Le nuove avventure del Commissario Montalbano al Cinema e su Rai1
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- Pubblicato Mercoledì, 19 Febbraio 2020 16:21
- Scritto da Mariangiola Castrovilli
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(Mariangiola Castrovilli) - Mai vista tanta gente nel Salone degli Arazzi in Rai a Roma come oggi per la presentazione della nuova serie di Montalbano, oltre che per il suo incontrastato successo, anche perché quest'anno Montalbano arriva per la prima volta al cinema per un evento straordinario in anteprima assoluta, Salvo amato, Livia mia, uno dei due nuovi episodi della collection evento, che tutti potranno vedere anche sul grande schermo il 24, 25, 26 febbraio e che poi sarà riproposto in prima visione a marzo su Rai1 insieme a La rete di protezione.
Carlo Degli Esposti, produttore storico di Montalbano, sottolinea che «L'incasso delle sale andrà al 50 per cento allo Spallanzani ed il resto alla onlus APE, l'Associazione per i Pazienti Ematologici del Sant'Andrea - sottolineando poi che - Montalbano è eterno».
Infatti chi può resistere al fascino di questo straordinario personaggio creato dalla penna di Andrea Camilleri che, all'inizio di questa presentazione, parla in un video registrato prima della sua scomparsa. Infatti in una videointervista di Vincenzo Mollica del TG1, Camilleri parla del successo di Montalbano dicendo che è lui il primo ad esserne stupito, aggiungendo poi che «Montalbano rappresenta l'italiano medio. Ha virtù e difetti, ma si muove bene nella vita. forse è per questo che molti italiani si riconoscono in lui. Se fosse così, ne sarei orgoglioso».
Un ventennio e più di questa straordinaria trasmissione con ascolti sempre in ascesa, ma ci fu un momento però, diversi anni fa, dopo già dieci anni di Montalbano, che Luca Zingaretti (che abbiamo intervistato insieme allo sceneggiatore Francesco Bruni durante la presentazione della nuova serie) ebbe un ripensamento, pensando seriamente infatti di interrompere la fortunatissima serie. «Avevo deciso di abbandonare - spiega il protagonista del programma con il più alto indice d'ascolto - per un problema di strategia. Credevo infatti, come mi aveva insegnato in accademia Camilleri, che era imperativo uscire tra gli applausi anziché finire col rompere le scatole. Però, un anno dopo, ritrovandoci, decidemmo di andare avanti e, gli applausi non sono mai diminuiti. Anzi sono sempre aumentati».
Il direttore di Rai Fiction, Eleonora Andreatta ha sottolineato che «Montalbano è un personaggio che è non solo il testimonial più importante della fiction di RaiUno ma dello stesso servizio pubblico e quest'anno è anche un tributo alla grandezza di Camilleri».
L'interrogativo adesso è per quanto ancora riusciremo a godere di questa seguitissima fiction. Zingaretti risponde che, «Per ora voglio sedermi, far sedimentare la malinconia e riflettere se sarà il caso di continuare. Proseguire cioè con l'ultimo romanzo inedito, al sicuro nella cassaforte di Sellerio senza contare che ce n'è un altro già uscito - Il cuoco dell'Alcyon - e capire se è il caso di andare avanti. Prima però, voglio digerire questo dolore». La scomparsa di Camilleri e Sironi è stata molto dolorosa per lui. «Vorrei che fossero ricordati in modo festoso, come si fa in Messico. E loro si sono goduti la vita fino all'ultimo. Camilleri era un maestro, Sironi un amico».
Dopo l'anteprima cinematografica di fine febbraio, il 9 e il 16 marzo alle 21.25 "Salvo amato, Livia mia" e "La rete di protezione" andranno in onda su Rai1: episodi dei quali per la prima volta Zingaretti ha firmato anche la regia con Alberto Sironi.