Marisa Senesi in "Doppio Taglio" - Come i media raccontano la violenza contro le donne
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- Pubblicato Domenica, 22 Novembre 2015 18:59
- Scritto da Redazione
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In occasione della "Giornata mondiale contro la violenza sulle donne", lunedì 23 (Teatro Sociale di Sondrio - Piazza Garibaldi), martedì 24 novembre (Teatro Mignon di Tirano – Via Roma 1) e mercoledì 25 novembre (Teatro Cuminetti di Trento - via Santa Croce 67), Marina Senesi torna in scena con "DOPPIO TAGLIO" di Cristina Gamberi, di cui firma anche l'adattamento.
Lo spettacolo – che ha il patrocinio di Pari Opportunità Rai e Ordine dei Giornalisti – diretto da Lucia Vasini e si avvale delle musiche originali di Tanita Tikaram e delle voci fuori campo di Filippo Solibello e Marco Ardemagni. Circondata dai "ri-tagli" di giornale che accompagnano in proiezione tutto il racconto, Marina Senesi scopre insieme a noi cosa c'è dentro la notizia, svelando come il "taglio" scelto dai media, nella composizione di una fotografia, o di un titolo, possa trasformare anche la più sincera condanna della violenza in un'arma a "doppio taglio".
«Nelle immagini che accompagnano articoli e campagne pubblicitarie il carnefice è assente, oppure è un'ombra. Paradossalmente proteggiamo l'immagine di lui!» spiega Senesi - «Mentre la vittima è sempre esposta allo sguardo. Inerme. Con i segni della violenza in evidenza. Una donna che si vede rappresentata così è incentivata alla denuncia? Nella maggior parte dei casi, la foto proposta ritrae la donna in soggettiva, cioè come se l'aggressore fosse di fronte a lei, e tutti noi con lui. Guardiamo la vittima dalla stessa visuale del suo aggressore. Perchè dovrebbe fidarsi, se sa che non stiamo dalla sua parte?»
Marina Senesi è un'attrice/autrice che si è sempre distinta per la capacità di fondere in un'unica cifra la forza dell'impegno e il gioco dell'ironia (molti ricorderanno il suo spettacolo di teatro civile La Vacanza, patrocinato dal Premio Ilaria Alpi, le sue campagne per Caterpillar–Radio2Rai e per l'associazione LIBBERA contro le mafie). Cristina Gamberi è dottore di ricerca in Studi di Genere all'Università di Napoli Federico II. Insieme al Progetto Alice è ideatrice di percorsi formativi nelle scuole sull'educazione al genere e sulla violenza contro le donne. Dal loro incontro è nata l'idea di riadattare per il palcoscenico una ricerca accademica della Gamberi, decostruendo l'impianto lessicale e iconografico degli articoli diffusi su stampa e web, per interpretare il taglio comunicativo che i media applicano (più o meno involontariamente ) nel descrivere l'uccisione di una donna per mano del proprio uomo. Tutto questo, elaborato in una narrazione semplice ed immediata, capace di interessare, incuriosire e sorprendere.
L'originalità e la forza di questa proposta hanno immediatamente convinto altre due artiste d'eccezione: Lucia Vasini, che firma la regia, e la cantautrice inglese Tanita Tikaram (la voce calda e sensuale di "Twist In My Sobritety" - indimenticabile hit - tornata a incantare il pubblico internazionale con il suo ultimo lavoro, "Can't Go back"), che regala allo spettacolo il suo sound intriso di folk e sophisti-pop. Con loro, scopriamo come la cronaca raramente si sottragga - anche oggi - alla regola di una tradizione letteraria volta ad alleggerire la responsabilità dell'aggressore quando si ritiene che la donna abbia varcato i confini imposti al suo genere.
«Quando Marina mi ha coinvolto in questo progetto» racconta Lucia Vasini «ho immediatamente detto di sè per l'entusiasmo e la sincerità che la contraddistingue in ogni viaggio all'interno del teatro civile. Quando una sera dopo le prove mi ha telefonato a casa per dirmi: "Andiamo a Londra domani, a incontrare Tanita Tikaram?", ho detto subito di sì senza pensare a nient'altro se non alla voce magica di questa grande musicista. L'incontro con Tanita è stato veloce (due ore), giusto il tempo della colazione nel centro della città. Ma in quelle due ore il tempo si è dilatato come succede durante veri incontri. ...E le note di regia vorrei fossero proprio le parole di Tanita, formulate in un divertente italiano, attraverso una domanda diretta a Marina mentre velocemente raggiungevamo la metropolitana per il ritorno a Milano: "Marina, io non credo che il tuo racconto urli aggressivo, vero?" Ci siamo guardate e intese: "No,no!", abbiamo risposto in coro.»
"Doppio Taglio" sarà a Roma e a Milano in primavera.
Per Informazioni:
"Doppio Taglio"
Sito: www.marinasenesi.it
Fonte - Ufficio Stampa Marzia Spanu