Omaggio a Emilio Valerioti: la serata e il film “Usil Lupuce Falado…”
- Dettagli
- Categoria principale: OltreNews PressAgency
- Categoria: Cinema
- Pubblicato Sabato, 08 Aprile 2017 21:52
- Scritto da Gicar
- Visite: 8004
(Gicar) - "Usil Lupuce Falado... e il sole morì nel cielo", un film girato nel 1979 da Emilio Valerioti, è stato nuovamente proiettato, a distanza di 38 anni, al Multisala Cinema Etrusco (DG Cinema & Consulting di Roma), nel corso di una serata-evento organizzata dall'Associazione Viva Tarquinia per ricordare un'opera ed il suo regista che a suo tempo fece clamore ed eco nella città e nell'area dell'Alto Lazio.
Fu il primo lungometraggio ad essere girato completamente nel centro tirrenico, con investimenti esclusivamente locali come pure gli attori quasi tutti non professionisti (Luciano Benetti, Leonarda Bettarini, Giancarlo Palombo, Maria Cappuccini, Roberto Antenore, Sandra Benedetti, Antonietta Valerioti, Dino Battistoni). Dalla sceneggiatura alla fotografia, dalle luci agli effetti speciali ed al montaggio pensarono il regista, Emilio Valerioti, e l'autore del soggetto (anche attore protagonista), il giornalista e scrittore Riccardo Cecchelin.
Anche le musiche furono affidate ad un artista locale, allora neanche ventenne, ma già con esperienze su colonne sonore nei film di Pupi Avati e collaborazioni con il Pianista jazz Amedeo Tommasi. E' il Maestro e Compositore Leandro Piccioni che ormai da anni accompagna ufficialmente il Premio Oscar Ennio Morricone nei concerti internazionali. Solo il doppiaggio fu eseguito fuori Tarquinia in uno dei più noti studi romani dove alcuni celebri professionisti, tra i quali Riccardo Paladini e Renato Cortesi, prestarono le loro voci ad alcuni interpreti del film.
Nelle immagini che vi proponiamo alcuni momenti di questa serata ricordo (presentata dal direttore del portale di informazione lextra.news Stefano Tienforti) ed anche una serie di estratti dal thriller (15 minuti sui 115 totali, registrati direttamente dallo schermo in sala da Oltrepensiero News con telecamera mobile) senza svelare, ovviamente, l'avvincente finale a sorpresa con l'imprevedibile assassino.
Si ringrazia l'Ottica Valerioti per l'autorizzazione concessa ai soli fini di conoscenza per il grande pubblico del Web. La pellicola, infatti sarà nuovamente proiettata nelle sale. L'opera in fondo rimane una pietra miliare nell'ambito della cinematografia locale di quegli anni, di quando si girava ancora con pellicola in 16 millimetri e di quel mondo dove i film vengono fatti con scarsissime risorse economiche, ma con tanta professionalità, più per passione che per gloria o inesistenti guadagni.