The 41st Toronto international Film Festival 2016 by Mariangiola Castrovilli
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- Pubblicato Martedì, 20 Settembre 2016 19:16
- Scritto da Redazione
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C'è chi non ha esitato a definire il TIFF (Toronto International Film Festival) una vera e propria "macchina da guerra culturale", facendo ovviamente riferimento alla mole, oltre che alla qualità, di proiezioni, conferenze, dibattiti, presentazioni, laboratori e feste tese a sostenere l'industria cinematografica, non solo quella canadese ma anche quelle di tutto il resto del mondo.
La rassegna è oggi universalmente considerata una piattaforma ideale per far incontrare i registi, lanciare le loro carriere, far conoscere opere, premiare il lavoro delle nuove tendenze ed essere una finestra, quasi un passaggio obbligato, anche per l'intera industria del cinema e della distribuzione. Partito inizialmente (1976) come un raccoglitore cinematografico per ospitare i film provenienti da altri festival (Festival of Festivals) è oggi, dopo 41 anni, il più importante in tutto il mondo, il più grande, il più esclusivo e il più influente. Non dimentichiamo che i cosiddetti "rumors" che partono dal TIFF spesso hanno finito con influenzare le nomination per gli Oscar. L'Edizione 2016 si è da poco conclusa (8-18 settembre). Ripercorriamone alcuni momenti insieme ai video reportage della nostra inviata Mariangiola Castrovilli che, dal 1981, non ha mai cessato di seguirla.
TIFF '16
Festival's Award Winners
Intervista a Piers Handling - "La La Land" Premio del Pubblico
--- TIFF '16 AWARD WINNERS ---
Il premio più prestigioso del Toronto intenational Film Festival, Grolsch People's Choice Award, è stato assegnato, quest'anno, al film statunitense La La Land del regista Damien Chazelle, musical intepretato da Ryan Gosling, Emma Stone, John Legend, Rosemarie DeWitt. Nel filmato che vi proponiamo alcune immagini della cerimonia di premiazione che si è svolta al Teatro One del Tiff light Bell Box tratte dal Tiff Live (www.youtube.com/watch?v=QDcfjgpGKxo). Una Sintesi della serata canadese quella presentata in questo video, condotta anche dal Direttore Artistico della Rassegna Cameron Bailey, al termine della quale viene presentata l'intervista rilasciata a Mariangiola Castrovilli dal Ceo and Director Piers Handling che traccia un bilancio della 41^ edizione 2016.
People's Choice Award
"La La Land" di Damien Chazelle
People's Choice Award For Documentary
"I Am Not Your Negro" di Raoul Peck
People's Choice Award For Midnight Madness
"Free Fire" di Ben Wheatley
Platform Prize
"Jackie" di Pablo Larrian
Platform Prize, Special Mention
"Hema Hema: Sing Me a Song While I Wait" di Khyentse Norbu
Best Canadian Feature Film
"Those Who Make Revolution Halfway Only Dig Their Own Graves"
di Mathieu Denis e Simon Lavoie
Best Canadian First Feature Film
"Old Stone" di Johnny Ma
Prizes of the International Critics (FIPRESCI Prize) for Special Presentations Section
"I Am Not Madame Bovary" di Feng Xiaogang
Prizes of the International Critics (FIPRESCI Prize) for Discovery Section
"Kati Kati" di Mbithi Masya
Dropbox Discovery Programme Filmmakers Award
"Jeffrey" di Yanillys Perez
NETPAC Award For World or International Asian Film Premiere
"In Between" di Maysaloun Hamoud
Best Short Film
"Imago" di Ribay Gutierrez
Best Canadian Short Film
"Mutants" di Alexandre Dostie
Isabelle Giordano:
«UniFrance al Tiff 2016 con più di 30 film»
Nel video reportage di Mariangiola Castrovilli da Toronto, l’intervista a Isabelle Giordano, Direttore Generale di UniFrance, un organismo creato nel 1901, amministrato da autorità statali francesi tra le quali il Centre National du Cinéma et de l'image animée, che conta più di 1.000 associati tra produttori, esportatori, agenti di vendita, registi, attori, autori e sceneggiatori. Opera direttamente in 50 paesi e partecipa in più di 60 festival cinematografici internazionali promuovendo i film ed il Cinema francese nel mondo. Quest’anno UniFrance, che per il 2017 ha già contribuito a proporre una rosa di 4 nonination per rappresentare i transalpini agli oscar (Cézanne di Danièle Thompson, Elle di Paul Verhoeven, Frantz di François Ozon e Agnus Dei di Anne Fontaine), ha partecipato al TIFF 2016 con ben 30 film facendo attestare la Francia, come sempre, tra i paesi più attivi della rassegna canadese.
