Fumetti: le metafore del mondo moderno
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- Pubblicato Giovedì, 28 Gennaio 2016 13:36
- Scritto da Oltrepensiero Redazione
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Il Covo Crew - Oggi vogliamo parlarvi di metafore. Di storie, di immaginario, di passione, di un modo di parlare per noi e del mondo senza farlo per forza chiaramente. Vogliamo parlarvi della favola moderna, un mondo che proprio come le favole in molti ancora associano alla gioventù, all'infanzia, e che proprio come le favole di un tempo esiste anche per adulti, insegna e fa riflettere anche agli adulti e ci sono titoli dedicati solo a loro. Vogliamo parlarvi dei Fumetti.
Non delle vignette di Vauro o di Charlie Hebdo, eh, che pigliano per il culo la società. Quella è satira, è proprio un'altra cosa. Noi parliamo di narrativa, di bildungsroman, di letteratura figurata come la chiama il direttore editoriale di Panini Comics, una delle realtà più grosse del bacino italofono.
Negli ultimi 15 anni, complice il mondo del cinema che ha iniziato a crederci producendo film ad alto budget e di larghissima diffusione, il mondo del fumetto è uscito dall'"angolo dello sfigato" ed è entrato nelle case di tutti; se chi è molto appassionato anche in età adulta ancora non è sempre salvo da battutacce, ormai ogni famiglia guarda in TV o al cinema Ironman, gli Avengers, Spiderman, gli X-Men. Sono titoli familiari, nomi familiari, i loro loghi e giocattoli sono nei supermercati e sui vestiti di adulti, giovani e bambini, le fumetterie sono luoghi sempre meno settoriali e sempre più di interesse comune.
Noi appassionati siamo tutti felicissimi! Finalmente possiamo parlarvi delle nostre passioni, che riteniamo importanti, fighe, epiche, profonde. Dieci anni fa non ci avreste creduto se vi avessimo parlato di contenuti morali, sociali e umani all'interno di fumetti e dei loro archi narrativi, e questo ovviamente non perchè già non ci fossero ma perchè era un mondo ancora distante dalla quotidianità, un pò underground, nel quale ci lanciavate al massimo occhiate di sfuggita. Ma adesso le cose sono diverse! Finalmente possiamo parlare tutti assieme di come l'essere mutanti nell'universo Marvel è una metafora delle minoranze etniche americane, dapprima di colore, poi mano a mano che la lotta civile portava risultati, i racconti di disagio si sono spostati a nuove tematiche, creando storie appassionanti, struggenti, di amore, amicizia, ideale, lotta, morte, passione, famiglia. Possiamo parlare di Gotham City come di quello che è veramente, uno specchio al negativo di violenza e corruzione, dove il bene deve annaspare e imporsi, e i cattivi non sono quasi mai dotati di poteri che non siano derive d follia e genio andati a male, moniti importanti sul degrado dell'anima, dell'intelletto e della vita.
Possiamo parlare di personaggi come Superman e Capitan America, noiosi nella loro virtù costante, nel loro voler sempre "fare la cosa giusta", eppure così affascinanti proprio perché emblemi di libertà, di umanità, della difesa del prossimo, di tante virtù che tutti ammiriamo.
Possiamo parlare del fatto che negli ultimi anni alcuni Supereroi hanno fatto il coming-out e si sono sposati su quei numeri che finiscono nelle mani di bambini e adulti, come fosse la cosa più normale del mondo, e ci si baciano pure!
Possiamo parlare di quel numero commemorativo dell'11 settembre di Spider-man, ormai introvabile, dove buoni e cattivi si uniscono a fronteggiare l'emergenza, o dello splendido Fables, così politicizzato nel suo secondo strato di lettura da essere chiaramente un'immensa metafora dell'esodo del popolo Israeliano e della loro battaglia.
E che ne diciamo di un crudissimo, splendido, durissimo L'Orgoglio di Baghdad, dove la liberazione americana viene vissuta da 4 leoni fuggiti dallo zoo, discussa, eviscerata mentre camminano in una città deserta, dando bocca alle paure e ai dissensi e alle speranze del popolo aggredito e "salvato" al contempo, creature in gabbia da talmente tanto tempo da non sapere cosa fare una volta aperta la porta.
E poi c'è Maus, così doloroso e riconducibile alla tragedia storica che l'ha generato (racconta della vita in campo di concentramento di topolini sotto il dominio di crudeli gatti) da essere famoso anche prima di questo boom, da essere in ogni libreria prima di Watchman (che parla di confini tra bene e male, tra genio e follia, di quella zona "grigia" dentro a ogni uomo e eroe), V per Vendetta (resistenza civile, lotta per i diritti, dittatura), prima di Zerocalcare ( candidato al prestigioso Premio Strega con un fumetto, lo sapevate?) che parla di come si vive e ci si sente ora in Italia, e tanti altri.
Avete dei titoli preferiti, qualcosa che avete sentito vicino a voi, o nel quale avete visto qualche storia che avete riconosciuto e vi ha fatto riflettere?
Rubrica di Giochi da Tavolo, Fumetti
e Video Games a cura de "Il Covo Crew"