20.000 Pieghe 2016: Bilancio estremamente positivo. Ecco il racconto della manifestazione.
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- Pubblicato Martedì, 21 Giugno 2016 14:00
- Scritto da Redazione
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Tre giorni, 1.100 chilometri, per il piacere di guidare e scoprire l'Italia 20.000 Pieghe 2016, un bilancio estremamente positivo. Circa 100 partecipanti, si impongono Costantino Paolacci, di Honda Italia, nei Motoesploratori ed Eros Lodato nella Gran Fondo Regolarità. Le città storiche di Abruzzo, Umbria e Toscana hanno ospitato le tappe.
Il silenzio dell'Abruzzo, il verde dell'Umbria, l'eleganza della Toscana.
Nella sintesi di un tweet potrebbe essere questa una chiave di lettura della 20.000 Pieghe 2016, la Gran Fondo mototuristica più importante d'Italia che si è felicemente conclusa sabato 18 giugno a Sansepolcro (AR) dopo tre tappe nelle tre regioni citate e 1.100 chilometri di percorsi su strada.
Ma le sensazioni visive e le emozioni si affollano e dunque dell'Abruzzo, oltre alla regale quiete delle sue imponenti montagne, vengono subito alla mente i paesaggi, "lunari" ed assolutamente inimitabili, e le strade, in cui si riconoscono tracce secolari; in tema di colori l'Umbria impone anche l'azzurro del Trasimeno e poi i panorami, il senso di ospitalità della gente, la vivacità di Perugia; la Toscana sollecita lo spirito con i suoi scenari, in cui le colline e le città fortificate si saldano perfettamente, con il senso della storia che trasmette e la solennità delle tradizioni.
E non possono mancare, nell'album dei ricordi, il calore e la facile accoglienza del Lazio, l'asprezza dei rilievi delle Marche, che ricompensa gli sforzi con paesaggi mozzafiato, insieme all'eccellenza enogastronomica che accomuna queste cinque, fortunate regioni.
Un'altra chiave di lettura può essere quella indicata dal giornalista Ugo Passerini, che ha posto l'accento sulla grande forza promozionale che è capace di sprigionare un gruppo di oltre cento mototuristi che, "senza dare fastidio a nessuno" (letterale), ha attraversato in lungo e in largo l'Italia centrale, ha mosso l'economia e si farà ambasciatore delle bellezze e delle risorse che ha incontrato, tornando sugli stessi luoghi ed indirizzando tanti altri visitatori, "provenienti anche dall'estero", come ha auspicato l'autorevole inviato.
O, infine, una formula ancora diversa per interpretare (e raccontare) l'ottava edizione di questo motoraid che non ha eguali, può essere quella suggerita da uno dei concorrenti, il siciliano Eros Lodato, che, dal palco delle premiazioni situato nell'antica Piazza Torre di Berta di Sansepolcro, ha rivelato il profilo di una 20.000 Pieghe che ha consentito ad una miscellanea di estranei, provenienti da tutte le parti d'Italia, diversi per estrazione, abitudini e obiettivi ma accomunati dalla passione per la moto e per il viaggio, di socializzare e diventare un gruppo forte e unito, dando un buono esempio di quello che oggi le comunità riescono a raggiungere solo con difficoltà in termini di coesione ed integrazione.
Da qualsiasi parte si veda, il bilancio della 20.000 Pieghe 2016 è comunque ampiamente positivo. La soddisfazione, il segno "più", si leggeva negli occhi e nello sguardo del patron Daniele Alessandrini, alla quinta esperienza alla guida della manifestazione, ma anche del suo staff, il "nocciolo duro" del Moto Club Motolampeggio di Roma, irrobustito con alcuni opportuni e ben selezionati innesti.
E dopo la rassegna delle sensazioni e delle emozioni vissute (che sarebbe ancora lunghissima e che i partecipanti hanno continuato ad esprimere ed a scambiarsi con spontaneità e gioia negli innumerevoli capannelli, conversazioni e occasioni per stare insieme che la Gran Fondo motociclistica ha offerto, dal briefing pre-gara alle premiazioni) a reclamare il giusto spazio sono i risultati.