Chiara Fortuna:
«Rinnovato il Fondo di Sviluppo Cinematografico
tra il MiBACT e il Canada»
Rinnovato il Fondo di co-sviluppo che il MiBACT ed in particolare la Direzione Generale Cinema ha sottoscritto dallo scorso anno con il Canada. A parlare al TIFF 41 dell’importante progetto per l’Italia cinematografica con Mariangiola Castrovilli la Dott.ssa Chiara Fortuna, Assistente del Direttore Generale del Ministero, Nicola Borrelli.
Stefania Ippoliti al TIFF 41 per Italian Film Commissions
I rappresentanti delle massime istituzioni cinematografiche Italiane hanno quest’anno partecipato alla 41^ edizione del Toronto International Film Festival. Non poteva mancare Stefania Ippoliti nella sua duplice veste di Presidente dell’Italian Film Commissions e Direttore di Toscana Film Commission. Intervistata da Mariangiola Castrovilli sottolinea il forte l’impegno dell’industria dell’audiovisivo, sia cinematografico che televisivo, all’estero anche per proporre l’Italia come luogo dove girare film e documentari. Ascoltiamola…
ll Cinema Italiano in Canada con Roberto Stabile
Coordinatore Audiovisual Desk di ICE
Intervista di Mariangiola Castrovilli a Roberto Stabile in Canada in occasione del 41st Toronto International Film Festival per promuovere il Cinema Italiano in qualità di responsabile per lo Sviluppo Internazionale di A.N.I.C.A. ( Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive e Multimediali) e di Coordinatore Audiovisual Desk di ICE (Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane).
Pete Travis a Toronto 41 con il thriller City of Tiny Light
Diretto da Pete Travis, intervistato a Toronto da Mariangiola Castrovilli, e interpretato da Riz Ahmed, Billie Piper, Cush Jumbo, James Floyd e Roshan Seth, City of Tiny Light, tratto dal romanzo omonimo di Patrick Neate, il film è ambientato in una multiculturale e contemporanea Londra. Un investigatore privato si imbatte in una prostituta di alta classe che cerca aiuto per ritrovare un’amica improvvisamente scomparsa. L’uomo però si troverà davanti ad un caso che lo porterà a rivisitare il suo passato. Travolto da un vortice di violenze, inganni ,razzismo e fondamentalismo religioso sarà costretto a mettere in discussione ciò che significa veramente essere 'British' in questo momento.
ll Cile al TIFF 2016
Il regista Fernando Guzzoni e il produttore Giancarlo Nasi presentano Jesus
Al di là di situazioni ruvide e dure delle quali il film si avvale e che poco lasciano all’immaginazione, l’adolescenza è ancora al centro dei film proposti al TIFF 2016. In Jesus del regista Fernando Guzzoni (una coproduzione internazionale tra Francia, Cile, Grecia, Germania e Colombia) viene evidenziata ed analizzata la fragilità del rapporto tra padre e figlio. Due personaggi, due generazioni e allo stesso tempo un viaggio alla ricerca della comprensione e di un’amicizia. Una storia, però, fatta di violenze, tradimenti e sensi di colpa quella che viene proposta dalla pellicola co-prodotta da Giancarlo Nasi e interpretata da Nicolás Durán e Alejandro Goic. Nel reportage realizzato da Mariangiola Castrovilli, Guzzoni e Nasi parlano del film.
“76” del regista nigeriano Izu Ojukwu
accolto da Toronto41 con i favori del pubblico e stampa
“76” è un film storico ambientato sullo sfondo del colpo di stato militare, appunto del 1976, in Nigeria contro il governo del generale Murtala Mohammed assassinato durante i disordini. Interpretato da un nutrito cast (Ramsey Nouah, Rita Dominic, Chidi Mokeme, Ibinabo Fiberisima, Larry Williams, Adonija Owiriwa, Daniel K. Daniel, Memry Savanhu, Pat Nebo, Debo Oguns, Adams Shuaibu) la storia del film è raccontata da due punti di vista: quello di una giovane donna incinta, e quello del marito, un soldato accusato di essere coinvolto nei drammatici eventi e nell’uccisione del generale. Molta e grande l’attesa per la proiezione del film del regista Izu Ojukwu, anche coproduttore della pellicola, insieme a Adonaijah Owiriwa, girata in 35mm, intervistato a Toronto da Mariangiola Castrovilli dove il film è in competizione in World Premiere al 41° TIFF. La pellicola, che oggi ha subito raccolto i favori del pubblico e della stampa, ha alle spalle una lunga ed accurata gestazione. E’ stata realizzata dopo diverse letture e ricerche sugli eventi e consultazioni di studiosi su aspetti cruciali di circostanze ed episodi, al fine di garantire accuratezza storica e asetticità nel racconto. Comprensibili le ragioni che solo oggi hanno consentito di vedere un film le cui riprese principali si sono concluse nel 2012 con il regista Izu Ojukwu a sottolineare e ribadire che «si tratta di una storia raccontata da un duplice punto di vista: quello patriottico del soldato e quello della moglie dell'ufficiale». Ojukwu rimarca che il film è un omaggio alla forza delle mogli dei soldati. «Per quanto mi riguarda, le mogli sono i veri soldati... sono quelle che soffrono in relazione a qualsiasi decisione presa dai loro mariti... sia sul campo di battaglia che nelle quotidianità della vita».
