"Unfolding Aryan Papers" anteprima del “Festival della Memoria” 2016
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- Pubblicato Mercoledì, 27 Gennaio 2016 20:21
- Scritto da Redazione
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La seconda edizione del Festival della Memoria si è aperta, in occasione della Giornta della Memoria, con il vernissage dell'opera "Unfolding the Aryan Papers". Un'eccezionale installazione multimedialea delle artiste inglesi Jane e Louise Wilson, ispirata e tratta dagli archivi del grande regista Stanley Kubrick, dai suoi "appunti" per un film mai realizzato sull'Olocausto.
«Il Festival della Memoria - spiega il curatore e direttore del MAV Ciro Cacciola – è nato con l'obiettivo di riscoprire e valorizzare la vocazione di una città sede d'uno dei più importanti siti UNESCO della Campania. Momenti di riflessione, attraverso varie attività e ospiti internazionali, che raccontino il Mediterraneo e la storia attraverso la quale si scrive il futuro. La memoria declinata attraverso i codici contemporanei, l'immaginazione del futuro nata dalla conoscenza delle radici».
L'installazione Unfolding the Aryan Papers, oggi per la prima volta Italia e che ha aperto appunto l'edizione 2016 della rassegna, fu commissionata da 'Animate Projects' ed il British Film Istitute in collaborazione con l'Archivio Stanley Kubrick e la University of the Arts London. «Kubrick - si sottolinea in una nota della redazione del giornale e portale (Tutta n'ata storia) dell' I.I.S "A. Tilgher" - avrebbe voluto trarre un film all'inizio degli anni '90 dal titolo stesso 'Aryan Papers', dal romanzo 'Bugie di Guerra' di Luis Begley, ma l'uscita di "Schindler's List" di Steven Spielberg nel '93, provocò un rinvio da parte dei produttori della Warner probabilmente dovuto ad un ripensamento del regista. Il cortometraggio delle sorelle Wilson racconta l'esperienza dell'attrice Jhoanna ter Steege, scelta da Kubrick per interpretare il ruolo principale del film, quello della giovane Tanya che attraversa l'Europa dell'Est durante il regime nazista, cercando di sfuggire alla cattura per proteggere suo nipote Maciek. Le scene che raccontano l'esperienza di Jhoanna sono state girate nell'attualità, quindici anni dopo la progettazione del film e ispirandosi alle immagini originali realizzate da Kubrick. Dopo otto mesi di attesa l'attrice ricevette delusa la notizia del rinvio del film, ma grazie al lavoro delle sorelle Wilson, ha potuto rivivere, raccontare e commentare stati d'animo ed eventi di quel periodo, attraverso la ricostruzione dello straordinario materiale di archivio di Stanley Kubrick dedicato al film sull'Olocausto.»
Nel filmato che vi proponiamo un'intervista realizzata a Montreal dalla nostra inviata Mariangiola Castrovilli nel corso del 39e Festival des Films du Monde al giornalista de La Repubblica Mario Serenellini che cura l'area cinematografica della rassegna di Ercolano e che ha portato all'attenzione del mondo del cinema canadese Il Festival della Memoria che si svolge in Campania. Serenellini critico anche di Avant Scène Cinéma e Radio France, ideatore e curatore di rassegne di cinema in Europa e Africa, collabora dal 2009 al MAV di Ercolano con iniziative editoriali (Truffaut: il ragazzo salvato, 2009), teatrali (Mela rossa, 2010), cinematografiche (è direttore dal 2010 di AniMav, festival internazionale del cartoon). Tra le sue pubblicazioni, Le figure incrociate (1982), I diseducatori (1985). Tra i suoi video, Astérix, mon double (2008), Labyrinthe Moebius (2010). Tra le sue mostre, Pup Art (1979), EuroPinocchio (1982-2002-2012). Tra i suoi spettacoli : Hot God (cine-teatro, 2003), Anomalie animate (cine-danza, 2005), Confessioni di un fantasma (mono-musical, 2014).
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