La “Voce” dell’Antica Europa: un viaggio nel tempo con l’EMAP dietro le quinte di un concerto
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- Categoria: Tarquinia a Porte Aperte - Un Museo nella Città 2015
- Pubblicato Lunedì, 16 Novembre 2015 02:03
- Scritto da Giulio Carra
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(Giulio Carra) - Un filmato di poco più di un'ora, quello che la Redazione di OltrepensieroNews vi propone, che ci immergerà, con irripetibili suggestioni, nella storia e nelle radici culturali remote dell'Europa attraverso i linguaggi universali e da tutti comprensibili come quelli della Musica e dei Suoni.
Tramite il percorso della ricostruzione di antichissimi strumenti, frutto di complesse ricerche e indagini dell'EMAP, in un mix tra conchiglie, corni, lituus e trombe talvolta dal curioso e spaventoso aspetto, per la prima volta presentati all'attenzione internazionale nell'unicum di un concerto (Viterbo) e delle sue prove generali (Tarquinia), ci faranno comprendere, anche, come le diversità culturali possano coniugarsi, dialogare, comprendersi, intendersi ed interagire positivamente tra loro. Quasi a rappresentare, alla luce di quanto purtroppo oggi accade tragicamente nel mondo, una risposta indiretta a chi ed a quanti fomentano, invece, inesistenti divisioni ed incomprensibilità tra i Popoli.
Tre anni dopo aver vinto a punteggio pieno il bando culturale più prestigioso dell'Unione Europea e a pochi mesi dal primo allestimento di una grande mostra interattiva che sarà presentata nelle maggiori capitali europee nella quale confluiranno tutte le sue attività, l'EMAP (European Music Archaeology Project) presenta le prime prove "sonanti" delle più antiche radici comuni del continente. Quelle musicali, appunto, grazie al lavoro di un team internazionale di musicisti, archeologi, artisti e artigiani-scienziati (tra i quali anche l'italiano Alessandro Ervas), che ha permesso di ottenere le prime repliche, d'altissimo livello, di determinati strumenti musicali in uso tra gli Etruschi, i Celti e i Romani.
«Il contributo di sinergie artistiche, scientifiche e tecnologiche ha permesso - come sottolineato in una nota dell'EMAP - di riportarne in vita la forma e soprattutto la "voce". Un tassello essenziale se si vuole comprendere appieno il ruolo artistico e sociale che questi strumenti svolgevano in seno alle antiche civiltà europee. Con la regia a Tarquinia, nel cuore dell'Etruria, l'EMAP è un viaggio nel tempo che parte dal Paleolitico Superiore (circa 40 mila anni prima di Cristo) e che arriva fino al Medioevo, attraverso le civiltà classiche che hanno abitato il Mediterraneo, il Centro e il Nord dell'Europa. Un progetto, ma ora anche una realtà, quello dell'EMAP, in bilico tra archeologia e arte (della musica, ma non solo), scienza e creatività, con un approccio che sfrutta le nuove tecnologie del sound design e delle immagini tridimensionali per rendere leggibili e "udibili" gli strumenti musicali che circolavano nell'antica Europa... Molto tempo prima che il Vecchio Continente diventasse tale, prima che la nascita dell'Unione Europea sancisse questa comune appartenenza, prima che la cosiddetta e a questo punto anche presunta "storia della musica" avesse inizio.»
Ma vediamo le immagini del filmato e ascoltiamo "Musica", "Suoni" e "Voci" che provengono da molto lontano... ma sicuramente vicini anche alle nostre realtà e quotidianità di oggi. Emozionanti le performance dei musicisti Gaetano Delfini, Alberto Morelli, Ivano Ascari, Patrick e John Kenny. Al termine del reportage l'intervista al Direttore Artistico del Progetto EMAP Emiliano Li Castro.
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