"Tarquinia a Porte Aperte" ospita la prima mostra italiana in ricordo di Edith Piaf (3/25 Ottobre)
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- Categoria: Tarquinia a Porte Aperte - Un Museo nella Città 2015
- Pubblicato Giovedì, 01 Ottobre 2015 10:56
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Cento anni fa, il 19 dicembre 1915 sul marciapiede di Belleville, il quartiere parigino, sarebbe nata Edith Piaf la cui nascita fu registrata invece nel poco distante ospedale di Tenon. Una nascita leggendaria dai primi suoi istanti.
Oggi Tarquinia, terzo polo turistico del Lazio, anche detta la città francese, accoglie la prima mostra italiana in ricordo della grande cantante e autrice d'oltralpe scomparsa nel 1963. Edith Piaf, un mito che il Museo Parigino a Roma possessore delle immagini tutte d'epoca, offre al pubblico italiano. Cesare Nissirio, coadiuvato da Guglielmo Pepe, ancora una volta si è speso nel comporre questa importante e ricca mostra con manifesti, spartiti, foto, libri, riviste illustrate, documenti, dischi e molto altro che incanterà i visitatori.
La Piaf aveva iniziato a cantare sin da fanciulla proprio con una canzone italiana di Bixio, la celebre "Parlami d'amore Mariù" che divenne "Le chaland qui passe", portata al successo da Lys Gauty. La strada fu il suo palcoscenico più amato, la strada con tutti i suoi tranelli, le sue miserie, la sua gioia di rapportarsi alla gente, urgenza assoluta per la cantante. Dalle miserie della rue al lusso, ai successi e di nuovo al dolore,all'alcolismo e alla droga, queste le tappe della sua vita consacrata però all'arte, alla musica, all'amore. Questa e non solo questa fu Edith Piaf e la mostra del Comune di Tarquinia, voluta dal Presidente della Commissione Cultura, Angelo Centini, nell'ambito di "A Porte Aperte - un Museo nella Città", ne svela i momenti salienti, i tormenti del cuore di una donna che al cuore si è affidata per sempre.
Proprio in questa importante occasione il Museo Parigino a Roma sfoggia una foto sconosciuta, inedita della Piaf bambina (la sua prima foto oggi conosciuta) ritratta dallo Studio Perron in quella via Rebéval dove ella aveva mosso i suoi primi passi recentemente scoperta ed acquisita da Cesare Nissirio. Nel catalogo si legge: «Si tratta di un mosaico che, con le sue varie tessere, cercherà di comporre il percorso dell'artista con manifesti, foto, stampe, dischi, cartoline, documenti, insomma, il classico vieux papier che costituisce il fondo del noto Museo consacrato alla cultura parigina. Le vie parigine, le sue "rues", i suoi quartieri dove viveva e cantava, Belleville, Menilmontant, Pigalle, Montmartre, Les Champs Elysées, i suoi luoghi, L'Olympia, Bobino, l'ABC, il Moulin Rouge, i suoi amici o colleghi: Margherite Monnot, Yves Montand, Charles Aznavour, Gilbert Becaud, Marie Dubas, Maurice Chevalier, Charles Trenet, e tanti, tanti altri esponenti del mondo parigino della canzone e dello spettacolo.»
Inaugurazione Sabato 3 Ottobre alle ore 18,00. La mostra rimarrà aperta fino al 25 ottobre con il seguente orario: 15.00/18.00 (escluso il lunedì). Sabato e Domenica mattina 10.30/12.30. Ex Sala Capitolare degli Agostiniani di San Marco (Barriera San Giusto).
INFORMAZIONI:
Museo Parigino a Roma 347 3571655
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