Perché comunque di competizione, sia pure mototuristica, si tratta e le classifiche sono uno specchio fedele dell'impegno e delle avventure vissute.
Nella categoria Motoesploratori (la formula che prevede oltre alle prove di abilità, la sola individuazione del percorso) ha vinto un esordiente: non era mai successo che un debuttante mettesse tutti in fila, l'impresa è riuscita al quarantatreenne romano (di origini venete) Costantino Paolacci, Responsabile Ufficio Stampa e P.R. di Honda Italia, motociclista da sempre, utilizzatore quotidiano della due ruote a motore, viaggiatore in Europa e in Marocco con un'esperienza agonistica in pista, nel 2007.
In sella alla nuova Honda Africa Twin (di cui si parlerà più diffusamente in seguito) Paolacci si è imposto nettamente nella 1.a tappa, da Pescasseroli a Norcia di 351 km, è andato vicino al bis nella seconda, la Norcia – Perugia di 365 km, ed è rimasto nei quartieri alti della classifica nella frazione conclusiva, la Perugia – Sansepolcro di 353 km. Alle sue spalle ha concluso il giovane monzese Riccardo Confalonieri (BMW) che ha preceduto l'amico e compagno di avventura Roberto Roncalli; l'imprenditore brianzolo, costruttore della raffinatissima ed esclusiva Vertemati Infect con cui si è presentato al via, ha così portato a termine la sua ennesima 20.000 Pieghe. Completano la top five dei Motoesploratori, nell'ordine i fiorentini Paolo Alex Luccioli e Roberto Lulli, entrambi su Aprilia Tuono.
Nella categoria Gran Fondo Regolarità affermazione per il già citato palermitano Eros Lodato (Honda Crosstourer) che ha preceduto un altro monzese, Bruno Saligari (BMW), e l'inossidabile ternano Cesare Conti (BMW) che si è imposto anche nel raggruppamento per Moto d'Epoca.
Lodato, 54 anni, poliziotto presso la Procura di Palermo, portacolori del MC Mediterraneo, già organizzatore delle Targa Florio motociclistica ed ora del Sicilia Moto Raid, si è imposto anche nella classifica a coppie grazie alla presenza in sella della moglie Antonella Gallo a cui ha riconosciuto il ruolo di navigatrice che riscatta una volta per tutte le cosiddette "zavorrine".
A questo proposito, la 20.000 Pieghe ha espresso anche una spiccata chiave femminile, molto più concreta di quanto certe "pari opportunità" impongano in altri campi, che è poi la dimostrazione che la passione per la moto non è sessista.
Oltre alla presenza attiva nello staff di Manuela Veradi, preziosissima segretaria, al corrente veramente di ogni "segreto" della manifestazione, di Silvia Bordin, velocissima staffetta e addetta ai C.O., eccellente guidatrice, "la poliziotta preferita" da Daniele Alessandrini, nonché di Marinella, moglie di Alessandrini, le esponenti del gentil sesso hanno macinato senza battere ciglio centinaia di chilometri in sella, sia da concorrenti sia da passeggere.
La speciale categoria a loro riservata ha visto imporsi una donna "di montagna", Isabella Scogliesi, 38 anni magnificamente portati, nata a San Candido, residente per lavoro a Merano, che fino a due anni fa di moto aveva conosciuto solo un "Benellino" 50 a tre marce, usato da adolescente per gli spostamenti urbani. A cambiare la sua vita motociclistica è stato l'incontro con il movimento Donne In Sella: prima un corso di guida sicura, poi un week end avventura e dal 2015 Isabella usa la moto ma solo per viaggiare.
In classifica la Scogliesi (che non è partita per vincere e dice di essere stata fortunata mentre le compagne/avversarie le accreditano tutti i meriti) ha preceduto l'abruzzese Tullia Zanne (Suzuki) e la milanese Marcella Luisa Biancardi (BMW). Quest'ultima, docente universitaria alla Cattolica e già di Filologia germanica a Vienna, con esperienze africane sui percorsi della Dakar collaudando BMW, ha dedicato il risultato alla memoria del padre Mauro, nato in Francia nel 1905 (in origine il cognome era Blanchard), trasferito a Pinerolo, amico e avversario di Tazio Nuvolari, che fin da ragazzina l'aveva messa su due ruote: "ho ricevuto questa passione da mio padre e la porterò sempre nel cuore" ha detto a Sansepolcro.
