RAI “Porte aperte”: la passione oltre lo schermo per gli studenti di tutte le età
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- Pubblicato Giovedì, 16 Marzo 2017 22:19
- Scritto da Mariangiola Castrovilli
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(Mariangiola Castrovilli) - Conoscere la Rai, il suo immenso universo fatto di studi radio-televisivi e di set, ma soprattutto di professionalità ed eccellenze che quotidianamente vengono messe in campo come quelle di giornalisti, attori, registi, conduttori di programmi, scenografi, costumisti, truccatori, microfonisti, tecnici, cameraman e tante altre figure lavorative specializzate che ogni giorno e ad ogni ora assicurano la messa in onda in diretta di notiziari e spettacoli o la registrazione di programmi da mandare in differita, la realizzazione di documentari o fiction e di tutto ciò che viene proposto tramite Tv, Radio o sulle piattaforme Web.
La Rai è senz'altro la più grande azienda culturale italiana e proprio in relazione al ruolo di servizio pubblico che ricopre il patrimonio di conoscenza e competenza tecnico lavorativa può e deve essere messo a disposizione delle nuove generazioni, del mondo della scuola, delle Università e delle specializzazioni. Per queste ragioni è nata l'iniziativa Rai "Porte aperte" ideato da Direzione Comunicazione, Relazioni esterne, Internazionali e Istituzionali e sviluppato con la Direzione Risorse Umane e Organizzazione. Il progetto si rivolge agli studenti di tutte le età anche a quelli universitari e delle Scuole di Specializzazione, ma soprattutto è diretto agli insegnanti delle Scuole dell'infanzia e delle Scuole Primarie e Secondarie di I e II grado con la possibilità di scegliere le attività da porre all'attenzione di alunni e studenti in modo che siano in linea con i piani didattici in corso.
Il progetto è stato presentato nel corso di una conferenza stampa moderata da Andrea Delogu (Speaker di Radio2) a cui sono intervenuti Antonio Campo Dall'Orto (Direttore Generale Rai), Giovanni Parapini (Direttore Comunicazione, Relazioni Esterne, Istituzionali e Internazionali) e Paolo Galletti (Direttore Risorse Umane e Organizzazione). Dopo l'intervento a sorpresa del Ministro della Pubblica Istruzione Valeria Fedeli che si è congratulata con la Rai per l'iniziativa, Carlo Conti (Direttore Artistico Radio Rai) si è intrattenuto a lungo con i numerosi studenti intervenuti da tutta Italia insieme a maestri, professori e docenti. «L'importante - ha tenuto a sottolineare rivolgendosi a tutti - qualunque professione si eserciti in ambito radio-televisivo, non è essere famosi ma dare il massimo delle proprie possibilità facendo a gara solo con se stessi e non con gli altri, ma soprattutto non mollare mai, non piangersi addosso e non cercare scorciatoie per raggiungere il successo che solo il pubblico può decretare. L'importante non è quanta televisione si fa, ma come si fa». Numerosi anche i tecnici, gli operatori, i giornalisti e gli speaker Radio-Tv che si sono intrattenuti con i ragazzi nella sede di Via Asiago rispondendo alle loro domande.
Per conoscere al meglio il progetto e le modalità di partecipazione da parte delle scuole e degli studenti, la Rai ha predisposto anche uno specifico portale web www.rai.it/porteaperte e, in una nota stampa, sono state sintetizzate informazioni utili per tutti gli interessati: "Il programma - "Rai Porte Aperte" si compone di attività differenziate in base alle classi e alle età degli studenti. Per i più piccoli, i bambini degli ultimi anni della scuola dell'infanzia e delle elementari (5-10 anni), il progetto prevede: a) visite ludico didattiche al Centro di Produzione Tv di Torino, polo specializzato in produzione tv per ragazzi; b) un laboratorio dell'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai a Torino per avvicinarli alla musica classica e far conoscere gli strumenti dell'orchestra; c) visite presso centri di produzione radio tv sparsi su tutto il territorio nazionale, da Ancona a Cagliari, da Torino a Palermo. Per gli studenti della scuola secondaria di primo grado (11-13 anni), sono possibili visite didattiche nei 4 Centri di produzione tv (Torino, Milano, Roma e Napoli), nel Centro di Produzione Radio di via Asiago a Roma, e in tutte le 17 sedi regionali e presso le redazioni dei Tg nazionali e della TGR. Lo stesso vale per gli studenti della scuola secondaria di secondo grado (14-19 anni), a cui si aggiungono anche la possibilità di visite presso il Centro ICT e il Centro Ricerche e Innovazione Tecnologica (CRIT), entrambi a Torino, e moduli didattici di alternanza scuola-lavoro. Per gli studenti universitari e per le scuole di specializzazione, sono possibili visite presso il Centro ICT e il Centro Ricerche e Innovazione Tecnologica (CRIT) e possibilità di tirocini presso le strutture nazionali e regionali Rai. I percorsi di formazione nel mondo del lavoro vengono realizzati in ottemperanza della legge sulla Buona Scuola e in collaborazione con gli istituti scolastici. Infine, per gli studenti di ogni classe di età, visite al Museo della Radio e della Tv di Torino. Il Museo raccoglie circa 1500 strumenti tecnici, dal telegrafo di Guglielmo Marconi alla radio moderna e agli smartphone, che raccontano l'evoluzione del mezzo radiotelevisivo".