Su iTunes "Ante Corpi Estranei" Vol. II di Stelio Gicca Palli
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- Pubblicato Martedì, 24 Maggio 2016 09:31
- Scritto da Redazione
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Esce, su iTunes e nei principali store digitali, Ante Corpi Estranei Vol. II di Stelio Gicca Palli, cinque brani in EP che anticipano il disco del cantautore romano, Corpi Estranei- vol. II, in programma per l'autunno prossimo. Al suo fianco troviamo la fidata Compagnia Bella, ovvero Primiano Di Biase al pianoforte, tastiere e fisarmoniche e Simone Talone alle percussioni.
I testi di Corpi estranei - vol.II sono tutti di Stelio Gicca Palli, voce di tutte le canzoni, così come le musiche, molte delle quali sono state scritte a quattro mani con Primiano De Biase. L'arrangiamento è di Primiano De Biase, Simone "Federicuccio" Talone e di Stelio Gicca-Palli stesso.
La tematica, sostanzialmente, rimane quindi la stessa della prima fatica discografica, Corpi Estranei vol. I, con cui Stelio si è riaffacciato alla musica e lo ha fatto facendosi notare con il suo tratto graffiante e il suo sguardo impietoso. Ma anche con melodie e arrangiamenti, pur nella linea della più classica canzone d'autore italiana, mai scontati. Anche in questo Corpi estranei vol. II Stelio punta l'attenzione su rapporti esistenziali quanto meno irrisolti, se non anche conflittuali, che evidenziano la sostanziale solitudine dell'essere umano. Facendosi portavoce di un curioso ossimoro: l'uomo, in definitiva, è un animale sociale (e lo è per definizione scientifica) solitario.
La prima traccia dell'album si intitola "La meglio birra". L'ispirazione di base viene dal celebre Sunset Boulevard con Gloria Swanson e William Holden. Il soggetto è vecchio, ma sempre attuale: il fascino discreto del potere, reale o presunto che sia. Un fascino che continua a prosperare con successo ovunque, e , in particolare , nel mondo del cosiddetto generone romano, che a dispetto degli sferzanti svelamenti contenuti in film quali "La Terrazza di Scola" o "La grande bellezza di Sorrentino", è più vivo che mai. Il finale del brano, invece, è ispirato certe atmosfere che si ritrovano nelle poetica di Charles Bukowski. La musica, gioca sulle melanconie dei ritmi latini un po' come la celebre Chen chen di Compay Segundo. Il secondo brano è "Canone in re maggiore". Il riferimento, ovviamente, è alla celeberrima composizione di Johann Pachelbel, una delle più abusate nei matrimoni. Fra una canonica ripetizione e l'altra, scatta la riflessione su una società, fatta di cialtronerie e fasullaggini. In "Marta parte" il riferimento melodico è a certa canzone d'autore americana ma, per contrasto, il contenuto è volutamente forte: il testo, infatti, è una riflessione sulla possibilità di sottrarsi all'obbligo che incombe su di noi, per precetto legislativo o religioso, di vivere anche quando la vita perde drammaticamente il proprio senso. Il quarto brano è uno scherzo. Uno scherzo un po' malignetto. Il titolo è significativo: "A Dispetto". Come reagisce l'innamorato deluso? In certi casi, purtroppo, e la cronaca di ogni giorno ce ne dà notizia, in maniera violenta. Più spesso, invece, come in questo caso, con qualche innocua insolenza. Tanto... chi vince... vince e chi perde... perde. Ammesso, e non concesso, che si tratti di una competizione. Il quinto brano, "Gianna" perché, conclusivo dell'EP, costituisce l'altra faccia o , forse l'altra possibilità, della reazione dell'innamorato deluso o respinto. L'accettazione della situazione, senza se e senza ma. Il brano ha una introduzione strumentale molto importante ( praticamente un brano a sé): un vero e proprio capolavoro di Primiano De Biase. Primiano De Biase ha suonato pianoforte, organo, tastiere elettroniche, fisarmonica e basso. Simone Talone si è dato da fare con le percussioni, di qualsiasi tipo e misura. Fabrizia Pandimiglio ha prestato la sua arte nel carezzare il violoncello in La meglio birra e Marta parte. Margherita Musto ha fatto vibrare le corde del suo violino in Canone in Re Maggiore. Ileana Pozzi ha sostenuto e accompagnato per mano la voce di Stelio in Marta parte. L'EP è, quindi, rigorosamente guitarless. Il che sarebbe a dire che non si sente suono di chitarra: né spagnola, né acustica, né elettrica. Alla registrazione, al missaggio e al mastering ha provveduto Primiano De Biase nel TuskoRock Studio di Grottaferrata (Roma).
Fonte - Ufficio Stampa Studio Alfa