La classifica femminile porta l'attenzione sulla presenza della squadra ufficiale della testata giornalista Donne In Sella formata, oltre che da Scogliesi e Zanne, anche da Laura Cola (che del movimento è l'autentica anima) e da Barbara Rocchetto, entrambe su Suzuki.
Il team rosa ha chiuso la classifica a squadre ad un rispettabilissimo quinto posto ma ha soprattutto richiamato l'attenzione sul mototurismo femminile, fenomeno longevo e consolidato che sorprende solo chi non conosce i viaggiatori su due ruote.
Ed è veramente curiosa e significativa l'analisi del comportamento della squadra che le stesse ragazze, tanto concentrate quanto, al momento opportuno, festose e "sopra le righe", hanno descritto: perché se tutti riconoscono in Laura Cola il ruolo di leader di Donne In Sella, a gestire il team è stata proprio Isabella che ha messo a frutto nella 20.000 Pieghe la sua esperienza professionale (opera con un broker assicurativo) nel lavoro di squadra.
Ed ecco dunque le squadre, con quella iscritta da Honda Italia e dotata delle nuove Africa Twin issata al vertice della graduatoria. La casa alata ha chiamato a comporla cinque autorevoli esponenti del mondo dell'informazione e della comunicazione specializzata e cioè Emanuele Macaluso, tra l'altro vincitore dell'edizione 2015, William Toscani, Andrea Rapelli, il già citato Ugo Passerini e Valerio Boni (uno che, tanto per raccontarla, ha fatto la Djerba 500, in Tunisia, con una Lambretta 200). Provenienti da esperienze diverse, i cinque avrebbero anche potuto prendere la 20.000 Pieghe come una scampagnata o una prova prolungata dell'attesissima moto, ora regina del mercato; ma così non sarebbero stati autorevoli (e magari la Honda non l'avrebbe chiamati). Così si sono calati molto seriamente nel ruolo, hanno interpretato lo spirito della manifestazione, ne hanno compreso (o si sono sforzati di comprenderne) i trucchi e le sfumature, e sono stati premiati da un successo che è anche del progetto varato dalla casa per la 20.000 Pieghe e della stessa, affidabile Africa Twin m.y.
Gli hondisti, felici come bambini sul palco delle premiazioni, hanno preceduto un'altra prestigiosa squadra, quella del quotidiano "il Giornale" formata dai tre giornalisti Giuseppe Marino, Gregorio Tata e Massimo Malpica Orebona, tutti su BMW fornite direttamente dalla casa, e quella TomTom, composta da Pierino Osmetti, Mauro Agostinelli, Simone Pietrarelli, Paolo Perrucci e Giuseppe D'Apolito, tutti su BMW escluso Osmetti, su Honda.
La 20.000 Pieghe 2016, di cui è stato ancora Direttore di Gara il genovese Maurizio Tacchi, che l'ha condotta con grande esperienza e capacità, e che è stata seguita nelle prime battute anche da Mario Alberto Traverso, Presidente della Commissione Turistica di Federmoto, ha anche "azzeccato" una finestra nel maltempo che, nonostante la stagione, ha imperversato sull'Italia proprio alle soglie dell'estate: una leggera pioggerella ha accompagnato i primi chilometri dopo la partenza da Pescasseroli mentre il fortissimo vento che spazzava Campo Imperatore, con raffiche superiore ai 100 km/h, ha indotto organizzatori e direzione gara ad annullare il C.O. previsto nella magnifica area del Gran Sasso. Per il resto il sole ha accompagnato le tre tappe, esaltando la bellezza dei percorsi, e ha anche illuminato la premiazione della domenica mattina, terminata con ampio anticipo rispetto all'arrivo dell'ennesima perturbazione.
Per nessuno è stata una passeggiata: 1.100 chilometri di curve in tre giorni, undici ore giornaliere in media di viaggio, costituiscono un impegno serio che richiede anche un'attenta gestione della concentrazione e delle energie. Agli occhi dei neofiti, che potevano sottovalutare lo sforzo, i mototuristi hanno guadagnato in stima e considerazione.
