“Il mare d’inverno” tra reggiseni, bottiglie di plastica e pecore morte...
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- Pubblicato Mercoledì, 28 Gennaio 2015 15:33
- Scritto da Giulio Carra
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(Giulio Carra) - E' davvero sconvolgente il rapporto stilato da Fare Verde Onlus a conclusione della XXIV edizione della manifestazione "Il mare d'inverno", patrocinata dal Ministero dell'Ambiente e da alcune Regioni ed Enti Locali. L' evento «che prende il nome dalla famosa canzone di Enrico Ruggeri» come afferma il presidente nazionale dall'associazione ambientalista Avv. Francesco Greco «nasce dalla considerazione che la spiaggia, in quanto parte integrante dell'ambiente, debba essere tenuta pulita sempre e non solo durante la stagione estiva. La nostra è una visione non utilitaristica della Natura che mettiamo in atto con una manifestazione fuori dagli schemi, andando a pulire le spiagge italiane l'ultima domenica di gennaio». E per fortuna al mondo c'è chi si interessa di questi problemi prendendosene carico a livello personale. Un folto gruppo di volontari infatti ha tirato fuori dalle spiagge italiane, ma non tutte, qualcosa come 10.000 bottiglie di plastica e 2500 contenitori in vetro oltre ai più disparati oggetti come copertoni per autovetture, scarpe, siringhe, lattine in metallo, lampadine, tubi in ferro, lastre di eternit, due pecore morte e persino un... reggiseno.
Altro che le parole della bella canzone di Ruggeri dalle particolari suggestioni crepuscolari con il mare d'inverno paragonato ad un film in bianco e nero visto alla tv ma dove, però, vola soltanto una lettera sbiadita portata via dal vento, dove ci sono solo manifesti strappati ma animato da cani "vivi" e vecchi gabbiani che volteggiano in cielo.
Una vera e propria montagna di rifiuti, invece, quella presente sui nostri arenili raccolta e rastrellata dai volontari. Una quantità enorme che si riferisce solo a 8 Regioni, non è possibile arrivare ovunque, (Abruzzo, Calabria, Campania, Lazio, Molise, Puglia, Sicilia e Veneto) e ad un totale di 28 località. Solo nel Lazio sono stati raccolti (anche con la partecipazione in alcuni casi del Corpo Forestale dello Stato e di Aeopc Italia), in 200 sacchi, 2300 bottiglie di plastica, 460 contenitori in vetro, tanto polistirolo, lattine, indumenti, palline da tennis, accendini, bombolette spray, sedie e bidoni in plastica. Le spiagge interessate alla pulizia (in maggioranza quelle libere) sono state: Fiumicino (RM), spiaggia villaggio dei pescatori di Fregene; Fondi (LT), spiaggia del Grillo; Ladispoli (RM), lungomare Marina di Palo; Ostia Lido (RM), lungomare Caio Duilio; Pomezia (RM), spiaggia Torvajanica - Campo Ascolano; Tarquinia (VT), spiaggia Le Saline - San Giorgio.
«Un mare di plastica che sommerge le spiagge laziali» ha dichiarato il presidente regionale di Fare Verde, Silvano Olmi «rifiuti che inquinano il mare e danneggiano la fauna marina. Un flagello che dobbiamo combattere con azioni concrete». Fare Verde propone l'utilizzo del vuoto a rendere e una campagna contro i materiali usa e getta. «Serve la definitiva scomparsa dei sacchetti in plastica per la spesa» continua Olmi «che sono ormai fuorilegge ma ancora utilizzati da molti esercizi commerciali. Inoltre, sollecitiamo l'utilizzo da parte delle strutture commerciali e balneari esclusivamente di posate e piatti in mater-bi bio degradabile. Infine, occorre promuovere l'installazione di fontanelle pubbliche e impianti di acqua alla spina per abbattere l'uso delle bottigliette in plastica».
Ma, forse basterebbe, aggiungiamo, al di là delle problematiche legate allo smaltimento dei rifiuti e al confezionamento dei prodotti alimentari e non, una maggiore educazione da parte di tutti... uno spontaneo rispetto dei luoghi, meta di fine settimana, gite o passeggiate quotidiane, come fossero casa nostra. Purtroppo quello che succede sulle spiagge libere accade anche nei boschi ed è davvero paradossale e assurdo, visto anche che in molti comuni viene effettuata la raccolta differenziata dei rifiuti porta a porta, dover assistere a così tanto poco riguardo nei confronti della natura da parte di singoli cittadini il cui livello medio culturale e la cosiddetta sensibilità civica non dovrebbero essere, oggi, a livelli così bassi. D'altronde quella montagna di rifiuti non è stata lasciata certo da marziani o da orde barbariche di storica memoria.
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XXIV edizione della manifestazione "Il mare d'inverno"