Intervista a Cristina D’Eredità, ideatrice e co-regista di “Tutte a casa”, il docufilm al femminile sul lockdown

Cristina D'Eredità - regista
Cristina D'Eredità
è l'ideatrice e una delle registe del documentario partecipato composto da video, girati con il proprio cellulare, da donne di estrazione sociale ed età diverse, tra marzo e giugno 2020, durante il primo lockdown dovuto all'emergenza sanitaria da Covid-19. E' stato trasmesso l'8 marzo in prima serata da LA7d nel corso di una maratona televisiva dedicata alla Giornata Internazionale delle Donne tra film, documentari, biografie e approfondimenti.

500 le donne protagoniste e oltre 8.000 i video-diari prodotti. Questi sono i dati più rilevanti e alla base di "Tutte a casa, memorie digitali da un mondo sospeso" il film testimone della pandemia vista tutta al femminile e dei conseguenti problemi esistenziali sopportati dalle donne tra lavoro, relazioni, intimità e carichi familiari nell'urgenza drammatica di vivere il presente con un passato di vita scomparso di fatto ed un futuro tutto da riscrivere tra angoscianti ed incerte prospettive.

Narrazione CinematograficaLa narrazione cinematografica del lavoro è stringente e coinvolgente nel raccontare i necessari equilibri da raggiungere per sopravvivere nella lontananza e nella vicinanza, anche materiale, con una malattia misteriosa dai risvolti sociali inimmaginabili tra distanze interpersonali e sociali reali immerse in un silenzio globale assordante interrotto solo da improvvisi o cadenzati flashmob. Il film è sicuramente un esperimento unico nel panorama dei social movie ed è stato supportato da associazioni, organizzazioni e personaggi del mondo dello spettacolo, della cultura e delle istituzioni.

La realizzazione del docufilm ha rappresentato una sfida, nonostante tutto, per continuare a lavorare nonostante la crisi, creando qualcosa di utile e rappresentativo dell'esperienza che abbiamo vissuto e che in fondo stiamo ancora vivendo. Il progetto ha consentito di sperimentare come organizzare, dirigere e produrre a distanza una storia cinematografica, collaborando quotidianamente con i personaggi per la co-creazione della narrazione stessa.

Di tutto ciò ne abbiamo parlato con l'ideatrice e co-regista dell'iniziativa Cristina D'Eredità:

Come ti è venuta l'idea?
«L'idea di questo film è nata nel marzo 2020, quando tutto l'Italia si è bloccata a causa della pandemia di covid-19. Durante l'isolamento forzato ma necessario che sperimentavo in quei giorni, riflettevo su come poter narrare i cambiamenti, le emozioni, i pensieri generati da quella condizione unica e ho pensato che il film partecipato avrebbe potuto offrire la possibilità di creare una narrazione collettiva. Come montatrice, sono naturalmente interessata alla creazione di una narrazione complessa a partire dal frammento e nella mia esperienza professionale ho avuto la possibilità di formarmi nella palestra creativa di TheBlogTv, creata da Bruno Pellegrini, che per primo ha fatto conoscere le possibilità espressive del web e della narrazione partecipativa in Italia. Infine, da antropologa, i discorsi sulla memoria mi hanno da sempre affascinata e penso agli archivi come delle vere miniere di bellezza da esplorare e rivitalizzare».

Cristina D'Eredità - editor Come hai incontrato le tue colleghe e con quali modalità avete lavorato?
«L'incontro con le mie colleghe è stata una performance surrealista. Ho scritto un post in un gruppo Facebook di lavoratrici dello spettacolo in cui chiedevo chi fosse interessata ad un progetto di film documentario di narrazione collettiva. A questo post hanno risposto centinaia di donne più o meno interessate, siamo rimaste in 16 e da più di un anno, pur non essendoci mai incontrate tutte quante insieme - anche perché ci troviamo in diverse città italiane ed europee - abbiamo continuato a collaborare a questo progetto in maniera volontaria, con una determinazione che profuma di magia appunto. Ci siamo date sin da subito delle regole e una organizzazione, abbiamo sottoscritto un manifesto politico e poetico che regolasse la nostra azione mettendo al centro alcuni concetti fondamentali come quello della partecipazione, dello spirito critico e della gentilezza e poi abbiamo lavorato, duramente. Abbiamo creato una casa di produzione online, suddividendo il gruppo in reparti: redazione, comunicazione, ufficio stampa, produzione e regia e abbiamo creato un flusso di lavoro attraverso la condivisione di file tramite Google drive, gruppi Whatsapp e riunioni su Zoom. Il web è stata la nostra finestra sul mondo».