Il giudizio dei partecipanti sugli itinerari ha premiato le scelte di Daniele Alessandrini: gli osservatori più attenti e i mototuristi più attenti ed esperti hanno anzi riconosciuto nelle strade utilizzate proprio lo stile, le preferenze e l'impronta del patron.
Pienamente apprezzato anche il format di ciascuna tappa, con partenza dalle 7.30, due spuntini, uno a metà mattina e uno a metà pomeriggio, ed un ristoro (con il C.O. di metà frazione) sempre ospitato in strutture ricettive di alto livello, che hanno consentito a tutti di riprendere fiato.
Altra scelta che si è rivelata vincente quella di portare i fine-tappa nei centri storici delle città toccate dall'itinerario: estremamente suggestivo l'arrivo nella Piazza San Benedetto di Norcia, spettacolare ed eccitante quello nel "salotto buono" di Perugia, Piazza IV Novembre, situata all'apice del mondanissimo struscio di Corso Vannucci, con migliaia di persone che si sono avvicendate ad osservare le moto e la prova di abilità, confortevolissimo in Viale Diaz, sulla soglia del centro di Sansepolcro, che la mattina dopo ha aperto le sue porte alle moto, tra le opere di Piero Della Francesca ed i palazzi medicei per la premiazione.
Qui hanno partecipato alla premiazione, rendendola ancora più suggestiva ed elegante, i figuranti in costume storico della locale associazione "Alla corte dei Medici" che rievocano, con i vestiti, i fasti del Rinascimento in Toscana.
Tra le "reginette" della manifestazione si sono distinte le tre eleganti, potenti crossover F-Pace messe a disposizione da Jaguar, Official Dream Car dell'evento. Una presenza che ha dato prestigio alla 20.000 Pieghe 2016 e che ha consentito a migliaia di persone di ammirare questa nuova auto, di conoscerla, di provarla. I mezzi hanno percorso migliaia di chilometri lungo gli itinerari delle tre tappe, rivelandosi utilissimi per lo staff, i giornalisti, i cameraman ed i fotografi al seguito che hanno potuto viaggiare in condizioni di estrema comodità anche nelle situazioni più impegnative.
Tutti partner annunciati (e che sono riepilogati nell'elenco in basso) hanno avuto un ruolo significativo, contribuendo al miglior risultato della manifestazione. Di rilievo anche la presenza di Harley-Davidson che ha affidato una Road Glide Special al giornalista Massimo Tamburelli per provarla sulle strade della 20.000 Pieghe: il test non ha fato altro che confermare le doti di eccellente passista della spettacolare bicilindrica. BMW Motorrad ha messo a disposizione sei moto di cui tre, come detto, alla squadra de "il Giornale" e tre allo staff del Motolampeggio.
Il prossimo appuntamento è ora fissato per il 9 e 10 dicembre quando, sulle strade della Toscana, si svolgerà la Moto Italy Winter, terzo ed ultimo round dell'inedito Trofeo Moto Avventura che comprende anche la Moto Italy Spring e appunto la 20.000 Pieghe e che mette in palio per il vincitore assoluto un premio eccezionale, di 5.000 Euro.
I partner ufficiali della 20.000 Pieghe 2016:
- Jaguar, Official Dream Car
- Metzeler, Official Tyre Partner
- TomTom, Official Navigator Partner
- Motorex, Official Technical Partner
- il Giornale, Official Media Partner
- AutoMotoTV, Social & Media Partner
- Mototurismo, Social & Media Partner
- InMoto, Social & Media Partner
- Ferro, Social & Media Partner
- CrazyWheels.it, Social & Media Partner
- DonneInSella, Social & Media Partner
- Honda, Official Team Partner
- Harley-Davidson, Original Rider Partner
- BMW ha fornito sei moto di cui tre sono andate allo staff del Motolampeggio e tre alla squadra del "Il Giornale".
Per informazioni:
20.000 Pieghe 2016 - Gran Fondo mototuristica
Tel. 340 2849619 (Daniele Alessandrini)
Facebook: 20.000 Pieghe
Sito: www.20000pieghe.it
Fonte - Ufficio Stampa 20.000 Pieghe