Il 6 Aprile, per il Carbonara Day, c’è solo una cosa da fare… la carbonara perfetta !
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- Pubblicato Venerdì, 05 Aprile 2019 05:49
- Scritto da Ludovico Maria Senesi
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Prima un po' di storia. L'origine della carbonara ha dato vita a varie leggende, ma la più accreditata sembra portare al 1944, quando i soldati alleati impegnati durante la seconda guerra mondiale sulla linea Reihard, tra Lazio, Molise e Campania ebbero l'opportunità di assaggiare la tipica pasta "cacio e ova" abruzzese. Fu naturale, almeno secondo quanto si narra, aggiungere il guanciale, tipico della zona, che ricordava i sapori lasciati a casa dai soldati. Ciò non impedì ai romani, una volta scoperta la ricetta, di far propria la carbonara, facendola diventare un piatto tipico. Ora vediamo la ricetta!
Ingredienti:
• 150 g di guanciale
• 3 uova
• 80-100 g di pecorino romano
• 300 g di spaghetti
• Pepe nero q.b.
Preparazione:
1. Tagliare a striscioline il guanciale, disponetelo su una padella e lasciatelo cuocere in modo che rilasci tutto il suo grasso. Non aggiungete olio!!
2. Nel frattempo in una ciotola rompere le uova e con l'aiuto di una forchetta iniziate a sbatterle aggiungendo poco alla volta il pecorino, cercando di ottenere una salsa densa e omogenea.
3. Cuocere la pasta, evitando di salare l'acqua. Quasi a fine cottura aggiungere una mestolata d'acqua di cottura al guanciale già cotto.
4. Scolare la pasta al dente avendo l'accortezza di lasciare da parte dell'acqua di cottura ed iniziate a mantecarla con il guanciale. Successivamente a fuoco spento, aggiungere la salsa con l'uovo, il pecorino ed il pepe.
5. Impiattare aggiungendo una spolverata di pecorino e di pepe nero grattugiato.
Consiglio
Se la pasta risulta poco omogenea o secca aggiungere poco alla volta un po' d'acqua di cottura. Mi raccomando di non cuocere l'uovo!
Vino consigliato:
• uno chardonnay
• meglio ancora una bollicina metodo classico come un Franciacorta DOCG o un Trento DOC
Lo sapevi che?
Il nome della carbonara è collegato alla presenza del pepe nero macinato, che nella ricetta tradizionale avrebbe il compito di annerire la pasta al punto da farla sembrare ricoperta da polvere di carbone.
Ci vediamo alla prossima ricetta!
«Mi chiamo Ludovico Maria Senesi, classe 2000, diplomato all'ISIS "Giuseppe Di Vittorio" sezione enogastronomica di Ladispoli (RM). Nonostante la mia giovane età ho approfondito vari argomenti di questa mia passione come la panificazione, l'arte del cioccolato presso la Perugina, il finger food. Inoltre ho ottenuto il certificato HACCP ed infine, ma non ultima cosa, il conseguimento della qualifica di sommelier internazionale nel 2018. Non sono mancate le esperienze lavorative, anche in ristoranti di un certo livello, che sono risultate fondamentali per una formazione a 360 gradi. Con questa rubrica spero di riuscire a farvi apprezzare il mondo enogastronomico e farvelo vedere come lo vedo io: un mondo fantastico, divertente, faticoso ma che da tante soddisfazioni se fatto con passione».