Quali difficoltà avete incontrato?
«Personalmente la difficoltà maggiore che ho incontrato è stata quella di mantenere sempre unito e motivato il nostro Collettivo e le tante donne che hanno risposto alla nostra call e hanno deciso di raccontarsi. Il periodo che stiamo vivendo non è semplice, in quanto lavoratrici, donne, mamme, in molte abbiamo sperimentato difficoltà lavorative e relazionali. Alcune di noi si sono confrontate da vicino con la malattia ed è stato davvero molto complesso mantenere salda la determinazione nonostante le difficoltà oggettive, i cambiamenti che in un anno subentrano. Ho cercato sempre di curare le relazioni interne al collettivo e all'esterno con le centinaia di donne che hanno risposto alla nostra call. Tenere insieme questa grandissima comunità femminile è stata davvero un'impresa resa possibile dal film, che è diventato il nostro spazio d'incontro, il nostro rifugio».

Cristina DìEredità - regista and editor Come è stato possibile fare "a distanza" montaggio e regia?
«La regia a distanza è stata un'attività di confronto quotidiano con le persone che hanno partecipato alla nostra call a cui abbiamo chiesto di raccontarsi in maniera continuativa. In tal senso, è stato un processo di ascolto e di cocreazione della storia, prestando anche attenzione ad aspetti tecnici, che hanno garantito una buona qualità tecnica e narrativa al materiale. Il montaggio del film è stato lungo e complesso. Il materiale che abbiamo ricevuto è di una ricchezza impressionante, spazia per stati d'animo molto differenti, vengono esposti punti di vista antitetici, sono frammenti di quotidianità che, come una creta, può essere soggetta a continue riconfigurazioni. È stato necessario approcciare questo materiale con un'idea narrativa estremamente solida e in questo è stato fondamentale il confronto quotidiano con le co-registe Nina Baratta e Eleonora Marino. Per più di tre mesi ci siamo incontrate quotidianamente su zoom e abbiamo visto insieme il materiale e poi discusso ogni passaggio; con la webcam puntata sulla mia timeline, abbiamo lavorato a distanza ma sempre gomito a gomito. Ci siamo divertite moltissimo, abbiamo discusso, abbiamo riso, ci siamo commosse. E' stata un'esperienza unica, un grande esercizio di libertà creativa».

In un periodo di crisi per il settore del cinema voi ce l'avete fatta. Che cosa consiglieresti ad altre donne con un'idea ed in cerca di lavoro?
«Dipende dall'idea di successo che ognuno di noi immagina per se stessa. Per me il successo più grande è stato di essere riuscita a realizzare questo film in questa modalità aperta, tutta al femminile, gentile. Il mio consiglio è quello di credere nelle proprie idee e di cercare anche le persone giuste con cui realizzarle. Un'idea di per sé non basta, Il cinema è relazione, è partecipazione».

TutteACasa
per la regia di

NINA BARATTA, CRISTINA D’EREDITÀ, ELEONORA MARINO

Un film partecipato prodotto e realizzato da


Collettivo Tutte a casa:

Federica Alderighi, Nina Baratta, Giovanna Canè, Maria Raffaella De Donato, Cristina D’Eredità, Flavia De Strasser, Maria Antonia Fama, Rosa Ferro, Elisabetta Galgani, Elisa Flaminia Inno, Désirée Marianini, Eleonora Marino, Beatrice Miano, Viola Piccininni, Elettra Pizzi, Francesca Zanni



CAST TECNICO

Scritto e diretto da              NINA BARATTA, CRISTINA D’EREDITÀ, 
                                               ELEONORA MARINO

Insieme a                              FLAVIA DE STRASSER, MARIA ANTONIA FAMA,
                                               ROSA FERRO, ELISA FLAMINIA INNO,
                                               DÉSIRÉE MARIANINI, BEATRICE MIANO,
                                               VIOLA PICCININNI, ELETTRA PIZZI, FRANCESCA ZANNI


Da un’idea di                       CRISTINA D’EREDITÀ, ROSA FERRO

Montaggio                            CRISTINA D’EREDITÀ

Organizzazione                   FEDERICA ALDERIGHI, GIOVANNA CANÈ

Comunicazione                   MARIA RAFFAELLA DE DONATO, MARIA ANTONIA FAMA,
                                               ELISABETTA GALGANI


Musiche originali                SILVIA CIGNOLI

Illustrazioni                         CHIARA FAZI, NAANDEYÉ GARCIA

Una produzione                  COLLETTIVO TUTTE A CASA

Con il sostegno di               SOFIA KLEIN FILM

Con il supporto di              CONSIGLIO REGIONALE DELLA PUGLIA
                                               TECA DEL  MEDITERRANEO


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