Sanremo 2017: Peppe Vessicchio a “Guardami oltre” con ‘Parenti Latini’ e ‘La musica fa crescere i pomodori’
- Dettagli
- Categoria principale: OltreNews PressAgency
- Categoria: Sanremo per il Sociale 2017 - Guardami Oltre... !
- Pubblicato Domenica, 12 Febbraio 2017 02:11
- Scritto da Redazione
- Visite: 8063
Il più famoso e storico maestro d'orchestra del Festival di Sanremo è stato protagonista di importanti iniziative a "Guardami oltre", la rassegna di progetti artistici a sostegno di categorie sociali fragili condotta da Patrizia del Vasco e Maurizio Ferrini in programma presso il Teatro del Casinò. Due, in particolare, gli appuntamenti di grande interesse, proposti da Peppe Vessicchio, uniti da un unico filo conduttore, che hanno riscosso un'alta partecipazione e coinvolgimento da parte del pubblico in questi ultimi giorni della manifestazione con la presentazione di un CD ('Parenti Latini' - Distribuzione Believe) ed un Live con I solisti del Sesto Armonico. Appuntamento al quale è stata successivamente affiancata la presentazione del libro, edito da Rizzoli, 'La musica fa crescere i pomodori'.
Un saggio pop autobiografico ricco, profondo e divertente. 'La musica fa crescere i pomodori', è un'opera nata dalle conversazioni di Peppe Vessicchio con Angelo Carotenuto. L'arte del comporre una musica anche non esteticamente perfetta ma ricca di vibrazioni che possano stimolare al benessere perfino gli esseri privi di una forma mentis come le piante, il talento, la passione e la capacità di trasferirla, sono state le principali argomentazioni, filtrate dalla sua stessa esperienza personale, su cui ha dibattuto l'autore focalizzandosi principalmente sulla cura e sugli effetti straordinari che l'armonia può portare nelle nostre vite.
La famiglia intesa come esigenza di intrecciare relazioni umane seguendo l'istinto e l'armonia che amalgama gli elementi, esattamente come in una partitura musicale: questo il senso, invece, del progetto che Peppe Vessicchio e i Solisti del Sesto Armonico hanno fatto confluire in un nuovissimo album dal titolo PARENTI LATINI. Nel repertorio del gruppo, che si è esibito sotto la direzione di Vessicchio una serie di composizioni aderenti alla storia ed al vissuto comune e individuale: da "Amapola" a "Beautiful that way", da Pastorius a Mahler passando naturalmente anche per la canzone napoletana.
PARENTI LATINI - PRESENTAZIONE CD
Produzione: Italiana dischi
Distribuzione: Believe
Ospiti: M° Peppe Vessicchio e I solisti del Sesto Armonico con Gennaro Desiderio (violino) - Zita Mucsi (violino) - Nico Ciricugno (viola) - Zsuzsanna Krasznai (cello) - Igor Barbaro (contrabbasso) - Antonio Loderini (fisarmonica) - Alessandro Tomei (flauti) - Vincenzo Campagnoli (vibrafono) - Roberto De Luca (grancassa a mano) - Giacinta Nicotra (voce) - Teresa Italiano (voce) - Piero Mazzocchetti (voce).
