Anteprima nazionale a Roma di "Donne Perse(phone)" - Voci di donne contro la violenza sulle donne
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- Pubblicato Domenica, 26 Giugno 2016 13:27
- Scritto da Cinzia Dal Maso
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(Cinzia Dal Maso) - Prima rappresentazione assoluta alla Casa Internazionale delle Donne (via della Lungara, 19) di Roma, Giovedì 30 Giugno 2016 alle ore 21.00 per il laboratorio di Annalisa Venditti intitolato "DONNE PERSE(PHONE) voci di donne contro la violenza sulle donne" dalla regia di Paola Sarcina, con la partecipazione dell'attore Andreas Plithakis.
L'associazione Music Theatre International e la Comunità Ellenica di Roma e Lazio, sono i promotori del progetto "Donne Perse(phone)", testo teatrale di Annalisa Venditti, che sarà presentato al pubblico, in anteprima nazionale, il 30 giugno 2016 alle ore 21.00 presso la Casa Internazione delle Donne.
Il progetto ha il patrocinio di Anima per il Sociale nei Valori d'Impresa, la collaborazione della Casa Internazionale delle Donne e Domus Romana, e la media partnership di Voce di Donna e Specchio Romano.
Donne Perse(phone) è un dramma moderno sulla violenza alle donne che si ricollega al mito classico: alla vicenda della dea greca Demetra e di sua figlia Persefone. Ispirato dalle cronache dei nostri giorni, alle storie di ragazze e donne uccise o abusate da un marito, un fidanzato o un compagno violento, questo recital dà voce alle vittime. Le figlie ritornano e lo fanno per raccontare alla madre gli ultimi momenti della loro vita e per ricucire quello strappo che – nonostante tutto - non potrà mai recidere un legame tanto forte e profondo. A differenza del mito antico, dove Demetra ottiene di poter riavere da Ade per sei mesi l'anno la figlia, nella tragedia dei nostri giorni questo non può accadere. La Persefone di oggi è morta, ma con lei sarà sempre sua madre. Il recital rappresenta un dialogo intimo tra madre e figlia, tra vita e morte, tra amore e violenza. Il linguaggio segreto e arcaico del mito si confonde con le atmosfere metropolitane evocate e con le parole della cronaca nera, in una parabola di emozioni che si infrange contro il fatale enigma dell'esistenza.
Tredici donne in scena (Melania Straffi, Erika Sharon Biancone, Raffaela Rusciano, Diana Forlani, Patrizia Scermino, Marisa Giampietro, Maria Grazia Teodori. Coro: Anna Cucciari, Marianna Delle Foglie, Maria Luisa Magnarelli, Laura Muzzupappa, Ada Seguino, Anna Silvestri), tutte non professioniste, tranne una. Hanno lavorato tre mesi, insieme alla regista Paola Sarcina e all'autrice Annalisa Venditti. Hanno costruito insieme lo spettacolo, attraverso un laboratorio, che ha previsto anche incontri di approfondimento con la psicologa Marinella Linardos. La performance, che sarà presentata alla Casa Internazionale delle Donne, è dunque il frutto maturo di un percorso di formazione e condivisione, tra emozioni e tensioni dell'anima e dell'intelletto.
Per informazioni e prenotazioni:
Music Theatre International – M.Th.I.