Il Crimine Shock per l’Australia al TIFF41
con Joe Cinque's Consolation di Sotiris Dounoukos
In International Premiere al TIFF 41, Joe Cinque's Consolation del regista Sotiris Dounoukos, intervistato a Toronto da Mariangiola Castrovilli, è una storia vera tratta da un libro della giornalista e sceneggiatrice Helen Garner che si occupa di uno dei crimini più scioccanti e inspiegabili che ha sconvolto l’Australia nella seconda metà degli anni novanta. La storia si consuma negli ambienti dell’Australian National University tra due giovani studenti in legge, innamorati, coinvolti tra loro in un’intrigata relazione che oscilla tra devozione ed illusioni. Sarà lei ad uccidere il suo ragazzo con un’iniezione di eroina. Il film scava profondamente nelle numerose questioni psicologiche, sociologiche e morali che ruotano attorno alla storia ed in particolare sul perché nessuno abbia fatto nulla per impedire un crimine che l'accusata più volte aveva annunciato di stare per commettere. Circostanza che tutt’ora rimane un enigma dai risvolti irrisolti. Il film è interpretato da Maggie Naouri, Jerome Meyer, Gia Carides, Josh McConville, Sacha Joseph, Jacob Collins-Levy, Laura Gordon.
Souvenir con Isabelle Huppert
di Bavo Defurne prodotto da Yves Verbraeken a Toronto 41
Una sempre professionale, affascinante e coinvolgente Isabelle Huppert non sbaglia nulla nell’interpretare il ruolo di Liliane in un “Souvenir” squisitamente gestito dal regista Bavo Defurne intervistato a Toronto da Mariangiola Castrovilli nel corso del 41° TIFF insieme al produttore e anche co-sceneggiatore del film, Yves Verbraeken. La storia è una di quelle appassionanti dove tutto è seducente e suggestivo e di grande attualità per i temi esistenziali trattati relativi ai sempre più frequenti fascinosi rapporti, nella società di oggi, tra giovani uomini e donne con una maturità un po’ inoltrata. Liliane, una volta "Laura", era una stella nascente nel mondo dello spettacolo e che ha avuto il suo momento di gloria quando, nella metà degli anni settanta, aveva conquistato un secondo posto in un concorso europeo della canzone. Gli eventi della vita la porteranno nel frattempo a lavorare come operaia all’interno di una fabbrica di generi alimentari. Tutti hanno dimenticato la cantante di fama ma improvvisamente la sua vita triste viene capovolta e ribaltata da un giovane pugile di 21 anni, Jean (Kévin Azaïs), che la riconosce, si innamora di lei e la convince a ritornare sul palco.
A TIFF 41 il Ferro Portafortuna di Mister Universo
by Tizza Covi e Rainer Frimmel
Premio Speciale della Giuria al 69° Festival del Film di Locarno, “Mister Universo” di Tizza Covi e Rainer Frimmel interpretato da Tairo Caroli, Wendy Weber, Arthur Robin, Lilly Robin è in North American Premiere a Toronto 41. Il film è la storia di un giovane ma infelice domatore di leoni. Insoddisfatto della propria vita, la scomparsa di un suo portafortuna diventa il pretesto per intraprendere un viaggio attraverso l’Italia in cerca di Arthur Robin, ex Mister Universo, che gli aveva regalato il talismano (un ferro piegato) tanti anni prima. Il lavoro di Covi (intervistata da Mariangiola Castrovilli) e Frimmel, che hanno già firmato insieme altre opere come Babooska (2005), Little Girl (La Pivellina 2009) e The Shine of Day (Der Glanz des Tages 2012), tra l’altro girato in pellicola, come sempre sulla linea di confine tra fiction e documentario, è interpretato da non attori e con gentilezza e purezza ci guida in un delizioso viaggio nel cuore delle comunità circensi.
