Un modus operandi, questo, che ha condizionato profondamente anche la registrazione sonora e che ha richiesto un lungo processo di ricerca artistica nella composizione melodica di Joe Schievano.
CHEST MAR
di Maria Roveran
musica di Joe Schievano
Chest Mar è grand
Chest Mar è grand
Vigni da me
ho bisogno di perdermi
per ritrovarci
onde come grandi mani
porti sicuri solo grandi navi
cangianti foschie
rifugi ripari
raggiungerò il buio
nella notte gelida
raggiungerò Lispida
questa notte limpida
ho bisogno di te
mia amata ibrida
ho bisogno di te
ho bisogno di te
Chest Mar è grand
Chest Mar è grand
Vigni da me
Amato mare il tuo respiro è pesante
grande come solo il mare è grande
addio alle rive alla nuda terra
commiato al dolore
la pace mi afferra
raggiungerò il buio
nella notte gelida
raggiungerò Lispida
questa notte limpida
ho bisogno di te
unica e sola
del tuo amore diverso
che il mio cuore consola
Chest Mar è grand
Chest Mar è grand
Vigni da me
- Chest Mar nasce da un lavoro teatrale di Marco Paolini per cui Maria Roveran ha lavorato alla colonna sonora di un suo spettacolo (Filo Filò) – e l’influenza drammatica nel brano è piuttosto evidente. Per l’EP, poi, la Roveran si è avvalsa anche della collaborazione (oltre che di Joe Schievano che ha composto la musica) anche di del Sound Designer e Producer Mathew S. e del regista e Visual Artist Furio Ganz. Il brano, che segue i tempi e le suggestioni evocative tipicamente teatrali, canta la magnificenza del mare, in una storia “mitica” in cui una sirena chiama a sé e alle sue acque il proprio amato – “Vigni da me”. Infatti, le strofe del testo (scritto sotto forma di poesia) sono in italiano, mentre le voci della sirena, che si sdoppiano e si amplificano nel ritornello, sono in dialetto friulano. Da un punto di vista prettamente musicale, Chest Mar rispecchia gli stilemi della colonna sonora, con violoncelli “destrutturati” che accompagnano la voce a tratti sibilata a tratti piena, alternando il tutto ad un coro dalle inflessioni sacrali. Il videoclip, invece, è nato da una performance di Maria Roveran realizzata all’interno di un bosco nel vicentino (nei pressi di Cesuna).
MARIA ROVERAN (RÒVERAN)
Attrice per il cinema e il teatro, cantautrice e performer, Maria Roveran esordisce al cinema nel 2013 come protagonista del film Piccola Patria di Alessandro Rossetto (selezionato alla 70a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia), per cui scrive anche la colonna sonora e interpreta tre brani. Nel corso della sua carriera artistica, ha spesso scritto e interpretato brani musicali per film e spettacoli teatrali in cui ha lavorato come attrice. È protagonista dell’ultimo film di Claudio Cupellini La terra dei figli, che uscirà al cinema prossimamente. Attualmente è impegnata alla lavorazione di due nuovi progetti discografici.
• FILMOGRAFIA
- La terra dei figli di Claudio Cupellini (2019) - prossima uscita
- Effetto domino di Alessandro Rossetto (2019)
- Mamma + Mamma di Karole di Tommaso (2018)
- Capri-Revolution di Mario Martone (2018)
- Beate di Samad Zarmandili (2018)
- Resina di Renzo Carbonera (2017)
- Questi giorni di Giuseppe Piccioni (2016)
- La prima volta di mia figlia di Riccardo Rossi (2015)
- La foresta di ghiaccio di Claudio Noce (2014)
- Piccola patria di Alessandro Rossetto (2013)
• TOURNEE TEATRALI
- Come Out! Stonewall Revolution di Michele Rho (2020)
- Winston Vs Churchill di Paola Rota (2019)
- Lingua madre Mameloschn di Paola Rota (2018)
- Morte di Danton di Mario Martone (2017)
- L’Opera da tre soldi di Damiano Michieletto (2016)
- CARM, Cinque Allegri Ragazzi Morti di Eleonora Pippo / Davide Toffolo (2016)
- Le tate di Alessandra Panelli (2015)
• PRODUZIONI MUSICALI
- EP Epìtome (2021)
- Colonna sonora dello spettacolo Filo Filò (2019)
- Colonna sonora dello spettacolo Winston Vs Churchill (2019)
- Colonna sonora del film Effetto Domino (2019)
- Colonna sonora del film Piccola Patria (2013)
JOE SCHIEVANO
Joe Schievano è Sound Designer e compositore di musica per film e tv. Inizia la sua carriera di musicista nel 1990 come Lead Guitar, e fonda il gruppo Radiofiera con cui pubblica due album (Piòva, 1995; Allarme, 1997) e intraprende un’intensa attività di concerti live. Nel 2005, assieme a Paolo Steffan (compositore per produzioni cinematografiche internazionali per Pino Donaggio) inizia a comporre musica per immagini con la sigla NAX (Network Audio Experience). Nel 2014 fonda la casa di produzione musicale Soundrivemotion. Dal 2016 è presidente della giuria "Soundrivemotion Award" al Sole Luna Doc Film Festival, per la miglior colonna sonora dei film in concorso. Nel 2020 fonda insieme a Maria Roveran, Teresa Farella e Jessica Tosi Tàdan, un’associazione culturale che si occupa di realizzare e promuovere l’arte contemporanea e performativa, collaborando come sound designer a vari progetti artistici.
• PRODUZIONI MUSICALI PER IL CINEMA
- Colonna sonora del film Tre visi di Stefano Pesce (2020) - cortometraggio;
- Colonna sonora del film La montagna incantata di Claudio Zulian (2020);
- Colonna sonora del film Le storie che saremo di Daniele Atzeni, Marco Bertozzi, Claudio
Casazza, Giulia Cosentino, Irene Dionisio, Martina Melilli, Matteo Zadra
(2020);
- Colonna sonora del film Agua Nas Guelras di Marco Schiavon (2019);
- Musica del brano ‘Anime Liquide’per il film Effetto domino di Alessandro Rossetto (2019);
- Colonna sonora del film Poesia in carne ed ossa di Marco Pavan (2018);
- Colonna sonora del film Scorciatoie di Corrado Ceron (2015);
- Colonna sonora del film Inner Me di Antonio Spanò (2016) - cortometraggio;
- Colonna sonora del film The Toy di Phil Soheili (2015) - cortometraggio.
• PRODUZIONI MUSICALI PER IL TEATRO
- Musiche e Sound Design dello spettacolo La signorina Julie di Strindberg (2020);
- Musiche e Sound Design dello spettacolo Filo Filò di Marco Paolini (2019).
• PRODUZIONI MUSICALI PER MOSTRE D’ARTE
- Musiche per la Mostra di Arte Contemporanea The Ground We Have in Common Fondazione
Benetton (2018).
✳FONTE: Francesca Polici - Ufficio stampa Gargiulo&Polici Communication