"C'era una volta... Homo" al Museo di Casal de’ Pazzi a Roma
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- Pubblicato Lunedì, 11 Aprile 2016 15:59
- Scritto da Oltrepensiero Redazione
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"C'era una volta Homo. Viaggio nel tempo alla scoperta delle nostre origini", approda il 13 aprile dalle 17.00 alle 18.00 al Museo di Casal de' Pazzi di Roma. Si tratta di un incontro con gli insegnanti del territorio, ai quali la Dott.ssa Flavia Salomone illustrerà il libro e le attività laboratoriali che con esso si possono svolgere in classe. Nell'incontro verranno illustrate inoltre alcune attività per avvicinare i bambini alla scoperta delle nostre origini più remote e ai meccanismi dell'evoluzione.
Flavia Salomone è nata a Roma dove si è laureata in Biologia con indirizzo Antropologico nel 1990 presso la Sapienza Università di Roma. Per alcuni anni ha condotto ricerche sulla biologia delle popolazioni umane del passato su campioni scheletrici di epoca romana (I-III sec. d.C.), presso il laboratorio di antropologia del Museo "Giuseppe Sergi" dell'Università di Roma La Sapienza e presso il Museo Preistorico Etnografico "Luigi Pigorini" di Roma. Dopo una borsa di studio dell'IBM-SEMEA e un Master in Museologia scientifica, si occupa di divulgazione scientifica, anche attraverso le nuove tecnologie multimediali. Oggi, quale membro della Aster Accademy International, sta collaborando con le attività dell'associazione e sta proponendo anche laboratori di preistoria per bambini rivolti alle scuole, alle librerie specializzate, ai musei, alle aree archeologiche e ai centri ricreativi.
Non potrebbe esserci sede migliore per la presentazione di questo libro: infatti il Museo di Casal de' Pazzi racconta parte di questa storia.
Il sito fu scoperto nel 1981 quando, durante lavori di urbanizzazione del nascente quartiere di Rebibbia, oggi densamente popolato, venne in luce una grande zanna di elefante. Ne nacque un'indagine archeologica che fece affiorare un tratto di un antico alveo fluviale. Nel giacimento vennero scoperti oltre 2000 reperti faunistici, appartenenti a specie impensabili oggi nella campagna romana come: l'elefante antico, l'uro, l'ippopotamo, il rinoceronte. La presenza umana è testimoniata da un frammento di cranio e da oltre 1500 manufatti in selce. Il giacimento, datato a circa 200.000 anni fa, è eccezionalmente ben conservato e costituisce l'ultima testimonianza di una straordinaria serie di depositi pleistocenici che costellavano la bassa valle dell'Aniene, distrutti dall'avanzare della città. Una porzione dell'area di scavo è stata preservata ed è quella oggi visibile dall'alto di una passerella all'interno del museo, cosa che lo rende davvero unico!
L'itinerario di visita prevede la vista del giacimento dall'alto di una passerella. L'illuminazione naturale evidenzia "grandi massi rosati e resti fossili: zanne lunghe fino a 4 metri, denti, vertebre. E' il paesaggio "archeologico", ciò che resta dopo lo scavo".
Poi, un impianto di oscuramento "sgancia" il visitatore dalla lettura oggettiva dei resti. Una voce fuori campo e luci correlate danno semplici risposte alle domande suscitate da questo paesaggio fossile, inaspettato nella fitta trama urbana che lo circonda, racchiuso da mura.
Da questo momento il visitatore viene portato ad immaginare ciò che non c'è più.
Con il sussidio di tecnologie informatiche (le realizzazioni virtuali sono state elaborate dal Laboratorio di Archeologia virtuale dell'ITABC –CNR) l'alveo si riempie di acque "virtuali" facendo comprendere, quasi fisicamente, di essere dentro il fiume. Il piano è ora quello della suggestione. Sulla grande parete collocata di fronte alla passerella appare una ricostruzione del paesaggio pleistocenico: è un breve filmato, che contiene sia sequenze in animazione che frammenti di riprese attuali. Compaiono il fiume, le piante, gli animali, tra cui l'elemento forte è la ricostruzione 3D dell'elefante antico. Di sottofondo la voce di un uomo che, duecentomila anni fa, viveva in quei luoghi e racconta il suo mondo. Il video "sfonda" la parete alternando la visione del passato (la Roma del Pleistocene con la ricostruzione dei paesaggi e dell'elefante antico) con le immagini del presente (sequenze di animali ancor oggi esistenti, pur se in habitat diversi da quelli della Roma attuale).
Dopo questa full immersion, sono previsti vari livelli di approfondimento. In uno spazio esterno coperto, alcuni pannelli "raccontano" l'evoluzione dei paesaggi e della vita nella campagna romana, a partire da quando a Roma c'era il mare (circa 3 milioni di anni fa) fino a giungere all'attualità.
Nella sala espositiva, che si affaccia con due grandi vetrate sul giacimento, sono presentati alcuni dei reperti rinvenuti.
L'itinerario parte dalle tematiche ambientali per concludersi con le attività dell'uomo. Le vetrine sono corredate da disegni ricostruttivi. In questo spazio vi è anche un touch screen, dove è possibile confrontarsi con i temi offerti dall'esposizione in maniera ludica o interattiva. In questa "Pleistostation" è possibile utilizzare questionari, videogiochi, ipertesti e filmati.
L'area esterna al Museo ripropone una ricostruzione dell'insieme floristico che poteva caratterizzare le sponde dell'Aniene circa 200.000 anni fa, da rivivere percorrendo un sentiero azzurro che richiama un percorso fluviale. Vi sono tre aree di sosta, dedicate alla realizzazione di laboratori didattici, dove si potranno anche tenere eventi di vario tipo, utili a promuovere il Museo ed a creare stretti legami con i cittadini ed il territorio.
Per Informazioni:
"C'era una volta... Homo - Viaggio nel tempo alla scoperta delle nostre origini"
di Flavia Salomone
Editore: Espera
Formato: 15x21
Numero di pagine: 48
Prezzo di copertina: 9,00 euro
Facebook: Flavia Salomone - C'era una volta... Homo - Museo di Casal de'Pazzi
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