Un Presepe Oltrepensiero nel Museo di Arte Sacra a Tarquinia
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- Pubblicato Mercoledì, 26 Dicembre 2018 00:48
- Scritto da Redazione
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(Giulio Carra) - Una serie di mostre ed allestimenti caratterizzano a Tarquinia l'apertura natalizia e quella per le festività di fine ed inizio anno del MAST, il Museo di Arte Sacra Diocesano, costituito da una galleria di ritratti di prelati illustri e da 11 sale (di cui una dedicata al Vescovo Carlo Chenis - 1954/2010) dove sono esposti paramenti, oggetti, arredi liturgici, mobilia e dipinti provenienti da edifici di culto presenti nella città e nel suo territorio (Secc. XI-XIX).
Alle esposizioni permanenti, per l'occasione, sono state quindi affiancate una serie di presentazioni ed iniziative che fanno riferimento a tradizioni religiose e culturali o più specificatamente legate al culto. Tra queste una rassegna di Bambinelli Antichi, di Presepi e Arte presepiale, un grande Presepe allestito dall'Associazione Oltrepensiero nel cortile del Palazzo Vescovile sottostante il Museo, l'esposizione dell'ECCE HOMO (la statua del Cristo flagellato) della Processione del Venerdì Santo dopo i recenti restauri e l'esposizione di numerose reliquie e ricordi della giovane martire Santa Maria Goretti, della sua famiglia e dell'aggressore Alessandro Serenelli convertito dal suo perdono.
Le mostre ad ingresso libero allestite presso il Museo Diocesano di Tarquinia (Via Roma 11) sono state inaugurate il 24 dicembre e rimarranno aperte al pubblico fino al 6 gennaio con il seguente orario: giorni festivi ore 10,30-12,00 e 16,00-19.00. Nei giorni feriali solo il pomeriggio dalle 16 alle 19. Chiuso il 31 dicembre e il 2 gennaio.
Notevole curiosità sta suscitando l'allestimento dell'Associazione Culturale Oltrepensiero (ospitata lo scorso anno presso il complesso monumentale della Torre di Dante) che, con statue di grandi dimensioni, rievoca la ricostruzione della Natività all'interno di una doppia simbolica ambientazione nel parallelo immaginario che oscilla tra una stalla ed una falegnameria. Il presepe è composto da un gruppo di 11 elementi (San Giuseppe, la Madonna, Gesù Bambino, un angelo, il bue e l'asinello, i Re Magi, un pastore, una pecora) realizzati in gesso con metodi artigianali tramite antichi stampi e decorazioni a pennello.
Tra le altre caratteristiche dell'installazione anche alcuni dei materiali usati di proprietà della Curia Vescovile particolarmente originali. Oltre a questi e all'utilizzazione di teli di juta, di lampade elettriche ed a cera (lanterne), la mangiatoia e varie parti della ricostruzione sono state composte e congegnate con legno puro e legno resinato usato per le scenografie di un film sulla vita di Michelangelo ("Il Peccato. Una visione" del maestro Andrei Konchalovsky) molte scene del quale sono state girate, lo scorso anno, nella città tirrenica. Al termine delle riprese i manufatti sono stati donati dalla produzione cinematografica (Fondazione Andrei Konchalovsky per il sostegno al Cinema e alle Arti Sceniche e Jean Vigo Italia con Rai Cinema) al Comune di Tarquinia che, nel tempo, ha pian piano complessivamente riutilizzato in iniziative di carattere pubblico.
La ricostruzione presepistica, realizzata all'interno del Palazzo Vescovile di Tarquinia da un gruppo di artigiani e volontari aderenti all'Associazione Oltrepensiero, ben si amalgama con l'edificio rinascimentale sede del MAST che ingloba preesistenze medievali di cui sono tutt'ora visibili interessanti decorazioni pittoriche allegoriche murarie. Il Palazzo di interesse storico ed artistico è stato ristrutturato nelle forme attuali a partire fin dal 1737 dal Cardinale Pompeo Aldrovandi (1734-52 / Vescovo di Montefiascone e Corneto).