Il viaggio tra il sacro e il profano nel labirinto de Il Nome della Rosa con la serie evento in onda su Rai1
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- Pubblicato Domenica, 03 Marzo 2019 19:50
- Scritto da Mariangiola Castrovilli
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(Mariangiola Castrovilli) - «Un'esperienza straordinaria - afferma il regista Giacomo Battiato - quella di tradurre in immagini e nella maniera più fedele possibile, le 500 pagine di un grande libro che è molto più di un romanzo: è una summa di storia, letteratura e filosofia. È un richiamo potente che Umberto Eco fa, dalle mura di un'abbazia medievale in cima a una montagna incantata, agli uomini di oggi».
La fiction, tratta dal notissimo best seller mondiale edito da Bompiani adattato per il piccolo schermo in quattro puntate, andrà in onda in prima serata, da lunedì 4 marzo, su Rai1 ed è già un successo sul piano internazionale per essere stata acquistata dalle principali reti televisive di tutto il mondo, BBC compresa.
Il thriller trasporterà i telespettatori nei labirinti mentali (quelli dei protagonisti) e storici (quelli del XIV secolo) lungo inquietanti linee parallele che corrono tra il sacro e il profano nel solco di un'indagine mozzafiato ambientata nelle cupe atmosfere del Medioevo in una misteriosa Abbazia Benedettina, custode di emblematici segreti, terribili verità e teatro di feroci delitti.
"Il Nome della Rosa", per la regia di Giacomo Battiato, è una coproduzione 11 Marzo Film, Palomar con Tele München Group in collaborazione con Rai Fiction, prodotta da Matteo Levi, Carlo Degli Esposti e Nicola Serra. La distribuzione internazionale è stata affidata a Tmg International ed a Rai Com. La serie sarà trasmessa in contemporanea a Rai1 anche in ultra HD su Rai4k, Canale 210 della piattaforma tivùsat.
Internazionale e di altissimo livello il cast che vede protagonisti John Turturro (Guglielmo da Baskerville), Rupert Everett (Bernardo Gui), Damian Hardung (Adso da Melk), Fabrizio Bentivoglio (Remigio da Varagine), Greta Scarano (nel doppio ruolo di Anna e Margherita), Richard Sammel (Malachia da Hildesheim), Stefano Fresi (Salvatore), Roberto Herlitzka (Alinardo), con la partecipazione straordinaria di Alessio Boni (Dolcino) e con Sebastian Koch (Barone di Neuenberg, padre di Adso), James Cosmo (Jorge da Burgos), Michael Emerson (L'Abate Abbone).
Ma c'è anche un altro importante protagonista, come sottolinea il regista Battiato, che à la Biblioteca. «È un luogo-simbolo dove è contenuta e catalogata tutta la conoscenza umana, dove certe "informazioni" vengono nascoste, dove si aggirano i pazzi. È una metafora visionaria di Internet che prende fuoco. Ma tutti, grandi e piccoli personaggi, sono protagonisti del lavoro appassionato che ho fatto nel dare luce e voce a Il Nome della Rosa, ai ragionamenti e alle emozioni che questo libro – storia di uomini e di mostri – mi ha provocato. Uomini e mostri che la fantasia di ognuno di noi continua a vedere e combattere, oggi come allora, dentro di sé e fuori, nella realtà».