Acqua e Zucchero del regista Fariborz Kamkari
commuove il TIFF 41 nel ricordo di Carlo Di Palma
Il film-documentario, presentato in anteprima alla Biennale di Venezia 2016 in occasione della 73^ Mostra Internazionale d’Arte cinematografica ed oggi in International Premiere al 41° TIFF di Toronto, non è solo il racconto della vita artistica di Carlo Di Palma, ma è un vero e proprio percorso all’interno del cinema italiano attraverso più di cento film ai quali ha collaborato: dal neorealismo di Visconti, De Sica, Rossellini, Elio Petri alla commedia all’italiana di Monicelli, Scola, Germi, ai capolavori che hanno segnato la storia della cinematografia mondiale come “Deserto Rosso” e “Blow Up” fino alla lunga collaborazione con Woody Allen.
Quest'ultimo proprio a Venezia, qualche giorno fa, ha sottolineato ed espresso il suo sostegno al documentario Acqua e Zucchero su Carlo Di Palma, suo direttore della fotografia preferito, ed al quale è stato legato per più di 15 anni non solo per ragioni di lavoro ma anche per un profondo rapporto di amicizia: «Un rapporto semplice - ha affermato Allen - così come era molto naturale nel lavoro, aveva tutto dentro». Il regista curdo-iraniano Fariborz Kamkari e la produttrice Adriana Chiesa, moglie del noto cineasta e direttore della fotografia scomparso nel 2004 e che ha preparato pazientemente il film per 10 anni, rovistando nei ricordi, negli archivi fotografici e ascoltando grandi registi, spiegano, nelle interviste rilasciate a Mariangiola Castrovilli retroscena e particolari anche sulle componenti emozionali e sulle ragioni che hanno accompagnato e motivato la realizzazione del lungometraggio.
Anche Piers Handling, Director and Chief Executive Officer del Toronto International Film Festival che ha presentato al pubblico della rassegna cinematografica canadese il film, ha voluto precisare che «Directors and actors receive all the attention, but one of the key collaborators when making a film is the person behind the camera: the director of photography, or cinematographer. Over the history of cinema there have been some extraordinary cinematographers: Eduard Tisse, Gregg Toland, Gordon Willis, Sven Nykvist, Raoul Coutard, Kazuo Miyagawa, to name a few. Pre-eminent amongst these names is that of Carlo Di Palma. But, as this finely crafted tribute to Di Palma shows, his life and career ran even deeper than the extraordinary contributions he made to classics by Michelangelo Antonioni and Woody Allen. A child, so to speak, of the Second World War, Di Palma emerged from Rome's rubble as a 20-year-old in 1945, and found himself in the magical moment of Italian neorealist cinema. His father was a camera operator; his mother sold flowers on the Spanish Steps, which, in his own estimation, gave him a natural sense of colour».
Il documentario della Durata di 90 minuti è stato prodotto da Adriana Chiesa per Acek s.r.l. con il sostegno del MiBACT e la collaborazione di Rai Cinema, dell’Istituto Luce Cinecittà, del Centro Sperimentale di Cinematografia e del Ministero degli Affari Esteri. “Acqua e Zucchero: Carlo Di Palma, I Colori della Vita” (Water and Sugar: Carlo Di Palma, the Colours of Life) approderà prossimamente nelle sale, distribuito da Istituto Luce - Cinecittà. Le musiche che accompagnano le scene appartengono ad un altro grande italiano, anche lui indimenticabile come Riz Ortolani e altrettanto significativi sono i tributi e le testimonianze rilasciate non solo da Woody Allen ma anche da altri personaggi del mondo dello spettacolo internazionale ancora nella memoria di tutti o ancora al lavoro sui set cinematografici come Bernardo Bertolucci, Wim Wenders, Ken Loach, Volker Schlondorff, Alec Baldwin, Christian De Sica, Abel Ferrara, Lina Wertmüller, Piers Handling, Gilles Jacob, Dieter Kosslick, Carlo Lizzani, Francesco "Citto" Maselli, Nikita Mikhalkov, Antonio Monda, Giuliano Montaldo, Mira Nair, Riz Ortolani, Michele Placido, Francesco Rosi, Ettore Scola, Vittorio Taviani, Carlo Vanzina.