Tracklist: IL POSTINO (L. Bacalov) - VILLANESCA (E. Granados) Elab. G. Vessicchio - LES FILLES DE CADIX (L. Delibes) Elab. G. Vessicchio - ERA DE MAGGIO – (P. M. Costa) Elab. G. Vessicchio - RETRATO EM BRANCO I PRETO (Zingaro) -
FRUHLINGSMORGEN (G. Mahler) Elab. G. Vessicchio - IMMAGINI DA UN DIPINTO DEL PASSATO (R. De Luca) - BOCA Tango n.10 (Pasquale Vessicchio) - AMAPOLA (J. Lacalle) - BEAUTIFUL THAT WAY (Noa & Gil Dor – N. Piovani) - LIBERTY CITY (J. Pastorius) - SENZA FINE (G. Paoli) -
Smontare la classificazione per generi musicali per capire che la musica non ha confini e che va valutata in base al suo potere energetico e benefico è il procedimento che ha investito anni fa l'attenzione del Maestro Peppe Vessicchio, pluriacclamato direttore d'orchestra sanremese, quando si è dedicato a comprendere come certi organismi viventi possano reagire positivamente e svilupparsi in modo completamente naturale se sottoposti ad armonici combinati in modo specifico. Se questo funziona con Mozart non è la stessa cosa con Beethoven, ma può essere efficace con certe vibrazioni rock o fallimentare con suoni d'arpa celtica. Le combinazioni musicali sono infinite e a valutarne il potere di beneficio possono essere le piante, come le nostre stesse orecchie in ascolto attento. E' su questo concept di "Musica armonico-naturale" che Vessicchio ha incontrato un gruppo di validi strumentisti mettendo insieme una formazione organica e compatta con la quale ha inciso un primo album, "Parenti latini" che verrà presentato e interpretato dal vivo nell'ambito di "Guardami Oltre. Sanremo per il sociale".
Dopo gli esperimenti di applicazione della filosofia "armonica" acquisita in campo agricolo - e il libro La musica fa crescere i pomodori (Ed. Rizzoli) in uscita in questi giorni ne è un emblema -, il Maestro di musica si cimenta ora con gli artisti in carne ed ossa e la musica da questi interpretata, dando rilievo non tanto alla Bellezza estetica (che puo' anche prescindere da questo effetto di beneficio sul suo fruitore) ma sul modus di composizione e riproduzione di un brano. Il repertorio prescelto in questo senza dubbio "subliminale" progetto musicale prodotto da Italiana Dischi e distribuito da Believe, comprende una serie di composizioni aderenti alla storia ed al vissuto comune e individuale: da "Amapola" a "Beautiful that way", da Pastorius a Mahler passando naturalmente anche per la canzone napoletana ("Era de maggio"), dalle colonne sonore ("Il postino di Bacalov) e dalla musica leggera più popolare ("Senza fine"). In un'ottica non tanto di provocazione culturale quanto di sensibilizzazione nei confronti del potere terapeutico e accrescitivo della composizione armonico-naturale, ciò che conta è la fusione con pathos della squadra musicale, dal momento che esiste sempre un lavoro fatto con la polifonia applicata agli strumenti nell'insieme e non singolarmente.
E anche il titolo dell'album ricalca il concetto di "famiglia", simbiotica anche se allargata, intesa come esigenza di intrecciare relazioni umane seguendo l'istinto e l'armonia che amalgama gli elementi, esattamente come in una partitura musicale.
I Solisti, in versione ridotta rispetto al disco, si sono esibiti diretti dallo stesso Vessicchio sul palco del Teatro dell'Opera del Casino di Sanremo. Il Sesto Armonico non è formato solo da musicisti, ma vive anche della partecipazione di altre anime che ne sono parte integrante effettiva ed affettiva: Andrea Rizzoli, Piero Loreti, Roberto Vasconi, Vittoria Merci, Elisa Vasconi, Mirella Chiappa.
«L'esigenza di "imparentarsi" credo sia connaturata nell'essere umano. Seguendo questo istinto, tutti noi cerchiamo legami che attestano la nostra posizione nei confronti della realtà nella quale siamo immersi.
Il disegno in cui si armonizzano gli elementi che compongono una creazione musicale, sia nella scrittura della partitura che nell'esecuzione, contribuisce a determinare la forza della sua capacità comunicativa e ne definisce il grado di parentela con ciò che lo circonda.
