Il Re del Terrore a colori
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- Pubblicato Mercoledì, 11 Novembre 2015 14:53
- Scritto da Il Covo Crew
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(Il Covo Crew) - Ci siamo chiesti per un paio di giorni buoni come iniziare la nostra rubrica su OltrepensieroNews. Con dei giochi? Con dei fumetti? Classici o nuove uscite? Spesso noi del Covo abbiamo l'impressione di muoverci in un mondo considerato o infantile, o troppo intellettuale, o "difficile" da approcciare.
Ci hanno detto tante volte che "i fumetti/i giochi non sono il mio genere!", che è come dire "i libri non sono il mio genere!", vista l'ampiezza dell'offerta, curata anche da autori importanti che trattano temi di rilievo e con profondità indiscutibili. E dunque proveremo a colmare questa distanza, dal nostro piccolo di appassionati, lettori e ovviamente spacciatori di intrattenimento formato scaffale. Ma la domanda rimane: a chi l'onore di aprire le danze?
Poi abbiamo guardato gli arrivi di questa settimana (sugli scaffali), e la risposta è stata quasi automatica: DK, ovvero una nuova miniserie che rivisita il grande Diabolik.
Vogliamo iniziare proprio con lui, con il Re del Terrore (chi altri, in effetti?), una delle icone più popolari in Italia e percepita come meno "vecchia" nonostante i suoi robusti 53 anni di gloriosa attività: Diabolik lo conoscono tutti, l'hanno letto quasi tutti almeno una volta, fosse anche solo di sfuggita, dal medico in attesa o per un viaggio in treno. E' amato ed è un simbolo dell'eccellenza italiana del fumetto in ogni tempo, come Tex, Nathan Never e Dylan Dog.
Nel 1962, nella grigia Lombardia in pieno sviluppo industriale, Diabolik è nato dalla creatività di due donne (nel '62, eh!), rimaste poi a capo del progetto fino alla fine delle loro vite. Angela e Luciana Giussani si sono ispirate ai romanzi gialli che la classe operaia lombarda leggeva nei treni andando e tornando dal lavoro. Hanno creato però un formato diverso, un fumetto tascabile e snello, con avventure sospese in una dimensione senza tempo e un protagonista che ruba ai ricchi per sé stesso, depredando quella borghesia e nobiltà che attira(va) molto scontento nei lettori che fantasticavano una bella vita dal sapore già allora un pò nostalgico, figlia delle avventure di Arsène Lupin e di un certo tipo di glamour.
E' un'Italia di altri tempi, ed è anche un'Italia attuale, vista la popolarità mai scemata del personaggio che sfida il sistema con metodi ingegnosi e piani puntigliosi, duellando con il sistema più per amore della sfida che per ogni altro motivo. Il caro Diabolik è stato serie animata, è stato usato in una pubblicità internazionale, sta ormai sugli accendini, felpe, pin e gadget un po' ovunque. Sappiamo tutti che guida una Jaguar e i due occhi cerchiati di nero sono un'icona che anche l'italiano meno appassionato riconosce al volo.
In questo contesto, Panini Comics in collaborazione con Astorina (la casa editrice originale di Diabolik) pubblica DK, una storia in 4 volumetti (uno al mese a partire da novembre) che sviluppa Diabolik unendo l'ispirazione iniziale (europea) al fumetto classico americano, a partire dal formato che sarà quello degli albi Marvel/DC, il tratto e la colorazione (si: è a colori, Signore e Signori!) delle tavole più "sfumati" e meno marcati da chine nette su sfondi bianchi. Il volumetto è già sui nostri scaffali, ed è davvero bello, una bella storia che celebra l'icona di molte generazioni e lo avvicina alle nuove cambiando solo leggermente linguaggio, ad un prezzo di poco superiore a quello dei comuni volumetti che si trovano in edicola. E' un'esperimento davvero interessante, e a nostro avviso ben riuscito.
Chiudiamo con una notizia per il futuro: Sky ha annunciato che a fine 2016 inizieranno le riprese di una serie TV ad alto budget su Diabolik, che vanterà nel ruolo di scenografo il triplo premio Oscar Dante Ferretti (che ha già i modellini pronti e dice che sono una figata). Sarà girato a Cinecittà, giusto per rimanere in Italia.
Per vedere se sarà un bel lavoro c'è da aspettare ancora parecchio, noi invece torneremo settimana prossima con un'altra recensione!