Da Locarno a Toronto con Godless, il bel film di Ralitza Petrova
I film dell’est e sud europeo stanno conquistando simpatie e suscitando interesse tra il pubblico nord americano. Godless (Bezbog) della regista bulgara Ralitza Petrova dopo aver vinto il Pardo d’Oro, appena un mese fa, al 69° Festival del film di Locarno ottenendo anche il premio per la migliore interprete (Irena Ivanova) e raccogliendo analoghi importanti riconoscimenti anche nella rassegna di Sarajevo, è ora in competizione nella North American Premiere del 41° Toronto International Film Festival. Intervistata nella metropoli canadese da Mariangiola Castrovilli, Petrova ci tratteggia il suo film e l’agghiacciante realtà degli anziani che in molte parti del mondo vengono sfruttati senza pietà a fine di lucro. Il film oltre che alla già pluri-premiata Irena Ivanova per la sua interpretazione profondamente toccante, vede nel cast Ivan Nalbantov, Ventzislav Konstantinov, Alexandr Triffonov, Dimitar Petkov.
- GODLESS by Ralitza Petrova (Bulgaria/Denmark/France) -
In a remote Bulgarian town, Gana looks after the elderly with dementia and traffics their ID cards on the black market. Her mother, with whom she hardly speaks, is jobless, and her relationship with her boyfriend is not great either, to put it mildly. With their sexual attraction vanished, their intimacy is reduced to their addiction to morphine. Nothing seems to have consequences for Gana; not even the incidental murder of a patient, who threatens to expose her little traffic. But things start to change when she hears Yoan, a new patient, singing. A growing empathy for the old man awakens her conscience, but when he is arrested for fraud, she learns that “doing the right thing” demands a high price.
La Grecia “Park” di Sofia Exarchou
e le giovani generazioni private di un futuro al TIFF ‘16
Ambientato sulle rovine di un glorioso passato il film Park di Sofia Exarchou tratteggia la situazione di una giovane generazione tradita e privata del suo futuro. A parlarci, insieme a Mariangiola Castrovilli del film, uno tra i più attesi nel panorama cinematografico mondiale a parlare della Grecia di oggi, la giovane regista che approda al TIFF 2016 in World Premiere con un’opera che al Karlovy Vary ha vinto il Work in Progress Award per il Progetto più Promettente scelto tra 15 proponimenti selezionati su un totale di 57 candidati. Il film della Exarchou che comunica la brutale decadenza di una società attraverso le interpretazioni dei suoi attori non professionisti (Dimitris Kitsos, Dimitra Valgkopoulou, Enuki Gvenatadze, Lena Kitsopoulou, Yorgos Pandeleakis, Thomas Bo Larsen) e lo sgretolamento reale del villaggio sportivo che aveva ospitato le ultime Olimpiadi di Atene, simboleggia, anche attraverso le storie adolescenziali trattate, quasi un’esuberante risposta al fatalismo indotto da un incerto futuro.
We Are Never Alone di Petr Vaclav
al 41° TIFF in North American Premiere
Le vite infelici di un’ impiegata, di un buttafuori, di una spogliarellista e di una guardia carceraria si intrecciano inevitabilmente in una nichilistica marcata black comedy ambientata in un paese sperduto dell'Europa centrale in una delle province della Repubblica Ceka. Il film, We Are Never Alone (Nikdy nejsme sami), presentato a Toronto nel corso del 41° International film Festival nella sezione North American Premiere, è firmato dal regista Petr Vaclav, nativo di Praga, già conosciuto in America come nel vecchio continente per Marian (1996), Parallel Worlds (2001), The Way Out (2014) e il documentario Zpoved zapomenuteho (2015). Intervistato nel reportage che vi proponiamo da Mariangiola Castrovilli, Vaclav parla del suo film e dei suoi personaggi interpretati da Karel Roden, Lenka Vlasakova, Miroslav Hanus, Zdenek Godla, Klaudia Dudova. Persone disperate che vedono altalenare la propria vita tra atti repellenti e momenti di profonda umanità che il regista sapientemente specchia ed intervalla nella pellicola con giochi cromatici passando continuamente dal bianco e nero al colore.
Aspettando il 41st TIFF ‘16
Alla vigilia della giornata inaugurale del della 41° edizione del Toronto International Film Festival, Mariangiola Castrovilli come tutti i giornalisti è in cerca di personaggi per realizzare le sue celebri interviste. Anche i suoi colleghi sono al lavoro e per il Presidente del Tiff, Piers Handling, non c'è tregua neanche prima che tutto inizi...
Starting out in 1976 as a collection of films from other festivals - a "Festival of Festivals" - the Toronto International Film Festival has become one of the most beloved cinematic events in the world, universally regarded as an ideal platform for filmmakers to launch their careers and to premiere their new work. The Festival has been described as "The most important film festival in the world - the largest, the most influential, the most inclusive.