Aspettando il decennale del SalinaDocFest con Giovanna Taviari a Catania
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- Pubblicato Mercoledì, 10 Febbraio 2016 11:23
- Scritto da Redazione
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A Catania, domenica 14 febbraio (h 20.00) – per la rassegna cinematografica Fuoricircuito, Giovanna Taviani presenta al pubblico le prime novità della 10a edizione del SalinaDocFest che si terrà a Salina (Eolie – Messina) dal 7 all'11 giugno 2016. Per festeggiare i suoi primi 10 anni, il Festival del Documentario Narrativo rinnova il suo rapporto con l'isola e si trasforma in una festa di prima estate. Un nuovo contributo alla vitalità del territorio, pensato per anticipare i grandi flussi dell'alta stagione estiva, e per favorire la partecipazione di studenti e giovanissimi.
L'evento di Catania apre un tour di presentazione del SalinaDocFest 2016 che – dopo una prestigiosa tappa all' American Documentary Film Fest di Palm Springs (California, 30 marzo/4 aprile) – si chiuderà in maggio a Palermo. Nella moderna cornice polifunzionale del Centro ZO, sarà proiettato "A Syrian Love Story" di Sean Mc Allister. Il film – vincitore del Premio Tasca d'Almerita SDF 2015 – è il ritratto intimo e coinvolgente di un grande amore, sullo sfondo tumultuoso della Siria contemporanea.
Saranno presenti, insieme alla direttrice del festival, la giornalista Maria Lombardo (La Sicilia), membro della giuria SDF 2015, e Ivo Basile, responsabile Marketing Strategico presso Tasca d'Almerita. Introduce l'incontro Alessandro De Filippo (Università di Catania).
Il Concorso Internazionale Doc di quest'anno è dedicato al tema MADRE MEDITERRANEO. I sei film che parteciperanno al concorso saranno selezionati dalla direzione, con la collaborazione di Federico Rossin (Cinéma du Réel) e Ludovica Fales (rappresentante italiana di EWA-European Women's Audiovisual Network). Il Concorso si chiuderà con l'assegnazione finale del Premio Tasca d'Almerita al miglior documentario scelto dalla giuria ufficiale, e del Premio Signum al documentario più votato dal pubblico.
Chi è interessato a proporre il proprio lavoro puó scrivere all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Nel frattempo, è online il bando del Malvasia Video Contest 2.0, la terza edizione del concorso per cortometraggi dedicato agli isolani di tutto il Mediterraneo, intitolato "Isole di Utopia".
Perché MaDre Mediterraneo? "La Mer (mare) e La Mére (madre) si fondono in un gioco di assonanze che rimanda al Mediterraneo come culla di civiltà." - dichiara Giovanna Taviani – "Dal tempo dei popoli del mare il Mediterraneo è una Culla comune che, al di là delle frontiere e delle differenti religioni, unisce le riviere di Africa, Asia e Europa, Oriente e Occidente, con immagini, sapori, culture e tradizioni comuni. Ricominciare dal sud per anteporre al fallimento dell'Europa unita la civiltà unita del Mediterraneo. Questo è il nostro slogan. A partire dal nuovo cronotopo dell'Isola che si fa Comunità. L'isola Mediterranea, appunto, che torna a scommettere su un altro destino possibile, per un Sud del mondo troppo a lungo martoriato dai conflitti e dalle guerre, e al tempo stesso depositario di antiche tradizioni e valori insopprimibili. Isola d'Utopia, per tornare a sognare unaltro Mediterraneo e a immaginare un nuovo umanesimo, fatto di solidarietà, integrazione e rispetto per l'altro, dove l'erranzaceda finalmente il passo all'appartenenza. Sapere che non è vero, ma crederci lo stesso: u-topia come non-luogo, l'isola che non esiste, ma che deve essere presupposta, grazie alla forza della memoria, dell'arte, e della cultura."
A Syrian Love Story (Gran Bretagna 2015, 80') di Sean Mc Allister
Il film disegna il ritratto intimo e coinvolgente di un grande amore, sullo sfondo tumultuoso della Siria contemporanea. Raghda e Amer si conoscono nella prigione in cui sono rinchiusicome oppositori al regime di Bashar al-Assad. McAllister inizia a seguire le loro vicende anni dopo. Lei è nuovamente in carcere, proprio per aver pubblicato la storia del loro amore, nato in prigionia. Amer, con i quattro figli, attende la sua liberazione. La primavera araba del 2011 permette finalmente a Raghda di tornare, ma è una donna diversa, lacerata e divisa tra passione politica e ruolo familiare. Da questo momento inizia un'odissea emotiva e geografica, fuori e dentro il paese, tra vita privata e politica, tra amore e conflitti. Il film ci racconta questa odissea incredibile: un viaggio di speranza, disillusione e sogni, per due amanti il cui amore si trova schiacciato all'interno delle vicende politiche di cui sono intensamente protagonisti.
A Syrian Love Story è stato il documentario più votato al SalinaDocFest 2015, dedicato al tema Conflitti e Periferie. Una giuria allargata composta da 15 giornalisti e critici cinematografici nazionali si è espressa online premiando il film come miglior documentario in concorso. Giovanna Taviani ne parla con grande passione: "È una storia d'amore, di rivoluzione e di sacrificio. Innanzitutto, quello di una donna che deve scegliere l'impegno e la lotta, sulla famiglia e sugli affetti, con tutto il dolore che questo comporta. Sembra una finzione, ma è tutto vero. Entriamo nelle vite di chi fugge dai propri paesi per venire da noi in Europa. Le viviamo dall'interno. Ci innamoriamo e soffriamo con loro, ci sentiamo parte della stessa famiglia."
Sean McAllister è uno dei documentaristi più interessanti e talentuosi del Regno Unito. I suoi film ritraggono, con intimità e franchezza, persone provenienti da diverse parti del mondo che stanno lottando per sopravvivere, coinvolti in conflitti politici e personali, cercando di dare un senso al mondo in cui vivono. Il suo film precedente, The Reluctant Revolutionary (2012), su una guida turistica yemenita trasformatosi in rivoluzionario, ha aperto il Panorama Dokumente alla sessantaduesima edizione della Berlinale. Filmografia: 2014 A Syrian Love Story, 2012 The Reluctant Revolutionary, 2008 Japan: A Story of Love and Hate, 2004 The Liberace of Baghdad, 2002 Hull's Angel, 2000 Settlers, 1997 Working for the Enemy, 1998 The Minders, 1997 Shoot out in Swansea, 1993 Crematorium ,1990 The Season, 1989 A Passing Thought ,1988 Hessle Road ,1988 Toxic Waste, 1988 Flyingdales.
Fonte - Ufficio Stampa Marzia Spanu