Insieme ai "Solisti del Sesto Armonico" ho cercato tra le composizioni di nostra conoscenza quelle più aderenti alla nostra storia e al nostro vissuto comune e individuale. Abbiamo preso in considerazione non la notorietà degli autori o la loro epoca di appartenenza, bensì la loro "latinità". Completata la scelta dei brani, abbiamo avuto la sensazione che il cerchio si fosse chiuso, ma forse troppo. Quindi, nel segno dell'accoglienza di quello che può sembrare "altro da noi", abbiamo aggiunto il brano "Liberty City" di Jaco Pastorius, compositore che ha regalato al mondo intero un vero capolavoro del linguaggio swing, e "Beautiful that way", inserendo così, in un gruppo di professionisti, Teresa Italiano, scelta tra i giovani apprendisti che spesso partecipano ai nostri concerti. Ho voluto, inoltre, che questo progetto di scrittura musicale ottemperasse a tutti i principi che governano la musica "Armoniconaturale" sulla quale, da tempo, conduco appassionati studi alla ricerca dei meccanismi che determinano la sua interazione con gli organismi viventi.
I tre anni di gestazione di questa creazione musicale hanno non solo stretto la parentela tra i fondatori: Zita, Susanna, Giacinta, Teresa, Nico, Gennaro, Tony, Igor ed io, ma hanno anche permesso di accogliere altri musicisti con obiettivi affini. Enzo, Piero e Alessandro hanno contribuito ad ampliare ulteriormente la tavolozza dei colori per dipingere questo "ritratto di famiglia"». (Peppe Vessicchio)
LA MUSICA FA CRESCERE I POMODORI
Il suono, le piante e Mozart: la mia vita in ascolto dell'armonia naturale
Autori: Peppe Vessicchio con Angelo Carotenuto
Editore: Rizzoli
La scoperta della musica davanti alla porta (chiusa) della cameretta del fratello maggiore; i primi concerti, ai matrimoni, con il professore di latino; il cabaret con i Trettré nella Napoli fervida degli anni Settanta, quella della Smorfia di Massimo Troisi, quando ancora era uno studente di architettura (ma cos'è l'architettura se non musica congelata, diceva Goethe). E poi l'incontro con Gino Paoli, il primo Sanremo nel 1986 sotto la neve con Zucchero, il "pronti-partenza-via" con Elio e le Storie Tese dieci anni dopo, la partecipazione ad Amici di Maria De Filippi, fino all'hashtag diventato virale nei giorni del Festival 2016, #usciteVessicchio. Ma dal giorno in cui una goccia d'olio si stacca da una pizza mangiata fortunosamente in macchina e cade beffarda sui suoi pantaloni, Peppe Vessicchio ha iniziato a domandarsi se la musica fosse tutta lì. O se piuttosto non fosse giunto il momento di smontare il giocattolo per capirne il meccanismo; per realizzare fino a che punto può arrivare il suo potere benefico; per verificare se, considerato che le mucche del Wisconsin producono più latte ascoltando Mozart, tutti gli organismi viventi reagiscono positivamente quando gli armonici si combinano in modo naturale. Musica armonico-naturale, appunto. Questa è la forma che insegue Vessicchio. Questa è la base dei suoi esperimenti sulla terra, sul vino, e di quelli appena cominciati sugli uomini.
La musica fa crescere i pomodori, nato dalle conversazioni con Angelo Carotenuto, è un saggio pop autobiografico ricco, profondo e divertente sul talento, sulla passione e la capacità di trasferirla, sulla cura, sugli effetti straordinari dell'armonia nelle nostre vite.
PEPPE VESSICCHIO (1956)
Muove i primi passi nella musica a Napoli, dove è nato. Presenza quasi fissa al Festival di Sanremo dal 1990, per quattro volte ha vinto il premio come miglior arrangiatore, per altrettante ha vinto da direttore d'orchestra (l'ultima con Chiamami ancora amore di Roberto Vecchioni).
Nella sua lunga e ricca carriera ha collaborato, tra gli altri, con Gino Paoli, Elio e le Storie Tese, Zucchero, Andrea Bocelli, Avion Travel, Fiorella Mannoia, Ron, Piero Mazzocchetti ed Eros
Ramazzotti.
ANGELO CAROTENUTO (1966)
Giornalista, ha pubblicato i romanzi Dove le strade non hanno nome (Ad est dell'Equatore, 2013) e La grammatica del bianco (Rizzoli, 2014).
Fonte: Elisabetta Castiglioni - Ufficio stampa "Guardami Oltre"