Maurizio Marinella ospite d’onore alla LUISS in un Convegno sull’Industria Tessile e il Sistema Moda Italia
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- Pubblicato Martedì, 14 Novembre 2017 15:37
- Scritto da Mariangiola Castrovilli
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(Mariangiola Castrovilli) - Il sorriso aperto che ti fa sentire subito a casa, Maurizio Marinella, amministratore unico e rappresentante della terza generazione, è l'indiscusso leader mondiale nella produzione di cravatte e non solo... Noi l'abbiamo incontrato ai quattro angoli del mondo, dal delizioso corner di Hong Kong, dove ci siamo innamorati di un porta tablet arancione su cui abbiamo lasciato il cuore, e poi, oltre allo storico negozio di Napoli sul lungomare più affascinante del mondo, nei due negozi di Milano e Londra, e poi ancora a Lugano e Tokyo, in attesa di quello di New York... Senza contare i department store, il cui lusso è un must, disseminati ormai in tutto il mondo. Il 2016 poi ha registrato un aumento delle vendite di ogni categoria di questo sensibile e lungimirante Lord Brummel dell'eleganza maschile ma che da poco, ha un occhio sempre più attento anche agli accessori da donna.
E alla prestigiosissima Università LUISS, che anni fa abbiamo frequentato anche noi, c'erano tanti professori importanti, allievi ed ex allievi famosi per la sua conferenza, quando ha tenuto banco raccontando con la sua tipica verve partenopea, come si fa ad essere leader in un momento in cui tutti pensano, vedono e comunicano solo attraverso lo schermo di un computer e dove non ci si parla più guardandosi negli occhi, ma, il più delle volte, se non sempre, per WhatsApp, LINE o Facebook...
Lui che appartiene alla terza generazione di quest'impero iniziato da suo nonno Eugenio Marinella 103 anni fa, ha spiegato che buona parte di questo miracolo made in Naples, lo deve anche all'affezione dei suoi clienti che riceve personalmente fin dalle 7,30 tutti e sette i giorni della settimana, lui che in negozio c'è già fin dalle 6,45. E nel suo elegante showroom, c'è sempre spazio per una chiacchierata, un caffè e magari una sfogliatella, tanto è vero che adesso che c'è anche il negozio romano di Via Campo Marzio, sono in molti che gli hanno confessato che continueranno ad andare a Napoli per fare acquisti, dove l'atmosfera è più... Marinella, proprio perché c'è lui...
Anche New York non ha saputo resistere al suo fascino infatti il MoMA (Museum of Modern Art) lo ha contattato per celebrare la mostra Items: Is Fashion Modern?, splendida exibition che si è inaugurata il 1° ottobre e resterà su fino al 28 gennaio 2018. E indovinate, tra i 111 Items scelti dalle curatrici Paola Antonelli e Michelle Millar Fisher del dipartimento di architettura e design del MoMA, i più gettonati sono finora, quattro fantasie iconiche delle cravatte made in Naples di Marinella. E qui, alla LUISS, l'imprenditore ha raccontato, tra le tante altre cose, anche quest'emozione che, come dice lui stesso «è difficile tradurre in parole. Credo che questa sia stata la mia più grande emozione, la più grande in assoluto di tutte quelle provate per altri importanti riconoscimenti. Anche perché a New York ero con mio figlio Alessandro, quarta generazione della nostra azienda». Ma non solo questo, continua Marinella perché «quando ci hanno contattati, hanno spiegato che la mostra sarebbe stata dedicata al rapporto tra il vestiario e la sua funzionalità a cavallo tra il ventesimo ed il ventunesimo secolo. Sono orgoglioso che, fin dal 1914, data di apertura del nostro primo, storico negozio, le nostre cravatte siano state scelte ed indossate da uomini e non solo italiani con la passione di questo accessorio, ma anche da artisti ed intellettuali senza contare i capi di stato e di governo. Un tema perfetto dunque, ma la cosa di cui siamo più orgogliosi è la creatività che il MoMA ci riconosce, strettamente legata al gusto e allo stile italiano e napoletano in particolare».
Diversi poi i passaggi di quest'azienda di famiglia dal capostipite Eugenio Marinella, nonno di Maurizio, al figlio Luigi. «Io - ricorda ancora Maurizio - ho iniziato a stare dietro al banco fin da quando andavo ancora a scuola. Ma non avrei mai costretto mio figlio, se avesse dimostrato altri interessi, a seguire le nostre orme. Anche perché la formazione di Alessandro è stata diversa, lui ha fatto l'università e ha già avuto altre esperienze lavorative. Sono felice però che abbia deciso di entrare in azienda».
Alla LUISS sono ormai tutti in piedi ad applaudire Maurizio Marinella, questo genio italiano che ha lasciato il suo segno in tutto il mondo.