Per “Notturno Bizantino” di Luigi De Pascalis il prestigioso Premio Acqui Storia
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- Pubblicato Sabato, 24 Settembre 2016 18:08
- Scritto da Redazione
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Destinato ad entrare nelle classifiche dei best seller 2016/2017 per la sua scottante attualità, "Notturno Bizantino" di Luigi De Pascalis dopo la candidatura al Premio Strega e la segnalazione al Campiello si è aggiudicato il prestigioso Premio Acqui Storia, uno dei riconoscimenti più importanti a livello europeo nell'ambito della storiografia scientifica, divulgativa e della narrativa storica.
Il libro dello scrittore di Lanciano, romano d'adozione, ma residente ormai da tanti anni a Tarquinia, edito da La Lepre Edizioni, ha vinto la Sezione Romanzo Storico su un novero di 59 opere presentate in concorso. Tra i finalisti della sezione anche "Vita spericolata di Albert Spaggiari" di Giorgio Ballario (Idrovolante Edizioni), Nagasaki di Kyoko Hayashi (Gallucci Editore), "Lo spione di piazza Leopardi" di Donatella Mascia (De Ferrari Editore) e "Doromizu" di Mario Vattani (Mondadori Editore).
«Il 29 maggio 1453 Costantinopoli capitolava sotto l'urto delle truppe di Maometto II. L'impero Romano d'Oriente crollava non solo per la potenza del nemico, ma soprattutto a causa delle divisioni dell'Europa, sia politiche che religiose. Questo dramma epocale che cambiò la storia dell'Occidente - sottolinea la Giuria del Premio nelle note di motivazione - viene ricostruito da Luigi De Pascalis in Notturno Bizantino, dove l'intrecciarsi di molteplici vicende individuali tratteggia un affresco complessivo di notevole sensibilità storica e di significativa e scottante attualità. Di particolare rilievo, al di là della rappresentazione storica affidata a una ricca messe di riferimenti, l'intenso profilo dei personaggi colti nelle complesse sequenze esistenziali e le profonde suggestioni che nascono dalla riflessione sulla decadenza dell'Occidente. Una riflessione che corre lungo tutta la trama e impegna il lettore a un continuo scavo nel passato e a costanti confronti».
Luigi De Pascalis, che ha pubblicato nel 2013 anche per Mondadori (La morte si muove nel buio), ha al suo attivo numerosi saggi e altri romanzi a sfondo storico. E' stato già finalista nel 2010 del Premio Acqui Storia con "La pazzia di Dio - La Generazione della Grande Guerra" sempre per i tipi de La Lepre Edizioni. Vincitore anche dei Premi Tolkien e Courmayeur è oggi uno degli autori italiani di narrativa più apprezzati negli Stati Uniti. Nella video intervista che di seguito vi proponiamo, realizzata dalla Redazione di OltrepensieroNews alcuni mesi fa, De Pascalis ci parla del suo romanzo, della sua vita e anche della sua prossima opera:
La cerimonia di premiazione della 49° edizione del Premio Acqui Storia si svolgerà sabato 15 ottobre prossimo presso il Teatro Ariston di Acqui Terme e sarà condotta da Mauro Mazza, già direttore di Rai 1 e del Tg2 e da Antonia Varini, di Uno Mattina.
Insieme a De Pascalis saliranno sul palco del celebre teatro piemontese numerose personalità del mondo della cultura italiana e i vincitori degli altri settori previsti dal Premio. Per la Sezione storico-divulgativa, che annoverava un numero di 98 volumi in concorso, la Giuria ha decretato quest'anno la vittoria di Pierluigi Battista con il volume "Mio padre era fascista" (Mondadori Editore) e di Stenio Solinas con il volume "Il corsaro nero. Henry de Monfreid l'ultimo avventuriero" (Neri Pozza Editore). Nella Sezione scientifica, sui 61 volumi presentati, è stata proclamata la vittoria di Vladimiro Satta con il volume "I nemici della Repubblica" (Rizzoli Editore). Una speciale targa è stata attribuita a Enrica Garzilli per il volume "L'esploratore del Duce" (Asiatica Edizioni), che è risultata la più votata dalla Giuria popolare dei 60 lettori del Premio Acqui Storia.