Tel.: 338 1515381
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Sito: www.mthi.it
Comunità Ellenica di Roma e Lazio
Tel.: 338 1747301
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Sito: www.comunitaellenicaroma.it
Ingresso: 5,00 € (più tessera € 2 Casa Internazionale delle Donne)
Annalisa Venditti è giornalista professionista, scrittrice e regista. Dopo la Laurea con una tesi in "Archeologia e storia dell'arte greca e romana", ha conseguito un master in "Formazione e media". Dal 2003 collabora a programmi televisivi d'informazione e intrattenimento di Rai 1 e di Rai 3 come La vita in diretta, occupandosi di cronaca, attualità, costume, politica e sociale. Attualmente lavora nella redazione di Chi l'ha visto? (Rai 3). Nel 2006 ha ricevuto in Campidoglio il "Premio Personalità europea" per la stampa e la TV. Nell'agosto 2008 le è stato assegnato il premio sezione narrativa inedita del concorso internazionale “Omaggio a Giovanni Paolo II. Oltre la soglia della speranza con il racconto 3 aprile 2005. Nel 2009, in occasione della Giornata mondiale per la Libertà di stampa, ha ottenuto dal Comitato promotore del Club Unesco di San Marco Argentano un riconoscimento per la sua attività . Tra le sue pubblicazioni, L'Albero di Millà (2010) e Andrea Baroni. Il cavaliere delle rose e delle nuvole (2011). Il suo cortometraggio La Voce di S. Gerardo (Italia, 2013), ha ricevuto il riconoscimento del laboratorio filmico dell'Università degli Studi della Tuscia per "Amalfi... in corto".
Paola Sarcina dal oltre vent'anni si occupa di organizzazione e comunicazione per lo spettacolo dal vivo e la cultura. In questo ambito ha lavorato per diversi enti ed organizzazioni nazionali ed internazionali. Ha scritto su riviste specialistiche e partecipato a convegni internazionali in Italia e all'estero. Svolge attività didattica nel project management e comunicazione culturale. Ha una laurea in lettere moderne, musicologia e diversi master in management e marketing della cultura e dello spettacolo. Ha studiato canto lirico perfezionandosi in Italia, Germania e Spagna. Come cantante ha svolto e svolge tutt'ora, occasionalmente, attività concertistica in Italia e all'™estero, affiancando anche l'attività di attrice, regista e autore teatrale. Come regista ha curato la regia di oltre trenta spettacoli, dal teatro classico, al contemporaneo, all'opera lirica. Nel 2000 ha fondato l'associazione culturale Music Theatre International-M.Th.I. di cui è presidente. E' ideatore e direttore artistico del festival internazionale "Cerealia. La Festa dei Cereali. Cerere e il Mediterraneo".
ESTRATTO DALL'INNO A DEMETRA DI OMERO
Demetra dalle belle chiome, dea veneranda, io comincio a cantare,
e con lei la figlia dalle belle caviglie, che Adoneo rapì.
Ma nessuno degli dèi immortali o degli uomini mortali udì la sua voce.
Risuonarono le vette dei monti e gli abissi del mare,
alla sua voce immortale e l'udì la madre veneranda.
Un acuto dolore la colse nell'animo: le bende, che le chiome
immortali cingevano, lacerava con le sue mani ...
Si gettava sulle spalle un cupo velo
e si slanciò, come un uccello, sulla terra e il mare.
Diceva ... che non sarebbe più tornata all'Olimpo odoroso
e non avrebbe consentito che crescessero i frutti sulla terra,
prima di aver veduto con i suoi occhi la figlia dal bel volto.
E quando ebbe udito queste cose, Zeus dal tuono profondo, che vede lontano,
inviò all'Erebo Ermes, affinché convincendo Ade con abili parole,
la veneranda Persefone fuori dalla tenebra densa
conducesse, alla luce del giorno, fra gli dèi, e così la madre
rivedendola con i suoi occhi, ponesse fine all'ira.
Così fece il possente uccisore di Argo. E il signore dei Morti,
Adoneo, accennò un sorriso, né si ribellò all'ordine di Zeus
e premurosamente esortò Persefone:
"Torna, Persefone, presso tua madre dallo scuro peplo;
ma serba nel petto l'animo e il cuore sereni,
e non rattristarti troppo, oltre ogni misura.
Non sarò per te uno sposo indegno al cospetto degl'immortali,
io che sono il fratello del padre Zeus; e quando sarai quaggiù,
regnerai su tutti gli Esseri che vivono e si muovono
e avrai fra gli immortali gli onori più grandi".
Orsù, o Demetra, dea veneranda, apportatrice di messi, dai magnifici doni,
tu con tua figlia, la stupenda Persefone,
benigne premiate il mio canto con la prosperità che rallegra il cuore.