Il Ministro Dario Franceschini a Tarquinia per i “Cavalli Alati”
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- Pubblicato Venerdì, 26 Giugno 2015 23:45
- Scritto da Redazione
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Simbolo della Città di Tarquinia nel mondo e universalmente riconosciuto come uno dei maggiori capolavori della scultura etrusca in terracotta, l'altorilievo (1,20 m x 1,16 m) dei "Cavalli Alati" ritornerà ad essere esposto, all'interno del Museo Archeologico Nazionale della città tirrenica, nello stesso spazio, rinnovato nell'allestimento, che l'accolse dopo il ritrovamento fatto nel 1938 dall'archeologo Pietro Romanelli (1889 - 1982), sui resti del grande tempio definito "Ara della Regina", sull'altura della Civita.
L'evento sarà celebrato con una cerimonia (sabato 4 luglio, alle ore 9) alla quale parteciperanno il ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini, l'on. Giuseppe Fioroni e il sindaco di Tarquinia e presidente della Provincia di Viterbo Mauro Mazzola. Interverranno il soprintendente Alfonsina Russo Tagliente e il presidente della Fondazione Etruria Mater Silvia Grassi Pottino.
La riqualificazione della sala originaria nella sua nuova veste, voluta dalla soprintendente Russo e dalla direttrice del Museo Archeologico Nazionale di Tarquinia Maria Gabriella Scapaticci, e il complesso spostamento dell'opera è stato possibile grazie all'intervento della Fondazione Etruria Mater con il contributo di Enel spa.
La Storia
L'altorilievo dei Cavalli Alati fu recuperato a Tarquinia, nell'area archeologica Pian della Civita, in circa 100 frammenti dall'archeologo Pietro Romanelli (nella foto) che furono affidati al restauro di Augusto Falessi il quale lo ricompose, consentendone l'esposizione, a soli sei mesi dal ritrovamento (1938). Alla fine degli anni '60, nel nuovo allestimento del Museo Archeologico, curato dall'architetto Franco Minissi, all'opera fu dedicata una sala che ne metteva in luce l'unicità e il fascino. Nel 2001, in occasione della mostra intitolata "Tarquinia etrusca. Una nuova storia", lo straordinario altorilievo fu spostato nel Salone delle Armi. Una collocazione temporanea che sarebbe dovuta terminare alla fine dello stesso anno ma, poi, di proroga in proroga, è finita con il durare fino ad oggi. Nel frattempo (2004) l'altorilievo è stato sottoposto ad un nuovo ed accurato restauro da parte di Ingrid Reindell, e nel 2006 ha fatto parte di un'esposizione temporanea al Museo di Villa Giulia a Roma in occasione della Notte Bianca che registrò, proprio grazie alla sua presenza, un enorme successo di pubblico. Del 2014 è infine la decisione di risistemare i Cavalli Alati nella sala ad essi originariamente destinata per ridare, all'interno del Museo Archeologico Nazionale di Tarquinia, anche sul piano espositivo, tutta la rilevanza ed importanza adeguata ad un'opera unica al mondo.
Fonti: - Ufficio Stampa Comune di Tarquinia
- Fondazione Etruria Mater