La premiazione sarà preceduta al Grand Hotel Terme di Acqui da un incontro dei vincitori con la stampa, gli studenti ed il pubblico, moderato da Carlo Sburlati, patron anche dell'altro Premio Internazionale biennale "Acqui Ambiente".
Sul palco del Teatro Ariston, oltre alla presenza dei vincitori delle tre sezioni librarie, ci saranno anche le personalità insignite dei premi speciali "Testimone del Tempo", "La Storia in TV", Premio alla Carriera.
L'assegnazione del premio Testimone del Tempo 2016, che rappresenta uno dei momenti più prestigiosi della manifestazione, vedrà calcare il palco del Teatro Ariston cinque figure di rilievo nel panorama artistico e culturale contemporaneo: Vittorio Sgarbi, il Direttore del quotidiano torinese La Stampa Maurizio Molinari, Maurizio Belpietro, ex Direttore di Libero e attuale Direttore del neonato quotidiano "La Verità", l'attrice e modella Manuela Arcuri e Giorgio Albertazzi (il Premio sarà ritirato da sua moglie Pia de' Tolomei).
Il premio La Storia in TV 2016, inserito per la prima volta nei palmares dell'Acqui Storia nel 2003 e giunto quest'anno alla sua quattordicesima edizione, è stato assegnato ad Alessandra Gigante e Fabio Andriola per i documentari de "La Storia in Rete" che in questi ultimi undici anni sono stati visti sulle principali televisioni italiane e messi in onda anche in network televisivi di Stati Uniti, Russia, Polonia, Slovenia.
Il Premio speciale "Alla Carriera", istituito nel 2009 da un'idea ed un progetto di Carlo Sburlati, è stato conferito a Simona Colarizi, professore emerito alla Sapienza di Roma, Docente a Parigi, alla New York University, componente del Comitato dei Garanti della Fondazione Istituto Gramsci e della Fondazione Ugo Spirito e Renzo De Felice, nonché del Comitato di direzione della rivista scientifica "Nova Historica".
Per la prima volta, nei suoi quarantanove anni di storia, il Premio assegnerà una targa anche ad una rivista: "Il Notiziario Storico dell'Arma dei Carabinieri".
Il Premio Acqui Storia che, quest'anno, con 218 volumi partecipanti in tutte e tre le sezioni librarie, ha battuto il record assoluto di opere in concorso, nei suoi quasi cinquant'anni di storia ha ottenuto il patrocinio del Presidente della Repubblica Italiana, del Presidente del Consiglio, del Presidente del Senato, del Presidente della Camera dei Deputati e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali ed è sostenuto da la Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, la Regione Piemonte, la Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, il Comune di Acqui Terme a cui, tra l'altro, fa capo la concreta organizzazione dell'intera manifestazione.
Negli ultimi anni hanno calcato il Teatro Ariston di Acqui Terme per ritirare i premi registi come Carlo Verdone, Pupi Avati, Folco Quilici, Enrico Vanzina, Pier Francesco Pingitore, Claudia Cardinale, Stefano Zecchi, Mario Cervi, Giuseppe Vacca, Bruno Vespa, Vittorio Feltri, Ezio Greggio, Livio Berruti, Marcello Veneziani, Gabriella di Savoia, Uto Ughi, Gianpaolo Pansa, Valerio Massimo Manfredi, Franco Battiato, Massimo Ranieri, Simone Cristicchi, Franco Cardini, Mario Orfeo, Paolo Isotta, Pietrangelo Buttafuoco, Dario Ballantini, Gigi Marzullo, Piero Angela, Antonio Patuelli, Italo Cucci, Giuseppe Galasso e tanti altri.